Ich Bin Ein Berliner - East Side
Dicono che la zona della ex Berlino Est sia la più rappresentativa di una città che tenta di risorgere dalla cenere e di fare i conti con un passato ingombrante che l'ha vista martoriata per decenni. Qui si concentra buona parte del fermento artistico e culturale della moderna Berlino. Si comincia senza dubbio dalla Rosenhöfe, un gruppo di isolati collegati da verdi piazzole, ciascuno con un tema architettonico a se stante: si va dal roseto interrato ai balconcini stile liberty. Una vera chicca per i fotografi! Abbiamo poi il cimitero Ebraico più antico della città, l'Alter Jüdischer Friedhof, la fantastica Neue Synagoge ed una sorpresa davvero incredibile. Alla fine dell'immensa Oranienburger Straße sorge un edificio che, da fuori, sembra poco più che un rottame post-bellico, in completo stato di abbandono. Un esame più attento rivela, invece, un insolito contenitore di fermento artistico, chiamato Kunsthaus Tacheles: se ti fai largo tra i calcinacci e parti di pilastri pericolanti (e, in certi punti, persino tra la spazzatura!), scorgi un cortile interno con officine di saldatura dove si producono gigantesche sculture di acciaio e ferro, nonchè l'entrata di una palazzina di 5 piani, dove tutte le pareti sono interamente coperte da graffiti e, sembra quasi, opere di arte contemporanea. L'edifico ospita anche vere e proprie mostre ed esposizioni d'arte... sa quasi di spazio autogestito da una qualche forma di centro sociale. Uno spazio che da solo vale la visita di Berlino! A questo punto, facciamo rotta verso la grandiosa Karl-Marx-Alle, il cuore della città rossa, simbolo del progetto architettonico del Socialismo Reale: un vialone a quattro corsie, disseminato tra l'altro di punti di ritrovo e svago gay, dal mastodontico multisala del Kino International, al Mockba... Poco distante da qui sorge anche il super affollato Babylon e l'originalissimo White Trash Fast Food... ma non presentatevi prima dell'una di notte: i berlinesi sembrano avere gli stessi costumi notturni degli spagnoli, quasi... Per avere un altro magistrale esempio di architettura tipica della ex Berlino Est, basta fare un salto al Kulturbraurei, un complesso di edifici industriali dismessi, con tanto di ciminiere e camini di sfogo ormai in disuso, che ospita un mercato, attività culturali, associazioni ed artisti, che gli danno ora una nuova destinazione d'uso e ne reinventano il significato. Se potete, non perdetevi un tipico Currywurst da Konnopke's Imbiß: mezzo nascosto sotto le arcate della stazione della U-Bahn di Eberswalder Straße, dicono sia di gran lunga il migliore di tutta Berlino! E per quello che ho potuto sperimentare in tre giorni, è proprio vero!!! :-) Così rifocillatici velocemente, facciamo un'ultima tappa in Kastanienallee, all'estremo nord-est di Berlino, in una graziosa libreria GLBTQ, Schwarze Risse, con annesso un altro dei tanti edifici un po' cadenti ed autogestiti da centri sociali che però, in questo specifico caso, è una comunità molto molto particolare: si tratta di un gruppo di gay punk!!! Fuori di testa... Il resto del pomeriggio è interamente dedicato alla visita della Museumsinsel, considerata, tra l'altro, Patrimonio dell'Umanità Unesco: è la zona che raccoglie un'imbarazzante quantità di musei, tra cui l'imperdibile Pergamonmuseum, dove è stato ricostruito, piastrella dopo piastrella, in un lavoro certosino da perderci la testa, il mastodontico Ishtar Gate, nonché l'altrettanto impressionante Altare di Pergamo, che dà il nome al museo. Se vi resta un po' di tempo per vagabondare anche nel sottosuolo di Berlino, proprio per non farvi scappare neppure un centimetro di questa città magica, vi consiglio di fare tappa in alcune tra le più belle stazioni della U-Bahn: non sarà certo come la curatissima e favolosa underground di Stockholm, ma si difende bene. Tra le stazioni degne di nota, vi segnalo: Brandeburg Tor, ancora una volta con mega installazioni sulla storia del Berliner Mauer; Klosterstraße, con le sue divertenti riproduzioni dei mezzi di trasporto pubblici, dal XIX secolo ad oggi; Schillingstraße e Platz der Luftbrücke, con le rappresentazioni della vita quotidiana di Berlino in stile fumetto; l'immancabile Alexanderplatz, con i suoi arredamenti spogli, da fabbrica della DDR; Spittelmarkt, dove potete divertirvi a riconoscere i luoghi della Berlino di oggi nelle foto d'epoca del secolo scorso; Märkisches Museum, con le rappresentazioni stilizzate, dadaiste o cubiste della pianta topologica di Berlino; Zoologischer Garten, dove potete immaginare il tema delle installazioni; ed infine, la mastodontica Ostbahnhof. Fino a poco tempo fa, era la principale stazione di interscambio della città: disposta su quattro livelli, fa da connettore per Bus, S-Bahn, U-Bahn e ferrovie. Piccola curiosità: proprio all'interno della Ostbahnhof è ospitata una mostra permanente di... orsi! Il simbolo della città riprodotto in decine e decine di copie, identiche nella forma tipica, ma decorate secondo il gusto delle varie Nazioni che hanno partecipato al divertente progetto! Prima di fare ritorno nella triste Italia, visto che siamo nei pressi della Ostbahnhof, c'è ancora tempo e non può mancare un'ultima tappa di pellegrinaggio alla East Side Gallery: il frammento più lungo del Berliner Mauer ancora rimasto in vita, decorato da ormai famosissime produzioni artistiche, dal Test The Rest al Bacio della Morte. E con questo si conclude la nostra avventura. Se volete assaporare le emozioni di questo viaggetto a Berlino, visitate la mia galleria online! |