Schlöss Belvedere, St. Marxer Friedhof und Pratern - Why Not?
Il pomeriggio del Primo Maggio è stato quasi interamente dedicato allo Schlöss Belvedere ([shlòss belvedère]). Ho avuto la pessima idea di arrivare allo Schöss a piedi, anzicchè sfruttare il mio bellissimo abbonamento da 72 ore della U'Bahn, che peraltro è valido su tutti i mezzi di trasporto della Bahn, sia underground che di superficie. Avevo i piedini a pezzi!!! Però in compenso mi sono potuto godere le meraviglie della fontana Hochstrahlbrunnen ([hochstà:brunne]), altra parola assolutamente impronunciabile ed incrivibile! Questa monumentale scaricata d'acqua pare sia stata costruita per festeggiare l'inaugurazione delle prime tubature d'acqua della città! Poco distante da qui, sorge il Belvedere, anzi, i Belvedere, visto che in realtà i palazzi Belvedere sono due, uno di fronte all'altro, separati da giardini e decorazioni floreali di bellezza straordinaria. Dall'Oberes Belvedere, il palazzo superiore, in cima alla collinetta, si può godere una vista molto rilassante di Vienna. Godetevi soprattutto gli austriaci in calzoncini che fanno jogging per il parco... Uno spettacolo davvero senza prezzo! Il Belvedere ospita anche una superba mostra di Gustav Klimt! Assolutamente da non perdere! Vale la pena, dopo tutto questo cammino, fermarsi al baretto del Grand Hotel Belvedere, per assaporare l'ennesima Sachertorte della giornata, giusto per darsi le energie necessarie ad arrivare alla fine del viaggio! Proprio di fronte all'ingresso del Belvedere c'è la comodissima fermata della S'Bahn, che ti porta dritto alla Wien Südbahnhof ([vièn siudbo:nhò:f]), la stazione di Vienna sud, snodo di treni, Metro e tram. A Südbahnhof si può cambiare tram e prendere la comoda linea 18 verso il St. Marxer Friedhof ([sànt màrser frìedhò:f]). Si tratta di un piccolo e poeticissimo cimitero dove si può amirare, tra le altre lapidi, immerse in un verde ed una pace senza eguali, il famoso Mozartgrab ([mòzartgrà:b]), la tomba votiva di Mozart, che in realtà, però, è sepolto in un punto del St. Marxer Friedhof che neppure la moglie ricordava più. Per sua volontà, allora, è stata edificato qui un piccolo monumento celebrativo e commemorativo, molto toccante. Altre attrazioni da non perdere a Vienna sono senza dubbio la Hundertwasser Haus ([hùnterwàsse hu:s]), la Kunst Haus ([kùnst hù:s]), due originali creazioni della mente folle di Hundertwasser, che rompono la monotonìa dei sobborghi della città, con il loro disordine, le loro facciate a colori sgarcianti, l'assenza totale di linee rette. Attenzione ai cinesi: si riproducono in massa anche qui! La sera ormai cala sulla capitale austriaca e le mie gambe mi fanno un male assurdo, ormai non sono più abituato a camminare tanto! Per girare comodamente per Vienna sarebbe opportuno usare uno dei punti di noleggio bici del comune: visto che la Metro non arriva sempre dappertutto, la bici può essere un valido aiuto. Prima del tramonto, faccio un salto al Prater ([pràter]), un altro polmone verde nel mezzo della metropoli, dove si possono ammirare i resti di alcune delle torri della contraerea nazista ancora rimaste in piedi, le cosiddette Flaktürme ([flàkturm]). Davvero inquietanti al solo guardarle... Il Prater in sostanza è un enorme parco divertimenti, con giostre, stand di zucchero filato e frittelle, bambini che urlano dappertutto... L'attrazione principale è la famosa Riesenrad ([riesenrà:d]), la ruota panoramica gigante (su cui ovviamente mi sono guardato bene dal mettere piede...). La notte, le luci della Riesenrad creano uno spettacolo molto suggestivo al centro del parco. Proprio all'ingresso del Prater è stato montato un enorme palco, dove continuano ad esibirsi vari artisti per il concerto del Tag der Arbeit austriaco. E, naturalmente, è il posto ideale per avvicinare qualche bel esemplare di maschio-ariano-biondo-bianchissimo-bevitore-di-birra stravaccato sul prato... Ma la nostra serata è ancora lunga! Innanzitutto, cena. Non si è stati davvero a Vienna se non si è messo piede almeno una volta in una di quelle tipiche bettole austriache popolate da bevitori di birra e mangiatori di Schnitzel. La più frequentata di queste, specie dagli austriaci autoctoni, quella che serve le Schnitzel più buone di tutta Vienna è Zu den 2 Lieserln ([non-chiedetemi-come-si-pronuncia-questa-cosa-qui]) in Burggasse 60 ([burgàsse]). A due minuti di cammino dalla fermate della U'Bahn di Volkstheater ([fo:kstèatar]) vi si apre un mondo di cordialità e frugalità. Ordinate la Schnitzel della casa e mettete in programma di saltare colazione e pranzo il giorno dopo!!! Pieno fino all'orlo, la notte è ancora giovanissima e ho bisogno di un po' di alcool per smaltire quel popò di Schnitzel. Oggi è il venerdì del Primo Maggio e c'è festa grande al Why Not?, nota disco gay molto frequentata dai giovani viennesi con tanta voglia di divertirsi, dice la guida Lonely Planet... Uauauauauauaua... Per guardare le foto di questa gita a Vienna, cliccate sulla nuova galleria online. |

































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