Citatio diei
Ecco un pensiero profondissimo di un grande bastardo, uno scrittore controverso, dalla vita sregolata e sconquassata... l'Esteta per definizione: Oscar Wilde.

Quanto sono fortunati gli attori!
Sta ad essi scegliere se vogliono aver parte nella tragedia, o nella commedia,
se vogliono soffrire o godere, ridere o spargere lacrime;
non così nella vita vissuta.

La maggior parte degli uomini e delle donne sono costretti a recitare parti,
per le quali non hanno alcuna inclinazione.
Il mondo è un palcoscenico, ma le parti vi sono male distribuite.

L'uomo è tanto meno se stesso quanto più parla in persona propria;
dategli un maschera e vi dirà la verità.

Oscar Wilde - Aforismi

Friend Test
Ricordo, a chi ancora non lo avesse fatto (bastardi!!!), che e' di vitale importanza per la vostra sopravvivenza fisica, psichica e morale, compilare il mio magnificissimo
FrocioNotizie
Sunday, June 20, 2010

Granada


Beh, con un coinquilino Erasmus a Granada ed il mio grandissimo amico Edu che vive lì, non potevo certo permettermi di andare a Sevilla, senza passare qualche giorno anche a Granada, che si trova ad uno schioppo di dita!

In città tutti ripetono il vecchio motto "No hay en la vida nada como la pena de ser ciego en Granada": e solo dopo che ci sei stato capisci quanto sia vero!

Appena si arriva, passeggiando per il centro, per Calle de los Reyes Católicos, per Avenida de la Costitución, per i mercatini vicino alla Cattedrale, per l'Alcaicería, il vecchio bazaar Mudéjar; e poi ancora, Plaza de l'Ayuntamiento, la Fuentes de las Granadas, la Fuente de las Batallas, la Plaza de Isabel La Catolica... subito si respira un'aria da città frizzante, spiritosa, ricca di studenti.

La città è piccolina ma viva, allegra. Se dovessi usare un aggettivo che più contraddistingue Granada, direi che è briosa. Un particolare molto originale (e gradito!) è il fatto che tutte le strade principali, per riparare i passanti o gli automobilisti dal caldo battente dell'estate, vengono puntellate in alto con dei teloni opachi, che creano una gradevolissima quanto fresca ombra al suolo! Che geni, 'sti Spagnoli!!!

Il vero fiore all'occhiello, però, lo nasconde al di là de quartiere del Albaicín, un contorcimento di vicoletti e stradine che si arroccano sull'altura a ovest di Granada e che un tempo era il quartiere dei mori. E vedi queste stradine in pietra (che camminarci davvero ti distrugge i piedi, accidenti!), attraversate solo da microbus che si arrampicano per le salite e le discese a trapiombo, e dall'alto delle quali, soprattutto dal famosissimo Mirador de San Nicolás, ti si spalanca davanti agli occhi uno spettacolo magico ed unico al mondo: la vista del complesso Mudéjar de l'Alhambra.

Ci vorrebbe una settimana solo per visitarla tutta, l'Alhambra. Si tratta dell'ultima fortificazione Mudéjar di Spagna, l'ultima a dover soccombere sotto la pressione degli "invasori" infedeli. La ricchezza dei suoi interni, la perizia e la qualità quasi maniacale delle sue decorazioni nel marmo, che sono sculture e intagli ma sembrano quasi dipinti!; i giardini tutt'intorno, il poderoso Generalife, il Palacio de Carlo V, il Patio y Salon de las Comares, il Patio de los Leones, la Sala de los Abencerrajes...

Non bastano tutte le parole del mondo per descrivere la ricchezza, la bellezza, l'inequagliabile raffinatezza di questa opera dell'uomo! Se visitate l'Alhambra (particolamente suggestiva è anche la visita notturna del palazzo, da non farsi sfuggire!), di certo non potrà che rimanervi nel cuore per sempre!

Dopo tutto questo girovagare, una bella uscita con gli amici, e con Edu in particolare :))), è d'obbigo! Tra l'altro, Edu non perde mai occasione di presentarmi qualche sua amica figa da accoppiare con il fortunato Marcolino! Eheheheh

Si quieres ver las fotos de esto viaje, entras en la galería online.

Saturday, June 12, 2010

Sevillista Seré Hasta la Muerte II


A pochi passi dal centro, ci dirigiamo verso il Rio Guadalquivir, incontrando un altro gioiellino che fa l'orgoglio di Sevilla: la Torre de Oro, chiamata così perchè i suoi marmi lisci e bianchi delle pareti brillano come fossero oro al sole! Più avanti l'immancabile Plaza de Toros, che si può anche visitare quando non ci sono i crudeli giochi della Corrida.

La fortuna ha voluto che capitassi in città proprio durante la grande festa del Corpus Christi, quindi ho avuto l'occasione di vedere l'intera popolazione cittadina, o quasi, accalcarsi all'entrata della Plaza de Toros per assistere allo spettacolo ufficiale della festa! E che caratteristici i venditori ambulanti di cuscini pieghevoli... Le gradinate dell'arena non devono essere molto comode!!!

Non bastano quasi 3 giorni per visitare tutta Sevilla, soprattutto considerando il caldo torrido di questo periodo, che quasi ti inibisce i movimenti! C'è l'enorme Parque de María Luisa, che ospita lo spettacolare Museo de las Artes y Costumbres Populares, che si riflette perfettamente nell'acqua limpida del laghetto antistante, con le sue torri e la sua facciata in stile magistralmente Mudéjar; c'è il grazioso e coloratissimo Costurero de la Reina; ci sono i maginifici ponti visionari de la Barqueta e de Amarillo, capolavori di architettura contemporanea; c'è il monumento alla tolleranza (penso si tratti dell'unica città al mondo ad aver dedicato un momento alla tolleranza! magica Sevilla!!!)...

Non basta una vita per visitare tutto! Ma sicuramente, le attrazioni che più mi hanno affascinato in questo viaggio sono state due: Plaza de España, una costruzione spaventosamente grande, semicircolare, di mattoncini rossi, che accoglie le ceramiche decorative delle varie province spagnole. Un edificio di proporzioni enormi e di una raffinatezza davvero mozzafiato. Per non parlare poi dell'orgoglio spagnolo che sprizza da ogni suo poro! Che popolo!!!

Il secondo fulcro di attrazione che davvero è unico al mondo è la Real Alcázar de Sevilla: un edificio di arte Mudéjar che dire fascinoso è dir poco. Vi conquisterà con la magnificenza e la ricchezza delle sue decorazioni e con il suo giardino, che richiamano vagamente le meraviglie che vedremo alla Alhambra di Granada. Ma questa è un'altra storia: la nostra visita a Sevilla si ferma qui!

Si quieres ver las fotos de esto viaje, entras en la galería online.

Thursday, June 10, 2010

Sevillista Seré Hasta la Muerte I


I miei viaggi per l'Europa continuano a ritmo sostenuto! La meta preferita, non c'è da dubitarne, è certamente la Spagna, per il suo clima da favola e soprattutto per la gente. Non esiste popolo che sappia vivere meglio la vita, a questo mondo, degli Spagnoli e dei Latini in generale.

La destinazione di oggi è Sevilla, la città più torrida di tutta la penisola iberica. Ed infatti, appena sbarcato dall'aereo, subito mi accorgo di quest'aria pesante che ti avvolge la faccia come fosse un panno bollente: 38 gradi all'ombra, roba da matti!

Credevo di essere l'unico turista in giro per la cittadina, nel pomeriggio. Mentre tutti gli spagnoli si guardavano bene dall'uscire all'aperto durante le santissime ore della siesta, io andavo in giro a guardare e a respirare l'aria meravigliosa di questa città ricca di storia.

La cosa curiosa che colpisce subito è la Metro di Sevilla: hanno impiegato decine d'anni per costruire una linea della Metro, che ancora oggi è l'unica della rete metropolitana, che in totale correrà per il centro per neppure 1 Km... Mah...

L'albergo che ho scelto è favoloso! L'atrio è un enorme portico, tutto decorato con archi che ricordano la vicina Alhambra di Granada, prossima nostra tappa in Andalucia. Attraverso il portico, arrivo alla reception e già noto una bella sorpresa: il receptionist è un ragazzone nero, altissimo, tonico, robusto... Hmmm, cominciamo proprio bene! Se non altro, l'accoglienza è fantastica!

Tuttavia, la doccia fredda arriva di lì a poco, perchè mi spiega che l'albergo ha un piccolo problema con la rete elettrica e che quindi tutti gli ospiti sono stati spostati in un albergo vicino, della stessa catena. Porco Giuda! Lo sapevo che era troppo bello per essere vero!!!

Anche il secondo albergo, però, non ha nulla da invidiare al primo (a parte il receptionist, ovviamente): sembra quasi di fascia superiore! Che lusso e che raffinatezza!!! E pensare che ho speso una sciocchezza per la camera singola!

Sevilla è una città fantastica, con tanto di vita gay attivissima a due passi dal cuore della città, la Alameda de Hercules, un enorme parco recentemente modernizzato, che ospita un proliferare di bar e ristorantini di tapas e paella.

Si può pensare a Sevilla come divisa in due parti: l'ipermodernismo dei quartieri costruiti al di là del Rio Guadalquivir, da un lato, per lo più realizzati per ospitare i padiglioni della Esibizione Ibero-Americana (e ora rimasti come fantasmi, in buona parte deserti ed inutilizzati, come nelle migliori storie di speculazione edilizia all'italiana); e la città vecchia, el barrio viejo, fatto di casette dai vivissimi colori pastello, soprattutto un giallo canarino che contraddistingue inequivocabilmente Sevilla.

I padiglioni della Esibizione Ibero-Americana sono costruiti, tra l'altro, intorno da un enorme palla di cemento e vetro che i Sevillani chiamano la Bola de la Expo: ironia della sorte, non sarà che è stata chiamata così per richiamare l'attenzione sulla bolla, sì, ma immobiliare e cementizia portata dalla Expo???

La città vecchia è un proliferare di chiese, luoghi di preghiera, cappelle e cattedrali, a testimonianza del profondo sentimento religioso che lega i Sevillani al Cattolicesimo.

Passeggiare per il centro, in Avenida de la Constitución fino a Plaza Nueva e poi oltre, verso la strada dello shopping, verso Calle Méndez Núñez, a guardare la Catedral, l'Archivo General de Indias, l'Ayuntamiento... è un piacere del cuore e degli occhi!

Scopriamo poi il tesoro di Sevilla, uno dei tanti, per meglio dire: la torre Giralda, che vigila orgogliosa sulla Cattedrale e tutta la città. Più a Nord, troviamo la famosa e così terribilmente pittoresca e fotogenica chiesetta de la Macarena, con la sua facciata giallo acceso a righe bianche, che quasi sembra luccicare nel sole torrido del vespro.

A Sevilla il sole non tramonta mai! C'è luce dalle 5 del mattino alle 11 di sera: ora si capisce come possono gli Spagnoli cenare così tardi!!!

La cattedrale merita certamente una visita, non foss'altro che per lo sfarzo dei suoi interni (in particolare per quanto riguarda la cappella reale, davvero da togliere il fiato!) e, nientemeno, la tombra di Cristóbal Colón, che, strano ma vero, riposa proprio qui, a Sevilla, ben sorvegliato da 4 statue altissime di bonzo che reggono sulle loro spalle il suo feretro!

Si quieres ver las fotos de esto viaje, entras en la galería online.