Cacciari-Natzingher: 1-0
Massimo Cacciari, Sindaco di Venezia, dà il via libera alla campagna informativa contro l'omofobia "L'Amore Secondo Noi". La campagna nasce dal dialogo tra le associazioni GLBTQ e le scuole medie e superiori della provincia ed ha portato all'affissione di centinaia di manifesti colorati con spot del tipo: "La mia compagna di banco è lesbica: e allora?", "Il tuo amore di che sesso è?" e ancora "Sono omosessuale: non ridere, sorridimi". Un'iniziativa coraggiosa patrocinata dal comune, contro la quale la diocesi di Venezia (ovviamente) non poteva certo cogliere l'occasione d'oro di tacere; la diocesi sostiene: "L'intenzione dalla quale muove, o almeno sembra muovere, l'iniziativa del Comune è in sé condivisibile", scrive il settimanale diocesano in edicola domani, 'Gente Veneta', in un editoriale a firma di don Sandro Vigani: "Contrastare ogni discriminazione verso chi vive una condizione di omosessualità o diversa dall'eterosessualità. Siamo tutti convinti - prosegue il sacerdote - che ciascuno ha il pieno diritto di vedere riconosciuta e rispettata la propria dignità di persona, qualunque sia la sua scelta e condizione di vita. Di fatto, però - aggiunge l'editoriale della Chiesa cattolica di Venezia - la campagna, corredata da manifesti più che mai eloquenti e direi anche inopportuni (ad esempio 'La mia campagna di banco è lesbica. E allora?') finisce per porre sullo stesso piano omosessualità ed eterosessualità. L'idea che passa è che amore gay e amore eterosessuale siano sostanzialmente la stessa cosa: che ogni rapporto affettivo e sessuale abbia lo stesso significato e valore per la realizzazione della persona che lo vive". Un testo allucinante, per i toni e l'ideologia che sembra ispirarlo. Davvero una violenza verbale gratuita e ingiustificata, visto che la campagna è assolutamente moderata e matura, ed il messaggio è semplice, lontano da qualunque forma di scandalo o baracconata... L'amore gay e l'amore eterosessuale non sono la stessa cosa? Questo è l'Amore insegnato dal Vostro Dio? L'Amore non ammette aggettivi. Non esiste un amore omo ed un amore etero, come non è mai esistito un amore debole ed uno forte. Ma vergognatevi! In questo periodo, tra l'altro, mi è arrivata a casa la comunicazione della prossima visita del parroco locale, per la consueta benedizione delle famiglie. Giuro che quel giorno prendo un po' di ore di permesso dal lavoro, per il solo sfizio di rimanere a casa e prendere di petto il parroco: "Prego, si accomodi! Questo è il nido amoroso mio e del mio ragazzo... Questo è il tempio dell'Amore Debole: benedicilo!" Voglio proprio vedere che succede, poi vi racconterò! Tanto che ho la faccia di cazzo di farlo davvero lo sapete, ormai... :-) |