Il decollo più strano della mia vita! In occasione del ponte del Primo Maggio, quest'anno ho deciso di andare a fare un giretto in Österreich, per l'esattezza a Vienna! Mentre mi metto in ghingheri ed infilo le ultime cosette nella valigia (neppure 3 giorni di soggiorno ed ho la valigia piena... ma come si fa???) recupero disordinatamente i miei documenti e la prenotazione del volo, rigorosamente Ryanair!
Portare dietro con me i documenti è una cosa a cui non mi abituerò davvero mai, lo faccio solo quando devo volare, per la semplice ragione che se non li portassi non mi farebbero imbarcare... maledetti... La mia Carta di Identità riposa in pace sotto un cumulo di polvere nel cassetto: vede la luce solo quando sono costretto a farla uscire per cause di forza maggiore :-))
Il mio volo questa volta è comodissimo: parto la mattina di giovedì, direttamente dal magnificissimo Aeroporto Internazionale di Pisa, per essere a Bratislava alle 11. Mentre comincio a sentirmi male, pensando che il pullman da Bratislava a Vienna molto probabilmente impiegherà più tempo che non il volo da Pisa a Bratislava... (ma tant'è, questi sono i pro ed i contro di volare Ryanair...); penso a quanto buffi siano certi politici quando parlano delle compagnie di volo low-cost.
Nel tentativo disperato di difendere l'indifendibile, ovvero di prendere le parti per compagnie-pozzi-senza-fondo-di-soldi-pubblici come Alitalia, non disdegnano di prendere a pesci in faccia società virtuose come Ryanair, con critiche del tipo "Sono compagnie che fanno viaggiare le carrette dei cieli" o anche "Sono sempre scandalosamente in ritardo" oppure "Non garantiscono neppure il minimo della sicurezza"... E' divertente sentirli parlare di cose che non conoscono neppure lontanamente! Questa è gente che non ha mai fatto un viaggio low-cost, e si vede.
Ryanair potrà avere tutti i difetti di questo mondo, ma i suoi airbus non sono certo paragonabili ai vecchi ferri arrugginiti di Alitalia (quelli sì che sono carrette!); per non parlare del fatto che in tutti i miei viaggi, i voli sono sempre stati puntualissimi.
Ultimo esempio, proprio il volo per Bratislava: siamo arrivati con 15 minuti di anticipo, mentre il volo di ritorno ha toccato terra a Pisa 10 minuti prima dello schedule. I fatti parlano da soli, credo. Ed i miei più affezionati lettori certamente ricorderanno cosa tutto è potuto succedere, invece, quella malaugurata volta che mi hanno spedito negli Stati Uniti con Alitalia... Disservizi indicibili, al di là di ogni ragionevole umana immaginazione...
Ma torniamo a noi. Il decollo è stato un po' traumatico: per uscire da Pisa, il pilota si è alzato a chiocciola! Sì, sì, proprio a chiocciola: girava in tondo e prendeva quota... Bah, mai vista una cosa simile! E poi stranissimo, per un bel pezzo ci siamo diretti verso sud (avevo la terra a sinistra ed il Mar Tirreno a destra), quando poi forse il pilota ha capito da che parte stava Bratislava e si è rigirato di nuovo!
L'aeroporto di Bratislava sembra un aeroporticino persino più minuscolo di quello Pisano: sembra di essere atterrati in un paese comunista nel periodo del Muro di Berlino. Si respira un'aria di cospirazione da film. Ci fiondiamo tutti sul bus che ci aspetta servizievole nel parcheggio, per portarci finalmente nella nostra capitale austriaca.
Come volevasi dimostrare, altri 75 minuti di viaggio via terra... Beh, comunque niente in confronto all'aeroporto di Stockholm Skovsta, per raggiungere il quale servono ben due ore di pullman dal centro di Stoccolma! Penso sia uno degli aeroporti Ryanair più in culo al mondo!
L'albergo è una gradevole pensioncina in Kinderspitalgasse (aspettate che lo rileggo... come cazzo si fa anche solo a pensare una parola così contorta??? Secondo me pure i tedeschi sono coscienti che la loro è proprio una gran bella lingua di merda... Ehehehehe).
Oggi non c'è tempo da perdere, però! Faccio il check-in in albergo, prendo possesso della camera, mollo tutti i bagagli, passo al setaccio la valigia per capire dove minkia è andato a infilarsi il mio iPod, con il calendario dettagliato dei posti da visitare e dei ristoranti da provare e... ecco la prima grande sopresa del giorno!
Il mio iPod ha perso il calendario della gita a Vienna, o meglio, quel cazzo di programma di merda che solo i Mac-isti possono tollerare, chiamato iTunes-della-tu-mamma-majala, ha deciso sua sponte che era passato il tempo di sincronizzare il calendario di Outlook sull'iPod. Il risultato è che l'iPod è completamente vuoto, al massimo posso usarlo per ascoltare un po' di musica...
Beh, a parte questo contrattempo, mi munisco della mia bellissima guida Lonely Planet e cerco di riorganizzarmi nel più breve tempo possibile! Maledetto Steve Jobs!!!
Il pranzo è d'obbligo dedicarlo interamente ad assaggiare uno dei mitici Frankfurter, questi mega salsicciotti di mezzo metro, stretti e lunghi, con ketchup, senape, crauti e dio-solo-sa-che-altro, che i Viennesi amano alla follia, secondi solo alle onnipresenti Schnitzel in ogni salsa.
Il primo giorno è un must visitare la bellissima Stephansplatz ([stèfenplatz]) ed il centro storico dell'Innere Stadt ([ì:nne shtàd]), vagando senza una meta precisa per le stradine lastricate, i negozietti di souvenirs e prodotti tipici, i caffè extra lusso che servono solo Sachertorten ([sàkertòrte:]) e gli immancabili musei che costituiscono il tessuto vitale di una città ricca di eventi mondani, concerti e mostre...
Cerco di orientarmi nei meandri di Vienna, passando per ora solo di sfuggita nei bar e nei caffè che segneranno le successive 3 notti di divertimento, musica ed alcool in compagnia dei mitici colleghi ariani...
Vienna è un pochino fredda, in questi giorni. Il clima è stato clemente perché in cielo brilla un sole che spaccherebbe anche le pietre; però, verso sera, si alza un venticello perfido e gelido che a momenti ti porta via... Con queste premesse, decido di dedicare la prima serata alla vista della Donauturm ([donàuturm]), la torre del Danubio, altra oltre 250 metri da cui, se sopravvivi alle folate di vento a 200 Km orari, puoi godere una vista tra le migliori della città! :P
Salire sul Donauturm non è affatto facile; e se dovete andarci di notte, vi consiglio di farlo se siete almeno in un gruppo di 10 persone, perché superato il VIC - Vien International Center, vi aspetta un gradevolissimo parco cittadino da attraversare, al centro del quale riposa la Donauturm. Il parco è completamente al buio...
Non che Vienna sia una città malfamata: persino nei più tetri sobboghi, vige l'ordine, la tranquillità e non si vede un agente di polizia (almeno ad occhio nudo... poi magari finisce che escono dai tombini, in caso di necessità, non so...) neppure a pagarlo. E non ce n'è peraltro alcun bisogno. Anche gli extra-comunitari sono perfettamente integrati e gli ambulanti semplicemente non esistono.
Però, da buon italiano, attraversare un parco buio di notte in un città straniera non è che ti trasmetta tutto questo senso di sicurezza... Entrati nel Donauturm, si sale su un'ascensore supersonico con tanto di maggiordomo che ti dà indicazioni sulla torre e la sua storia. All'ultimo piano della torre, becco una festa di non-so-che-cosa, piena zeppa di teenagers biondissimi e bianchicci... Mio Dio! Lunga vita agli Ariani!!!
Sulla terrazza all'aperto puoi farti portare via dal vento, oppure tenerti stretto ancorato ai tiranti di acciaio e cogliere una vista notturna delle luci di Vienna che mozzafiato è dire poco!
Visto che siamo in tema di foto e panoramiche notturne, verso le 23 ritorno alla Innere Stadt e visito gli altri luoghi culto, in fatto di effetti luminosi: il Rathaus ([ràthu:s]) il palazzo del municipio con le sue guglie gotiche molto affascinanti; il Parlament ([pàrlament]) ed il meraviglioso gioiello della notte, lo Staatsoper ([sta:dzò:per]). La vista dello Staatsoper dall'alto della Galleria Albertina non ha prezzo.
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