Citatio diei
Ecco un pensiero profondissimo di un grande bastardo, uno scrittore controverso, dalla vita sregolata e sconquassata... l'Esteta per definizione: Oscar Wilde.

Quanto sono fortunati gli attori!
Sta ad essi scegliere se vogliono aver parte nella tragedia, o nella commedia,
se vogliono soffrire o godere, ridere o spargere lacrime;
non così nella vita vissuta.

La maggior parte degli uomini e delle donne sono costretti a recitare parti,
per le quali non hanno alcuna inclinazione.
Il mondo è un palcoscenico, ma le parti vi sono male distribuite.

L'uomo è tanto meno se stesso quanto più parla in persona propria;
dategli un maschera e vi dirà la verità.

Oscar Wilde - Aforismi

Friend Test
Ricordo, a chi ancora non lo avesse fatto (bastardi!!!), che e' di vitale importanza per la vostra sopravvivenza fisica, psichica e morale, compilare il mio magnificissimo
FrocioNotizie
Friday, December 29, 2006

Una notte al Muccassassina (Atto I)



Eh, sì! Finalmente ci siamo organizzati a modo! Per salutare il 2007 come merita, si va tutti in trasferta in Roma Caput Mundi!!! Il programma, ancora sommario fino a qualche minuto fa, prevede: in prima serata, piazza all'aperto a fare caniara insieme ai Romanacci de' Roma; poi, quando saremo congelati a puntino, e dopo il classico brindisi di mezzanotte, seconda serata fino all'alba (e anche oltre), al Muccassassina @ Qube, il locale storico della Roma frociara!!!

Allora, vediamo... Nonostante la data di questo post si riferisca alla pre-vigilia di Capodanno, oggi è il 2 Gennaio 2007, che ci crediate o no. Sono le dieci di sera, televisore acceso, luci soffuse in salotto, come si conviene ad un vero scrittore della mia taglia! Ci manca solo il bicchierino di thè e siamo a posto! Finalmente, dopo 24 ore di veglia no-stop, un viaggio in treno andata e ritorno per Roma, un viaggio di rientro per Pisa, una valigia da disfare (che però ancora mi sta aspettando... credo che aspetterà ancora per molto :-)), e tutti i casini nel ritrovare la mia casuccia spoglia della regale presenza del sottoscritto per quasi 3 settimane... Ossiùr, datemi fiato!!!

Finalmente, sono sdraiato sul mio divanetto a guardare la tele e a snocciolare un tubetto di Smarties, di quelli mini-mini! Dio, quanto amo gli Smarties! :-) Sono proprio un cioco-mane, o se preferite, un cioco-dipendente... Vabbè, meglio non indugiare ulteriormente: abbiamo un compito da assolvere, ed è abbastanza complesso. Dobbiamo cominciare il nostro lungo, lunghissimo racconto di quella notte del 31 Dicembre 2006. Da dove partiamo? Lasciatemi pensare un istante...

C'era una volta... No, no... Così è troppo fiabesco, non attacca più, così! Riproviamo...
E Dio disse: "Sia fatto l'uomo!"... No, neppure così. Diciamo che Adamo ed Eva sono un po' troppo lontani per i nostri neuroni :-( I ricordi di quell'evento straordinario che è stato il Capodanno bazzicano nei residui dei fumi dell'alcool: quindi, non me ne abbiate se tento di tergiversare per riordinare le idee...

Tutti i viaggi cominciano con una stazione ed un treno: uno sale sul treno e dopo un po' si ritrova nella stazione di arrivo, ed il viaggio è finito. Già, per tutti ma non per me! Cavolo, è il 31 Dicembre 2006 e sono io, la mia vita!!! A me niente può andare liscio, è proprio contrario all'ordine dell'Universo Mondo, ehehe. Siamo nella ***MIA*** stazione a cercare il ***MIO*** stramaledetto trenino per la Capitale, mah! Dov'è? Manca il treno?

Annuncio dell'altoparlante, quasi in dialetto che in italiano, tanto da richiedere una brave traduzione: "Il treno bla bla bla delle ore bla bla bla è ***SOPPRESSO*** bla bla bla".

Non ci posso credere!!! Se lo racconti quasi quasi la gente non ci crede! Mi tocca andare a Roma con un merdoso autobus di fine anno??? Ok, ok. Va benissimo! In realtà io ho sempre sognato di fare 4 ore di viaggio in un autobus Gran Turismo per arrivare a Roma, no? E' il mio sogno di bambino! Accidenti, e ora mi sta capitando! Proprio a me!!! Ci pensate?

Insomma, si arriva a Roma dopo 4 ore, un'ora in più del tempo previsto per il treno. E' già ora di cena, sono le 8 passate, perchè quel grandissimo ***bip*** dell'autista era uno nuovo (poi mi spieghi come fa uno di quarant'anni ad essere uno nuovo!) e non conosceva bene la strada, poverino! Ma porca miseria, ai miei tempi si diceva che tutte le strade portano a Roma... Forse nel frattempo hanno cambiato il piano della viabilità, boh...

L'autista dei miei ***bip*** attraversa tutta Roma in autostrada, quasi quasi la supera pure per finire a Firenze, poco ci è mancato; esce a Roma est, si fa tutto il Fottutissimo Raccordo Anulare della Roma Caput Mundi del mio grandioso 31 Dicembre 2006: tanto è un autobus Gran Turismo! E che gusto c'è a salire su un Gran Turismo se non ti vedi tutta al città dal finestrino??? Sono come un cinese, solo che non ho la macchinetta digitale spessa come una carta di credito e, soprattutto, SONO IN UN RITARDO MICIDIALE, che la metà basta!

Ma in ritardo per cosa? Eh, già, ché voi non sapete tutte le dietrologie della vicenda. Io ho un PR di fiducia, per la mia grandiosa serata al Muccassassina della Roma Caput Mundi del mio grandioso 31 Dicembre 2006: si chiama Daniele CHE DIO LO FULMINI in questo istante preciso. "Sì, sì, non preoccuparti, ti tengo da parte i 5 biglietti per il Mucca. Ci vediamo stasera al Coming Out". Credici!

Siamo 5 perché vado a Roma con un po' di amici, che mi raggiungeranno (vedi dopo) a Roma, non senza, anch'essi, aver attraversato e superato varie ed incredibili vicissitudini: loro scendono dalla verde Toscana direttamente in macchina. Quindi, siamo: Io; Massi, il mio ex; Luca, l'amico di Massi il mio ex; Giulio, l'amico di Luca amico di Massi il mio ex; ed infine Ale, l'amico mio, di Massi il mio ex, di Luca l'amico di Massi il mio ex, e di Giulio l'amico di Luca amico di Massi il mio ex. Spero di essere stato chiaro.

Il Coming Out, invece, è un localino gay a due passi dal Colosseo! Che bello! Lo chiamano il Muretto Gay del Colosseo. Il pub purtroppo l'ho visto solo da fuori, perchè la saracinesca era semichiusa e dentro non c'era nessuno. Insegna arcobaleno e bandierone gay che sventola di fuori: inconfondibile! Il nostro marchio di fabbrica!

Ma torniamo a noi: perchè era il mio PR di fiducia? Beh, perchè arrivo lì, non trovo lui, il locale è chiuso e deduco di conseguenza che i miei graziossissimi biglietti per la mia grandiosa serata al Muccassassina della Roma Caput Mundi del mio grandioso 31 Dicembre 2006 sono svolazzati via: 5 persone entreranno al posto mio, col mio sconto e la mia promozione, CHE DIO LI FULMINI pure a loro. No, ma non serbo rancori, via! Sono cose che succedono un po' a tutti: in fondo, la serata è solo cominciata! Che culo!!!

Diamo un ultimo, malinconico saluto al mio Colosseo: lingua mortal non dice quanto è affascinante il Colosseo di notte... Me lo bacerei... Uno che si chiama Colosseo, dev'essere anche notevolmente dotato :P Il seguito del programma di questa notte prevede una visita a casa del mio amico imperituro! Che bello!!! Meno male che c'è lui!!!

Mattew, l'amico imperituro di cui sopra, è senza alcun dubbio il ragazzo più carino che io abbia mai incontrato. Questo dovevo scriverlo per contratto, sennò mi si inkazza l'amico imperituro, e poi son cavoli amari per tutti, qui dentro. Di sicuro è carino dentro (e voi direte, e meno male, almeno questo!). No, però voi siete cattivi. Mattew è un ragazzo tenerissimo, un piccolo folletto malvagio, ha persino l'aspetto di un folletto malvagio. Ha la testa rasata, che ogni tanto si lubrifica pure con la vasellina; e gli diventa lucida lucida, vedeste! E' d'una simpatia travolgente ed è tanto dolce.

Come la gran parte dei gay, ha grandi doti ma non si accorge di averle, o forse sono i ragazzi che gli capitano a non accorgersene. Fatto sta che essere folletti è un gran dono: c'è ben poco di cui vergognarsi! Beh, ma tanto dell'amico imperituro vi avevo già raccontato. Ora ci soffermeremo sul resto della serata pre-Muccassassina.

Il nostro folletto ha due difetti, che sono abbastanza gravi. Il primo, è che non sa dare indicazioni su come raggiungere casa sua. "Da Piazza San Giovanni, prendi via La Spezia, vai un po' avanti e poi gira a sinistra, in via Caltagirone". L'unica cosa che ha omesso è che Piazza San Giovanni, come tutte le grandi piazze delle grandi capitali dei grandi paesi europei, ha esattamente 10 milioni di strade affluenti,e la sua circonferenza è di 15 milioni di kilometri, forse più grande del diametro terrestre.

E no, no davvero, non posso scorrermele tutte per controllare i nomi sulle tavole di marmo! Non il 31 Dicembre 2006!!! Imbocco una strada a caso. Tanto ho sempre avuto un gran culo (me lo dicevano tutti i miei boys... Che teneri!). Roma è strana: in tutto il resto del mondo, le tavole di marmo con inciso il nome della strada, generalmente, così, in linea di principio, si mettono ALL'INIZIO della strada. Ma no, a Roma no, a Roma son troppo ganzi! Via La Spezia cominci a capire che è Via La Spezia a metà strada. Dopo centinaia di metri, finalmente compare il tavolone marmoreo, che con le sue letterone incise col sudore da schiavi e gladiatori romani mi dice che almeno una volta c'ho azzeccato! Finalmente una buona notizia! :-) Arriverò a casa del mio amico imperituro!!!

Un'altra cosa che ha dimenticato di menzionare è che Via La Spezia è lunga quando il diametro terrestre. Secondo lui ci vuole non più di 15 min, per arrivarci dal Colosseo. Secondo me non basta un giorno, altro che! E infatti i miei piedini e le mie gambine ancora oggi me lo ricordano, con il loro acido lattico in fermento... Eccomi!!! Sfinito e quasi morto in questa fine di un 2006 moribondo pure lui, a bussare sul citofono.

In tutto il resto del mondo, i citofoni hanno il cognome accanto al bottoncino, giusto? Ma no, troppo semplice! A Roma non funziona mica così! Non può funzionare così! A Roma devi digitare il codice segreto e poi premere il bottoncino. Il codice segreto è un numeraccio di 4 cifre decimali che corrispondere all'hash di Edificio|Scala|Interno|Cognome letto al contrario.

Mattew me l'avevo detto, il codice... Un giorno in chat... Dio mio, come fai a chiedermi di ricordalo ora??? ORA??? Dopo 15 kilometri di camminata, in preparazione della mia grandiosa serata al Muccassassina della Roma Caput Mundi del mio grandioso 31 Dicembre 2006??? Come puoi???

Ma io me lo ricordavo. Perchè io sono un genio, si sa. 3-0-0-7. Come l'anno che sta per cominciare, ma 1000 volte più bello, perchè sto per incontrare il mio amico imperituro!!! Premo ok. Il citofono squilla. Dopo un quarto d'oro, che quasi me ne stavo andando, Mattew si alza dal cesso (o forse smette di sukkiare il cazzo di Daniel) e viene a rispondere: "Chi è??" - "E chi cazzo vuoi che sia??"

Mi dice: "Entra nell'isolato, prendi la seconda a destra, entra nella scala C, sali al secondo piano, interno 7...". NOOOOOOOOOOOO, ma non è possibile!!! Ma ci vuole una mappa pure per entrare in un condominio, a Roma???

Ma io ce la farò, sono un supereroe e ce la farò! E davvero ce l'ho fatta. Dopo tre rampe di scale, sto abbracciando il mio amico imperituro. Il mio amico imperituro è proprio alto quanto un folletto... questo dettaglio mi era sfuggito in chat... Ehehe, :-) E poi l'interno 7 è al terzo, non al secondo piano. Ma lui dice che al catasto è registrato come secondo piano (e io ci credo, dopo quel poco che ho avuto il piacere di osservare delle cose di Roma, ci credo eccome. Avrei creduto anche se mi avesse detto che al catasto l'appartamento era registrato come al 15esimo piano. Ci credo, ci credo. A Roma è ovvio che sia così).

In casa trovo, oltre a me, l'amico imperituro, il nostro carissimo, simpaticissimo, machissimo, robustissimo, abbronzatissimo, tostissimo... e soprattutto, ***DOTATISSIMO*** amicone ***colombiano*** Daniel (Daniel, quando torno ti spompino a dovere. Non foss'altro per vedere quanto ce l'hai lungo); il quarto ospite è un timido e simpatico ragazzo ***australiano***, molto carino: Peter. Quando entro in cucina, Mattew sta assaggiando la pasta sul fuoco, l'australiano è seduto e di Daniel riconosco solo il pacco... :P

Ho anticipato che Mattew ha 2 difetti inguaribili. Il secondo è che è vegetariano. Teribbile!!! Non si manda ***mai*** un vegetariano a fare la spesa al supermercato!!! Glisserò molto elegantemente sugli ingredienti della cena del 31 Dicembre 2006: lo faccio per il vostro bene, credetemi. Ma apprezziamo l'impegno, la dedizione e l'amore che il nostro folletto ha riposto nella preparazione di quella cena! Smack!!!

La cena è stata un successone, nonostante gli ospiti assenti; tra qualche sana risata in compagnia e un po' di Koala Liberi (vero, folletto?), siamo morti... Di notevole gradimento per i commensali è stato soprattutto il secondo piatto...

Ahahahah, penso che il racconto pre-Muccassassina possa concludersi qui. Nel post di domani completeremo la narrazione del giorno più lungo dell'anno, sennò poi scrivo troppo e mi scassate i co***glioni... Ciao belli!

Tuesday, December 26, 2006

My World, My Love, My Life



Sono abbracciato al termosifone ad ascoltare un vecchio album dei Roxette... Sono tutto pulito, rasato e improfumato. Io adoro i Roxette!

Cavolo, quando ero piccolino e sono entrato per la prima volta nella redazione del giornalino scolastico del mio Liceo, c'erano proprio loro, a tutto volume, sul Macintosh che si usava per l'impaginazione elettronica! Erano tutti più grandi di me, mi sentivo un po' in imbarazzo, come sempre; ero comel'ultimo scemo in mezzo ai grandi saggi.

Poi col tempo mi sono ambientato anche in quel gruppo! Quante amicizie sono nate e ancora oggi le coltivo gelosamente. Ma i Roxettes hanno sempre segnato tutte le riunioni della redazione, quando ci si ritrovava tutti insieme, la sera, dopo scuola... Sembravamo una specie di setta massonica, eravamo i sovversivi divenuti organici al potere, circondati da un'aurea di intoccabilità e di stima, da parte di docenti, studenti e matricoline...

Col tempo ho smesso di essere matricola anch'io e sono diventato piano piano impaginatore, redattore e poi direttore della testata... Ahahah, che soddisfazioni! Abbiamo fatto insieme alla redazione un lavoro straordinario ed irripetibile!

Durante le occupazioni, le autogestione, le assemblee; sempre c'era il gruppo un po' elitario e privilegiato, dei Redattori del Giornalino, che quotidianamente garantivano agli studenti almeno un'uscita del giornale, con le ultime informazioni, gli ultimi aggiornamenti, gli ultimi pettegolezzi sui professori...

Abbiamo fatto un gran casino! Tutte le rivoluzioni, in quel Liceo, sono partite dalle pagine ciclostilate del Giornale d'Istituto! E sempre, per ben tre generazioni di direttori, i Roxette sono stati testimoni di questo. Quando la notte si impaginava; quando si arrivava all'ultima ora a dover riorganizare i pezzi, correggere le ultime bozze; quando si raccoglievano e impaginavano a mano i fogli ciclostilati; quando si faceva la guerra con i toner e le risme di carta nei magazzini del Liceo; quando si tiravano le somme di cassa, dopo le ultime vendite...

Sempre, sempre i Roxette erano con noi, testimoni. Quando li ascolto, non posso fare a meno di ricordare le riunioni con tutti gli amici Redattori, e quel computer mezzo scassato, un Machintosh che ancora dopo secoli si difendeva benissimo... L'odore un po' di ammuffito della nostra Stanza Redazione...

Ci sono canzoni che per sempre porteranno con sè sensazioni, odori, immagini nella nostra memoria. Per sempre.

Sunday, December 24, 2006

3, 2, 1... Auguri!!!



Ciao, brutti cazzoni! Questa è la tradizionale letterina di Natale/Fine anno, per voi poveri disgraziati che state a casa soli soletti e non sapete cosa fare.

E' la vigilia di Natale, mi sono alzato 5 minuti fa e sono ancora in pigiama: ma si sa, ti accorgi di essere nel XXI secolo quando accendi il computer prima ancora di scendere a fare colazione! In background, ho Absolutely Fabulous delle Queentastic, così mi ricordo del casino fatto con loro, venute direttamente dalla Finlandia per conoscere il popolo del Mama. E magari mentre scrivo, mi faccio anche qualche ballettino, a mo' di stretching, tanto per svegliare il cervello...

Siamo in mezzo alle montagne innevate, a -20 grandi, stile Polo Nord: almeno la ventolina del mio portatile non si lamenta, unica in tutta la casa a non lamentare il freddo. Viene male ballare Absolutely Fabulous appiccicati al termosifone...

Adesso, ad occhio e croce, dovrei fare un riassuntino di tutto quello che è successo nei 12 mesi trascorsi, giusto? Com'è ormai nella tradizione plurimillenaria di questa letterina di fine anno. Tanto per far vedere a voi poveri etero repressi che leggete questo blog cosa tutto vi siete persi, cosa vi siete lasciati scivolare addosso senza accorgervene. Ok, vi aprirò gli occhi sì, non temete; vi illuminerò, dando ancora una volta, in modo magistrale evero, una pennellata di vernice arcigaia (che fa molto cool-fashion-glamour) sul mondo grigio e appassito.

La gente normale in questi casi si fa una piccola scaletta, giusto per non dimenticarsi niente. Ma io non posso, non sono mica normale! Quindi, si scrive di impulso, e quello che viene viene. (Speriamo, in ogni caso, che sia molto, abbondante e tanto caldo).

Io comincerei dallo sport, tanto per levarsi il dente e fare felici i Calciomani tra voi, quelli che amano talmente tanto lo sport da stare spaparanzati sul divano con una birra in mano e l'altra immersa nella ciotola dei Pop-Corn, fissi al televisore durante le partite! Quest'anno abbiamo vinto i Mondiali, come ricorderete. Ma io, più che soffermarmi sulle partite, sulla testata di Zidane, sul gioco e bla bla bla, vorrei parlare del post-vittoria. Eh già, proprio della festa in strada, ragazzi!

Ché si sa, gli appassionati di calcio spesso (non sempre, badate! e infatti voi siete la controprova), però spesso hanno anche un bel fisichino atletico, come certi soggettoni che sono spuntati quella sera in strada: magliette bagnate, toraci nudi e tanta tanta birra e voglia di divertirsi... Peccato non fosse esattamente l'ambiente naturale dell'Homo-sexual Sapiens Sapiens.

Tanto per rispolverare le vecchie foto del mio portatile, e a riprova della varietà di specie animali che vi potrebbe capitare di incontrare per strada durante certi eventi, guardate un po' qua che fisici atletici ho trovato!!! Vi ricordate questa foto? Ahahahahah, stendiamo un velo pietoso e passiamo oltre, finché siamo in tempo...

Il 2006 è stato l'anno che mi ha visto in trasferta a Bertinoro, in quel luogo di tristezza e di solitudine, abbandonato in mezzo alle montagne, alla neve, tanto in alto che dal centro della Romagna, se guardavi bene bene, potevi intravvedere persino gli stabilimenti balneari di Riccione! Un freddo che forse neppure al Polo...

Isolati dal resto del mondo conosciuto, rinchiusi in una specie di convento, adibito a Hotel per le conferenze ed i meeting di altissimo livello che si svolgono quotidianamente nel centro di Bertinoro; eravamo un po' come in un collegio elitario, quasi completamente maschile (e voi potete immaginare quanto io sia sensibile già alla sola idea di un collegio maschile...). Però gli informatici, ed in particolar modo quelli che frequentano certi luoghi di perdizione come Bertinoro, in pieno inverno per giunta, non sono il massimo in fatto di cura personale e capacità di conversazione... Diciamola tutta, sono un po' Nerd, proprio come voi che leggete queste righe!

Nonostante questa valutazione d'insieme, devo dire che ho conosciuto ben più di qualche personaggino friendly, in quell'occasione; e l'ambientazione da convento, molto stile Il Nome della Rosa, dove potevi immaginarti da un momento all'altro di incontrare qualche monaco sgozzato o qualche fantasma tra le mura del castello; l'idea di essere esclusi dal resto del mondo e pressocchè lontani da qualunque forma di civiltà ha contribuito enormemente a creare ambientazioni e scenari davvero molto, molto particolari.

Per non parlare poi dei pranzi, delle piadine, che all'ultimo giorno ci sono letteralmente uscite dalle orecchie... Tutte ottime specialità del luogo; ottime come del resto lo è stato il vino offerto dalla casa, nostro più grande amico e complice, in quelle lunghe nottate insonni, prima delle lezioni delle 8 del mattino... Insomma, chi vuole intendere intenda...

A parte le mie personali disavventure di Bertinoro, molti di voi ricorderanno le ben altre disavventure del nostro Primo Maggio: uno dei più... come dire? dei più... Boh, forse Marco può trovare un aggettivo che sia adatto... Nel miraviglioso contesto della Fortezza da Basso di Firenze, la Fiera dell'Artigianato ci ha dato il suo saluto caloroso, aprendo sulle nostre vite anche una originale parentesi orientaleggiante... Ahahaha

Ma ragazzi! Non è Natale nè Fine dell'Anno se non si butta un po' di merda sulle cazzate della Santissima Sede Vaticana! :-) Quest'anno davvero c'è l'imbarazzo della scelta. C'è stato Ratzingher che ha detto "La Chiesa non si occupa di politica. La mia visita in Turchia sarà una visita pastorale" e dopo qualche minuto, Natzingher: "Sono favorevole all'ingresso della Turchia in Europa". Ancora, Ratzingher: "Sì al dialogo interreligioso". E qualche giorno prima, Natzingher: "L'Islam non ha apportato nessun progresso civile. Maometto non dice niente di nuovo nel suo libro".

Pillole di saccezza, come diceva un mito della televisione da Big Brother. Forse Ratzingher ha un alter-ego, forse soffre di una sindrone di sdoppiamento della personalità, chissà...

Ratzingher: "Loro credono che la nostra religione giustifichi l'uso della violenza e che si sia diffusa con il ricorso alle armi". Non sapevo fossero stati gli islamici a bruciare streghe e omosessuali, a inventare la Santa Inquisizione ed il termine Guerra Santa... Non si smette mai di imparare, proprio vero!

C'è un Papa contestato a Roma, dove durante l'Angelus dell'Immacolata, sono volati volantini dalle finestre con su scritto "Pastore Tedesco, lasciaci in PaCS!". Grandioso! Il Papa estraneo persino in casa sua!

Il 2006 è stato l'anno dell'Amore Debole, ovvero quello che sancisce tutte le relazioni tra omosessuali. Abbiamo imparato che esiste un Amore Forte, un Amore Puro, che si incastona nel Progetto Divino, trova attuazione nel Sacro Vincolo del Matrimonio e si concretizza con la Santa Riproduzione di nuovi fedeli adepti al Cattolicesimo.

E poi c'è L'Amore Debole, il figlio inetto e indesiderato, la spina nel fianco del Progetto Divino; è l'Amore Confuso, Disordinato nel cui nome si muovono i cuori di noi omosessuali. Per noi rimane solo la compassione del Buon Cristiano, la stessa che si deve ai malati terminali o ai sieropositivi. Tanta compassione e pietas, nel senso latino della parola; ma nessuna tolleranza verso questo stile di vita Intrinsecamente Disordinato. Perchè tra due omosessuali non si può trovare quella Complementarietà Fisica che tanto piace al Progetto Divino; e dall'assenza di questa Complementarietà Fisica scaturisca inevitabilmente la mancanza di Complementarietà Affettiva.

Che grandi riflessioni, e di quale profondità umana, poi! Quali interessanti spunti di approfondimento filosofico ci ha regalato quest'anno! Una cosa è certa: in Vaticano la fumano pesante...

Per fortuna, esiste almeno una persona in Parlamento che una voce controcorrente riesce ancora ad innalzarla; Grillini, riferendo alla Camera: "La libertà delle persone decide della durata di una relazione [...] Contrapporre coppie di fatto e coppie coniugate è del tutto improprio". Strano che un frocetto sia l'unica persona che usa ancora il cervello, e non il cazzo o la croce, per ragionare in Parlamento.

Il concetto è elementare, basilare: essere non riconosciuti, emarginati, spesso vittime di discriminazioni etc., produce una trasformazione nell'animo di tutti coloro che vivono una condizione simile; una trasformazione tale da far sfumare nel nulla qualunque progetto di vita a lungo termine.

E' come aver imposto un contratto a progetto all'amore omosessuale. Dopo sei mesi, scade. E torni a casa. Come si pretende, allora, di andare a criticare certi ambienti omosessuali per il loro libertinaggio, a dire che tutte le relazioni omo sono precarie e con questo giustificare diciture e classificazioni (stile l'Amore Debole, di cui sopra) se è proprio una (certa parte della) società che esprime la politica intenzione di relegare queste realtà ad uno stato di subordinazione, quasi a volerle cancellare del tutto?

Per contro, nel 2006 il Parlamento ha approvato il DDL contro la violenza ai gay, che estende la legge Merlin anche alle minoranze di orientamento sessuale. Per contro, nel 2006 il Parlamento ha approvato il DDL per il Diritto d'Asilo Politico agli omosessuali perseguitati nel loro paese d'origine, dove ancora esistono non solo leggi discriminatorie, ma che giustificano per giunta atti violenti e condanne altrettanto atroci verso le minoranze sessuali.

Piccoli, piccolissimi, timidi passi avanti, fatti in barba a Natzingher; ma tuttavia importanti, per accendere ancora di più un dibattito che è importante, non solo per i frocetti. Poi, si sa, in Italia tutti hanno diritto di parola; non si nega a nessuno, neppure a Calderoli, che sul DDL per l'Asilo Politico agli omosessuali ha sentenziato: "Ora importeremo finocchi". Io stimo molto Calderoli, non foss'altro per la faccia tosta ed il coraggio che in questi hanni ha conservato nel dire stronzate a tutto spiano, sapendo di dirle. Non è mica da tutti, sapete.

Oggi, di questi santissimi giorni, ci sono stati i funerali laici di Welby. Quanti di voi, di fronte all'annuncio della morte di quest'uomo, hanno esclamato, magari tra sè e sè: "Finalmente!". Finalmente, Dio ha avuto davvero pietà di quella vita. Finalmente ha smesso di soffrire.

Tra quotidiani, telegiornali e speciali chi non ha ascoltato le parole tratte dal suo diario privato? Quando, più di venti anni fa, scriveva di non volersi sottoporre a tracheotomie, di non voler accettare la respirazione forzata, di voler abbandonare questa vita, quando ancora era in grado di correre e cacciare col padre?

La Sclerosi Laterale Amiotrofica è una malattia perfida: non riesco neppure ad immaginare come sia vedere il proprio corpo fermarsi e morire, pezzo dopo pezzo, finendo immobile, schiacciato su un letto, mentre si è totalmente coscienti di quello che sta accadendo. E non riesco neppure ad immaginare come dev'essere convivere per venti anni con questo stato di cose. Venti anni, porca miseria, mica un giorno! Venti anni a vedersi morire dall'esterno... A vedere la prigione del corpo, come la chiamava lui, disfarsi e svanire inerme. E' pura follia rimanere savi (It takes a fool to remain sane...)

La Repubblica titolava: "Applausi e preghiere per Welby. Suonano le campane - la folla: "Vergogna"". Sì, vergogna! Vergogna! Perchè non c'avete capito proprio un cazzo! Perchè è facile parlare di dignità della vita, quando a morire lentamente, col contagocce, non siamo noi, ma gli altri. Quando la morte la vedi in faccia per venti anni, e ancora non riesci ad abbracciarla! Mai come oggi la Chiesa è lontana anni luce dal sentire collettivo. Auguri, Welby. Che tu possa finalmente trovare la tua pace.

C'è chi desidera morire con tutto il suo essere, e chi invece vorrebbe vivere, vivere, vivere a testa alta, ed è invece continuamente mortificato, aggredito, colpito, per la forza e l'energia di cui si fa portavoce. Quest'anno è stato l'anno delle aggressioni ai gay. Mai come la scorsa estate, da che io ricordi, si sono sentite talmente tante storie di gente aggredita o violentata.

Torre del Lago è diventata un po' meno sicura, per la comunità omosessuale. Ricordo come fosse ieri, quella sera: ero arrivato un po' prima, sulla marina di Torre del Lago. Era inizio stagione, una delle prime aperture del Mama. Poco prima delle 11, un gruppetto di gente esce dalla pineta correndo, portando in spalla un uomo che si accascia poco dopo nel bagagliaio della sua auto, la testa sanguinante.

Dopo mezz'ora buona, sirene, ambulanze, volanti della polizia. Regina tenta di rassicurare la gente dal palco; l'inizio della serata è ritardato, per permettere di capire cosa sia successo. Una coppia di omosessuali, che passeggiava riva al mare al MamaBeach è stata aggredita a badilate da un ragazzo, poi scappato nella pineta.

Gli agenti della polizia stanno setacciando la zona con torce e manganelli: dopo poco, escono dal buio, portando il ragazzo in manette, in mezzo al disprezzo ed agli occhi pieni di rammarico delle migliaia di omosessuali che ormai, a notte fonda, riempiono la marina di Torre. Lui cammina a testa alta, scortato dagli agenti, fiero di aver dato a quel frocio ciò che meritava.

Violenza, violenza, violenza. Non si contano i casi di ragazze lesbo violentate nella pineta; strupri, offese e ancora violenza. Il 2006 è stato l'anno delle manifestazioni di solidarietà, delle sfilate per difendere i diritti delle comunità omosessuali contro i soprusi e le aggressioni. Pisa, Brescia, Bologna: ovunque l'Arcigay si è mobilitata. Un 2006 di sangue e di odio.

Ma la violenza non è solo quella fisica: c'è chi, nella storia dell'Italia Repubblicana, sarà ricordata per le vicende dei Cessi in Parlamento e chi per frasi già ormai celeberrime, entrate prepotentemente nell'immaginario collettivo. Chi non ricorda "Meglio fascista che frocio!". Un inno alla stupidità, alla volgarità.

Qualche volta, ancora oggi, a distanza di mesi, mi capita spesso di rivedere il video di quell'evento su YouTube. Mi diverte. Si tratta di una così plateale caduta di stile, di una manifestazione così accorata di maleducazione e volgarità, che mi diverte molto. Davvero. E' stato un vero e proprio tormentone; sono spuntate persino le magliette "Meglio frocio che fascista", di un noto stilista italiano... Presentate persino come gadgets al Friendly Versilia Mardì Gras di quest'estate.

Una frase celebre. C'è chi sarà ricordato dalle generazioni future per le grandi opere, per gli aforismi, per la cultura, per le conquiste della scienza; e c'è chi sarà ricordata per gli scandali dei cessi e per i "Meglio fascista che frocio". Faber est suae quisque fortunae.

Non tutto è andato così storto, però. Il Pride 2006 si è aperto all'insegna di eventi, manifestazioni e conferenze che hanno impegnato la città di Torino per diversi mesi, per poi sfociare in quel meraviglioso serpentone colorato che è la sfilata conclusiva di Giugno. Ed il patrocinio della città di Torino è stato così forte e così convinto, una vera e propria scelta di campo, che in tutta la campagna pubblicitaria non si è mai parlato di Gay Pride: invece, proprio a sottolineare quanto Torino fosse compartecipe della manifestazione, è stata ribattezzata TorinoPride.

Il prossimo è previsto forse a Catania, forse a Bologna, forse Milano... Ogni città, come tutti gli anni, fa a gara per accapparrarsi il titolo di ospite del Pride Nazionale. Staremo a vedere dove ci porterà l'anno nuovo e quale città sarà eletta come quella che più ha bisogno di una manifestazione plateale, per tentare di riportare in primo piano i problemi di visibilità della comunità omosex.

Mi sa che siamo proprio giunti alla conclusione, boys. Ho volutamente glissato sui disastri amorosi che questo 2006 ha portato con sè; e speriamo che se li riporti via, allo scadere della mezzanotte del 31 Dicembre. Alla stabilità economica guadagnata col sangue in questo anno che volge al termine, purtroppo, si è associata una enorme instabilità affettiva.

Ma del resto, mica si può avere tutto subito dalla vita. Un regalo all'anno basta: nel 2006, stabilità economica, un lavoro nuovo, nuove sicurezze; nel 2007, forse è tempo di un nuovo Amore? Chissà...

Amici, colleghi, compagni. Tantissimi auguri di un felice Natale e di un meraviglioso Anno Nuovo!!!

Thursday, December 14, 2006

L'amico imperituro



Ragazzi... che grande città è Roma! Mi sa proprio che questo capodanno lo passerò all'ombra del Colosseo, speriamo porti fortuna :-) Il post di oggi si chiama "L'amico imperituro", eheheh! Visto che alla fine l'ho fatto??? Amico imperituro è il mio nuovo nomignolo, mi ci chiama sempre una persona a me molto cara (un ragazzo, ovviamente! Che credete che stia diventando uno sporco etero?!).

Una persona cara che però, purtroppo, con mio grande dispiacere, non ho ancora potuto vedere (nè toccare, peraltro). Forse ci vedremo questo capodanno, chissà? Ci troveremo ai piedi del Colosseo, all'alba, circondati da bicchieri rotti e bottiglie di spumante succhiate fino all'ultimo sorso e i resti dei pazzi festeggiamenti del nuovo anno. Ci troveremo ai piedi del Colosseo e sarà come essere cresciuti insieme. Ci riconosceremo, e ci abbracceremo, mentre il sole farà capolino per iniziare un nuovo lungo anno. L'amico imperituro...

Vabbè, a parte le cazzate, il piccolo Matteo (che, a suo dire, tanto piccolo non è...) è un ragazzino sveglio, romano de' roma, insomma uno di quei tipi che devi assolutamente conoscere, se vuoi entrare davvero (e non fate battute sull'entrare! lesbiche che non siete altro!) nello spirito della Roma città multietnica e multiculturalmente incasinata. Ha pure vinto, proprio ieri pomeriggio, il premio di "peggior sgualdrina di Roma". Complimenti, neanch'io avrei mai potuto osare tanto! (In realtà sono un po' invidioso, a dire il vero...)

Matteo non ci capisce un cazzo di computer. Ma proprio zero. E diciamoci la verità, non ci capisce un cazzo neppure in fatto di uomini (tant'è che ancora non mi conosceva, è vevo... fino a pochi giorni fa). Però è un ragazzo semplice, divertentissimo e allegro. Un ragazzo che sta perorando una giusta causa: trovare l'Anima Gemella, il suo personale Principino Azzurro con cui condividere tutta l'eternità della vita che lo attende. La mia stessa causa, peraltro... (e non ridete!)

Matteo ha una particolare simpatia per i ragazzi di nome Marco, dev'essere una specie di affinità elettiva. Perchè con i Marco che incontra, manda sempre tutto a rotoli. Povero piccolo... Matteo soprattutto ha un dovere: presentarmi i suoi amici quando finalmente lo andrò a trovare!

Ci siamo conosciuti in chat, un ragazzo come tanti in un pomeriggio come tanti, e il nostro amore imperituro da amici imperituri è subito sbocciato. La chat è un posto strano: è un po' come una sauna, solo che non esiste; ci entri, fai i tuoi comodi, qualunque essi siano, e poi ciao ciao.

Però ogni tanto capita di incontrare persone che vale la pena conoscere, ed ecco che spunta fuori il nostro Mattew! Il nostro Cicero per la Città Eterna (che oltre al Colosseo c'ha pure uno sfacelo di locali apposta per la gente cool-fashion-glamour come noi!).

Ci sentiamo tutti tutti tutti i giorni, penso che ormai sappia più lui di me di molte altre persone. E so anche quante volte va al bagno, o quante volte ha preso il raffreddore quest'anno (vero Mattew??? Grrrr...) Ecco perchè uno spazietto, un altarino dedicato solo e soltanto a lui non poteva mancare in questo blogghino di lukino1981.

Ciao, amico imperituro.

Sunday, December 10, 2006

Pastore Tedesco, lasciaci in PaCS!



Ho letto su un blog, per caso, e cito testualmente, perche fa troppo ridere!


Se ci saranno i Pacs gli omosessuali potranno unirsi e formare un supermostro omosessuale che col suo fluido peccaminoso contagerà tutte le famiglie cattoliche, distruggendole, o peggio facendole diventare anch'esse famiglie del demonio. I nostri figli si accoppieranno tra loro e invece di essere molestati dai preti saranno loro a molestare i preti. Suoneranno le trombe dell'Apocalisse, la bestia si risveglierà e sul mondo governerà l'Anticristo (anche se adesso, momentaneamente, è a capo dell'opposizione).



Questa è proprio l'essenza dei timori del Pastore Tedesco, perchè davvero apparte simili considerazioni di pregiudizio e superstizione non esiste alcun altro motivo giustificato e razionale per opporsi in maniera così veemente all'approvazione della legge sulle Unioni Civili.

Del resto, il recente sondaggio di Repubblica testimonia ancora una volta quanto gli Italiani siano molto più all'avanguardi ed aperti alle innovazioni dei loro rappresentati in Parlamento.

Esistenza dei PaCS rappresenterebbe un enorme, colossare salto di qualità, per la vita di noi frocetti. E sai perchè? Ci rifletto spesso, e se è vero che le relazioni omosessuali sono (per la stragande maggioranza e frequenza) instabili e così fragili, effimere è proprio esattamente perchè non esiste agli occhi di una neo coppia omosessuale nessunissima prospettiva di stabilità.

Essere non riconosciuti, emarginati, spesso vittime di discriminazioni etc., produce una trasformazione nell'animo di tutti coloro che vivono una condizione simile; una trasformazione tale da far sfumare nel nulla qualunque progetto di vita a lungo termine.

E' come aver imposto un contratto a progetto all'amore omosessuale. Dopo sei mesi, scade. E torni a casa. Come si pretende, allora, di andare a criticare certi ambienti omosessuali per il loro libertinaggio, a dire che tutte le relazioni omo sono precarie e con questo giustificare diciture e classificazioni (stile l'amore debole, ultima invenzione di Natzingher, come alcuni di voi forse ricorderanno) se è proprio una (certa parte della) società che la politica intenzione di relegare queste realtà ad uno stato di subordinazione, quasi a volerle cancellare del tutto?

Lo sapete da cosa deriva il titolo di questo post? Ignoranti etero repressi che non siete altro! Dalla bellissima iniziativa dei redattori de Il Manifesto, che al passaggio della Papamobile sotto le loro finestrelle, il giorno dell'Immacolata, hanno rovesciato in strada un mare di volantini con questa scritta. Appunto a significare che certi atteggiamenti antistorici non sono più benvoluti in molti ambienti. Grandi!!! Siete dei miti!!!

Ancora Eugenio Scalfari, in un editoriale di questi giorni su La Repubblica (Chi non ama i diversi non è cristiano) tuonava:


Così ho ascoltato con stupore l'anatema di Pier Ferdinando Casini contro ogni legge che si occupi delle coppie di fatto e in particolare contro le coppie di fatto omosessuali. Quasi che l'omosessuale sia un reietto, un individuo residuale, una fonte di male per definizione, un aborto biologico da isolare. E tutt'al più da curare e redimere biologicamente.

È questo il preteso leader dei moderati e anzi dei liberali moderati? Se non mi trattenesse la tolleranza che è propria molto più dei laici che non dei cattolici ossessionati, pensando a personaggi che fanno della lotta alla convivenza uno slogan per una vergognosa crociata reazionaria direi "libera nos a diabolo". Non è con questo tipo di fedeli che la religione entrerà in contatto con la modernità e arginerà la secolarizzazione. Non è odiando l'amore diverso che si possa diffondere amore, perché l'amore non sopporta aggettivi come non li sopporta la libertà. L'amore è uno, è un sentimento ineffabile, nasce come e dove nasce e va sempre rispettato. Così come la persona. Avete combattuto per secoli, voi cattolici, contro lo schematismo dei manichei. State dunque attenti a non resuscitarlo nella vostra stessa anima, della quale forse dovreste avere maggior cura.



Ecco, penso che questa sia una sufficiente riflessione, per oggi. La realtà è che il mondo cambia, e la società si adegua (deo gratias); al di là degli strepiti delle politica e del Vaticano, quello che bisogna avere l'onestà intellettuale di riconoscere è che si tratta solo ed esclusivamente di tempo.

E' solo una questione di tempo. Poi le famiglie omosessuali con bambini, cani e giardino in villetta indipendente troveranno il loro sereno e costruttivo spazio nella società civile. Persino in quella Italiana.

Tuesday, December 5, 2006

Consecutio



Orsacchiotto tenerone un paio di balle! Oggi ho avuto la conversazione più surreale della mia vita.

Qualche giorno fa, via sms:
- IO - "Ciao studioso, hai già programmi per venerdì sera? Baci"
- Marchino - Silenzio

Dopo un'ora, sempre via sms:
- IO - "Oh, ma sei vivo? Mica sei rimasto schiacchiato dai libri???"
- Marchino - Silenzio.

Gli faccio uno squillino, almeno per vedere se il cell è vivo. Niente. Silenzio.

Oggi, evidentemente preoccupato per la partaccia di ieri, ci incrociamo mentre recupero la mia BMW parcheggiata fuori mensa, e lui mi fa un tiepido:
- Marchino - "Ciao"
- IO - "Cià".
Forse il ciao più acido che sia mai riuscito a pronunciare. L'ho fulminato con gli occhi.

Dopo un po', torno a casa, e la conversazione riprende via sms:
- IO - "Si risponde agli sms, sai! O ti hanno tagliato le dita?"
- Marchino - "Non rispondo semplicemente perchè non so chi sei! E comunque rispondo quando e come voglio".
Hm, interessante. Il ragazzino è un duro. E non risponde ai numeri che non conosce... Fedele, sì; però un tantino smemorato.

Gli do una rinfrescata:
- IO - "Sono Luca, testa di cazzo!"
- Marchino - "Luca chi?"
- IO, sempre più stupito - "Quello che hai salutato due minuti fa fuori dalla mensa! Ma che vi danno da fumare a Lingue?"
- Marchino - "Senti mi spiace. Ma non so chi sei, scusami"
- IO, ormai convinto di essere in un sogno - "Marco, ma sei impazzito? Il Dottorando di Informatica"
- Marchino - "Ah :-)".
E qui finisce di messaggiare.

Traete voi le vostre conclusioni, perchè io ormai sono sempre più convinto che con i ragazzi non ci capirò mai un cazz***o. Questa è proprio una di quelle cose che, se le vai a raccontare in giro, la gente neppure ti crede, porca putt***ana!

L'omorevole Grillini



Ciao, cazzoni! E' tanto che non vi torno a trovare, a scrivere qualche cazzatina... Lo so, ma cosa volete, gli impegni di cuore! Ehehe, no, scherzo. Magari fossero impegni di cuore! Miser lukino :-(, il Capodanno si avvicina e ancora non so che fare e con chi passarlo. Forse torno qui in Toscana, per stare insieme ai miei amici omo-fashion; però non ho mica tanta voglia: tanto lo so, se si va con loro, il massimo che si può fare è finire all'Hub per tutta la notte, con la gente che slinguazza in giro e riempie i cessi di preservativi (quando li usa...). Bleah!

No, io voglio un capodanno esagerato col mio Amore. Non voglio andare in giro per una disco ad ispezionare le tonsille di tutti gli sconosciuti che mi capitano sott'occhio. Ne voglio baciare solo uno, uno soltanto che sia Uno. Pensate che bello, bottiglia di spumante e bicchieri di cristallo in mano, aspettiamo la mezzanotte scandendo i secondi che ci separano dal nuovo anno e guardandoci fissi negli occhi, senza parlare, viscini viscini... Poi il bacio, il più lungo, il più appassionato del 2007... Ah, sono sempre stato molto, troppo bravo a sognare ad occhi aperti.

Ieri sera c'era Crozza Italia, su La7. Non lo vedo quasi mai, quel programma; ma ieri avevo letto la notiziona su gaynews, c'era Grillini ospite e non puoi perderti una cotale Icona Gay come Grillini! Si doveva parlare della manifestazione della Casa delle Libertà e degli striscioni vergognosi che si sono intravvisti tra la folla.

Cartelli come "Prodi boia, Luxuria è la tua troia" o "Camera con cesso" e il volto di Prodi-water, i nomi di Luxuria, Caruso, Titti De Simone e Grillini che vengono risucchiati dal water... Che spettacolo penoso. Grillini ha affrontato l'argomento con la solita simpatia ed autoironia che contraddistingue tutti noi frocetti. Un grande, più che altro un signore, rispetto a certa gentaglia.

Ma la parte più bella del programma è senza dubbio lo speciale sulle lezioni di sesso, che hanno come ospite una professoressa spagnola d'una simpatia travolgente! Intanto, parla in spagnolo, con la scusa che la lingua è molto simile all'italiano e quindi si capisce, mentre Crozza tenta qualche traduzione ogni tanto arzigogolata...

E già il fatto che parli spagnolo è un punto a favore: la lingua spagnola è un lingua straordinaria, ha quella musicalità, quel colore, quella passione dentro... Quando senti parlare uno spagnolo, non puoi non immaginare quelle case tinte di colori sgargianti, le stanze calde ed accoglienti de "L'Appartamento Spagnolo", le corride, la Movida... Oddio! La Spagna, che grande terra di libertà!

Ieri parlava del sesso anale. Aahahaha, tema azzeccato, vista la presenza dell'Omorevole Grillini! Che risate...

Oggi in realtà sono triste (come forse avrete capito dal tono del post, un po' più appassito del solito... abbiamo già parlato di tre argomenti in poche righe). Sono triste perchè l'altro giorno ho incontrato Marchino.

Tra l'altro vedo che sta riscuotendo grande successo: è il primo in classifica, nel sondaggio! Andiamo bene... Sono passato davanti al suo tavolo, in stile sfilata di moda, un paio di volte; poi l'ho rivisto per strada con gli amici, gli sono passato a due metri: non l'ho neppure salutato.

E' quello che si merita, lo stronzetto... Neanche risponde ai miei messagi. Neppure agli squilli. Se ti sei messo in testa di tirartela con me, sei proprio cascato male! Neppure t'avessi invitato ad un weekend di sesso sfrenato. Volevo solo stringere una conoscenza. Coglione.

Oggi sono proprio avvelenato. Avvelenato come solo una checca può essere. Lo sapete da cosa si riconosce un ragazzo gay da uno etero?


- Il ragazzo gay ha la testa a ventilatore
- Il ragazzo gay cammina come se fosse un acrobata su un filo sospeso tra due grattacieli, guardando un punto di fuga non meglio specificato davanti a sè
- Il ragazzo gay è acido come lo yogurt



Ma in realtà è solo come un orsacchiotto, tenerone e con tanto bisogno di affetto. Devi solo saper scavare un po' sotto la corteccia, per scansare l'insoddisfazione, la tristezza e le delusioni scottanti regalategli dai tanti uomini che l'hanno bastonato prima di te.

Friday, December 1, 2006

W i volontari della Croce Rossa



L'ho messo. Come promesso, adesso potete giocare con il sondaggino, in basso a destra. Vedo con piacere che state dando credito a Culetto d'Oro, prafi prafi pampini! Non so di preciso perchè vi siate anche innamorati del Mussulmano, parimerito con Culetto d'Oro, né perchè abbiate deciso di concedere tanta fiducia ad uno dei due candidati del Circolo Arcigay: scommetto che vi è molto piaciuta la sua descrizione (una persona molto sensibile e lontana anni luce dall'effimero mondo del solito, slavato ragazzo gay-cool-fashion-glamour).

Comunque, continuate a votare, ancora non abbiamo una Bright Star che surclassi tutti gli altri spasimanti. Quindi, votate votate votate!

Oggi è il primo di Dicembre, come vedete dalla data a caratteri cubitali sopra questo post; e sapete, vero, che giorno è il primo di Dicembre? La Giornata Mondiale della Lotta all'AIDS. Stamattina, andando a Mensa, ho fatto la prima scorpacciata di preservativi: c'erano i volontari della Croce Rossa, che distributivano voltanti informativi e condom gratis.

Mi hanno fermato all'entrata e all'uscita, e sono tornato a casa con questa busta piena di condom viscidi... Ahahaha, ma che ce l'ho scritto in faccia che ne ho tanto ma tanto bisogno??? E poi che fighettino, il volontario che me li ha allungati... Forse mi sarei dovuto fermare a fare due chiacchiere, della serie: "Mi insegni come si usa?" o roba del genere...

Poi, dopo cena, seratone all'Ex-Carmilla, quello che ora è La Kakketta, un tempo noto locale a frequentazione omosex, che ora ha ripreso a fare le sue serata di Venerdì, per un pubblico esclusivamente cool-fashion-glamour. E se è gay pure meglio. Anche lì, banchetti di distribuzione gratuita di preservativi e... E già, c'era una novità! Questa volta mi sono stupito di vedere tra i pacchettini quadrati e rettangolari dei condom anche le confezioni di plastica monodose del lubrificante!!!

Ahahaha, pazzesco, non ne avevo mai viste le confezioni monodose! Che rinco! Come al solito, tutti a gonfiare preservativi e a giocare a palloncini durante la serata... Mi sono proprio divertito, con i ragazzi del Gruppo Giovani e... indovinate un po'?

Quella sera c'era anche Culetto d'Oro. Quel ragazzo è stupendo: non perchè fisicamente sia un Brad Pitt, è molto carino di viso, ha un bel corpo, ma la vera caratteristica che lo rende così inimitabile è il fascino di uomo schivo, sempre sulle sue... Dev'essere un ragazzo d'oro (come il suo culetto???). Abbiamo ballato viscini viscini per un tempo inestimabile... Davvero una bella serata!

Era già un po' che non sentivo la mattina, alzandomi dal letto, quello stato di indolenzimento, rincoglionimento e sfinimento, con tanto di cerchio alla testa post-sbornia, che tipicamente attende chi la sera prima ha fatto il leone fino alle 5 del mattino...

Thursday, November 30, 2006

Capodanno a Madrid



Contenti? Con l'ultimo post siamo arrivati alla Storia Contemporanea, ai giorni nostri. Avevo promesso che vi avrei parlato dei baldi ragazzotti che potrebbero cadere nella mia ragnatela nel prossimo futuro. Dunque, da chi cominciare? La lista è davvero lunghina...

I miei nuovi amori ruotano intorno all'Università ed alle Mense, dove con i miei amici ci riuniamo sempre dopo cena per sparare qualche cazzata, catalogare e/o abbordare le matricoline indifese... Cominciamo: io partirei dal Meccanico, individuo di sesso maschile e origini sarde, come si può facilmente dedurre dal suo accento leggero leggero, appena udibile, da pastore dell'entroterra. Alto 2,5 volte me, culo largo ma due gambe che sembrano colonne di marmo. Bruttino di viso, ma con tutti gli attributi maschili al loro posto (e poi si sà, i sardi sono ben messi lì sotto!).

Lui è uno di quelli che può andare bene per una storiella di qualche sera, giusto per divertirsi dopo cena, invece di guardare Santoro che parla di Berlusconi. E poi uno col fisico, i modi e lo stile del Meccanico ha il suo fott***uto fascino, non c'è che dire.

Vogliamo parlare forse del Calciatore? Il calciatore è una matricola che come dice il nome stesso, gioca a calcio. E' sempre in compagnia di un amico, deve avere molto successo con le ragazze, ma sembra snobbarle tutte (troppo timido o completamente frocio?). Capelli biondi dai boccoli dorati, occhi chiari, pelle ariana. Tonico come solo un calciatore può essere. Dev'essere un bravo ragazzo, socievole... Ma forse i gay non gli stanno simpatici, almeno questa è l'impressione. O forse è solo felicemente fidanzato con l'amico, e noi non lo sapremo mai.

Poi c'è il Mussulmano, che come detto a Mensa di fronte alla nostra cara amica sconosciuta: "Mi farei per il solo gusto di poter dire - 'Mi sono fatto un Mussulmano'". L'amica sconosciuta si è stupita di questa mia affermazione... Ah... poveri etero sesso-inibiti e repressi :-(.

Altro mito fantastico è senza dubbio Culetto d'Oro. Culetto d'Oro è un ragazzo forse un po' più grande me, sui 27. Altino, snello, forse un po' di pancetta da 'briacone, ma non è un difetto: non fa che aumetare il suo fascino. Bel culetto, come dice il nome, dev'essere ben messo anche davanti. Un tipo riservato, si vede sempre solo. Deve avere pochi amici, o forse li ha persi per la strada, non so.

Di lui sappiamo che lavora saltuariamente al Media World e fa il promoter Sky al Carrefour, ogni tanto. Barbetta, occhialini da intellettuale. E' il tipico omosessuale che si mimetizza tra gli etero, tanto che i miei amici neppure credevano fosse gay: ma io li sento all'odore, il mio gaydar è infallibile!

Virile e maschilissimo, tranne forse qualche mossa della mano ogni tanto, che tradisce il suo intimo istinto da Drag Queen... Ci siamo scambiati qualche parola, ogni tanto, ma niente di che. Forse neppure si ricorda che io esisto.

Parla molto al telefono, è quasi peggio di una centralina telefonica: quel cellulare ne deve sentire di tutti i colori... Sappiamo che è straniero, forse greco, e forse al telefono parla col suo amore. Non so: di fatto, è molto strano che un ragazzo come lui non frequenti per nulla. Mai una volta l'ho visto in un locale, in un pub, in una situazione che fosse innegabilmente gay-fashion... Come si può essere così riservati? Così timidi?

No, ma lui non è un timido. Anzi. Probabilmente dietro tutto questo mistero, si nasconde la cosa più semplice del mondo: ovvero, una bella, sana e robusta relazione. Lo spero davvero per lui, perchè ha tutte le carte in regola per meritarsela sul serio.

Poi, poi... lasciatemi pensare... chi altri? Ci sarebbero forse altre due o tre persone, direi. Marchino, matricola di lingue che mi caga zero: prima mi quasi salta addosso al Carmilla, durante una serata; poi (finita la sbornia?), si raffredda come la neve. Carino, ragazzo semplice, non effemminato... Piaceva persino ai miei amici. Bah, avrà altri cazzi per la testa (non in senso figurato).

Terminiamo la carrellata con due ragazzetti del gruppo giovani Arcigay: c'è Xxxxx, alto, maschile. Una persona molto sensibile e lontana anni luce dall'effimero mondo del solito, slavato ragazzo gay-cool-fashion-glamour; e Xxxxx (di nuovo??? Ma tutti i gay si chiamano Xxxxx???), un nuovo acquisto del gruppo giovani, capelli lunghi, coda di cavallo... Carino e timido. Forse troppo. (I nomi sono offuscati, così, tanto per non compromettersi più del dovuto...)

Penso di aver finito. Beh, allora? Voi per chi votate? Dovrei mettere forse un questionario, tirar su un piccolo sondaggio... Sarebbe carino, no? Qual è il vostro tipo preferito, da quel poco che vi ho raccontato di ciascuno?

Sì, penso che lo metterò su a breve, così vi divertite un po' pure voi, ahhahaha. Con tanto di servizio fotografico e misure (???) per ciascuno :-). Nel frattempo, beh, mi sa che questo viaggetto a Madrid per Capodanno me lo dovrò fare da solo, se non trovo un boyfriend prima della fine dell'anno...

Ed è un guaio, perchè si sa: "Se non trom***bi a Capodanno..."

Tuesday, November 28, 2006

Un giretto a Bruxelles



Il mondo intorno a me sta impazzendo. Ma non una follia passeggera... Sto proprio uscendo di testa! Ieri, stavo ascoltando il TG della sera, e mi sono ritrovato a chiedermi se non fosse uno spettacolo comico!

Natzingher: "La Chiesa non si occupa di politica. La mia visita in Turchia sarà una visita pastorale" - Dopo qualche minuto, Natzingher: "Sono favorevole all'ingresso della Turchia in Europa" Mah??? L'Europa è oggetto di culto, nella Stato Vaticano?

Natzingher: "Sì al dialogo interreligioso" - Qualche giorno prima, Natzingher: "L'Islam non ha apportato nessun progresso civile. Maometto non dice niente di nuovo nel suo libro" Mah??? Il dialogo funziona solo se tutti ammettono che io sono meglio? Questo è il dialogo?

Natzingher: "Loro credono che la nostra religione giustifichi l'uso della violenza e che si sia diffusa con il ricorso alle armi" Mah??? E le crociate chi le ha fatte? mia sorella? Chi bruciava vive le streghe ed impalava gli omosessuali? La Santa Inquisizione l'ho inventata io? Il termine Guerra Santa l'hanno inventato i Cristiani, vorrei ricordare...

Deaglio indagato per "diffusione di notizie false, esagerate e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico", in seguito all'accusa di brogli elettorali ai danni dell'Unione etc. etc.... E Berlusca, che subito dopo le elezioni non ha fatto altro che gridare al broglio ed allo scandalo? Mah???

Berlusconi dall'ospedale: "Lotteremo finché l'Italia non sarà restituita al dominio delle Libertà" - L'anno scorso, durante il suo governo, aveva tentato di impugnare lo statuto della Regione Toscana per incostituzionalità, visti tutti i diritti e le Libertà che garantiva alle persone ed ai conviventi omosessuali. Mah???

Ma non voglio uscire fuori tema, in questo post. Il titolo oggi è Un giretto a Bruxelles. Già, già... Siamo a Giugno del 2006; in quanto Dottorando (di un certo rilievo e carisma, diciamoci tutta la verità) sono invitato a partecipare ad un incontro presso la Commissione Europea, si doveva discutere degli avanzamenti e dei risultati attesi da un progetto di collaborazione internazionale.

Quale occasione migliore!!! 4 giorni spesati, un'esperienza interessante per vedere come (non) si lavora ai piani alti... La Commissione Europea, gli edifici del Parlamento Europeo di Bruxelles!!! Oh, mamma... Cosa mi metto?

Trascorro i giorni che mi separano dalla partenza a cercare voli, alberghi 5 stelle per grandi businessmen, e soprattutto... cosa fanno i Bruxellesi gay fashion come me nelle notti caldi di Giugno, ovviamente! Google Earth, guide gay, mappe della città, luoghi di cultura, monumenti ma anche poi pub, pizzerie, bar, luoghi di aggregazione per gay, discoteche... Cerco di entrare in poche settimane nello spirito di un tipico ragazzo di Bruxelles: cosa mangiano, cosa bevono, dove vanno, come si divertono...

Mi faccio un'endovena di informazioni, gossip; stampo elenchi di posti assolutamente da vedere. Praticamente, quando parto, la città la conosco già, l'ho vista angolo dopo angolo sul web. Sono pronto.

Il problema è che per arrivare a Bruxelles, generalmente si prende un aereo. AAAAAAAHHHHHHHH! No, scherzo, non sono così frignone pauroso! Però un po' sì... Cavolo, il viaggio di andata è stato micidiale: abbiamo preso un vuoto d'aria che mi sono sentito lo stomaco in gola, caduta libera nel vuoto per qualche secondo! Ossiùr!

Però siamo atterrati, sani e salvi. Grazie al mio inglese madrelingua, mi oriento tra questi maschi stranieri (che per di più, poi, parlano francese: tutte checche languide maledette!). Ok, ok, fortuna che alla reception parlano italiano... Eheheheh

Prendo la metro, ché si sa, in tutte le Capitali Europee, eccetto che in Italia, con la metro te vai dappertutto. Scendo a La Bourse, a due passi dalla famosissima Grote Markt, come la chiamano i Fiamminghi: la piazza principale della città, che credo sia entrata anche negli allori dei patrimoni artistici dell'umanità, per la sua affascinante grandiosità. La invidiano in tutto il mondo.

Rimango folgorato per tutto il tragitto verso l'albergo: metropolitana pulitissima, che ci puoi anche dormire e mangiare dentro, panchine tirate a lustro, murales graziosissimi dappertutto, treni ogni 5 minuti in tutte le direzioni. Fantastico.

La città è grandiosa, strade larghissime, grandi centri commerciali, una città post-industriale che si allarga e si estende intorno alla Grote Markt. Avvicinandoci al centro, le stradine diventano più caratteristiche, si respira l'aria di un moderno centro storico europeo, il fulcro della coesione culturale dell'Europa di oggi. La prima cosa che intravvede in lontananza è la maestosa torre dell'Hotel de Ville, proprio sulla piazza. Una torre altissima che lascia col viato mozzato chiunque la osservi dal centro della piazza.

Il più straordinario teatro d'Europa, la chiamano in giro, la Grote Markt, e hanno davvero ragione: di notte, tutti i palazzi, in stile gotico, vengono illuminati con luci che cambiano gradualmente colore... Uno spettacolo d'un romanticismo unico. E poi il mercato dei fiori della domenica! Da fare invidia ai vicini Olandesi!

Il giorno del mio arrivo, a darmi il benvenuto, la piazza era interamente coperta di piante di lavanda, per una delle frequenti mostre-mercato che si svolgono da quelle parti: un profumo di fresco pulito, di bucato appena steso, ah! Che meraviglia, che città profumata e ricca!

L'albergo me lo sono scelto proprio con cura. Dà sul centro della Grote Markt, Hotel Saint Michelle. Avrà sì e no 10 camere, ma è un posticino davvero caratteristico. Nella mia stanza, c'è un soppalco con un tavolino da tè, e la finestra che dà proprio sulla Grote Markt: quali emozioni, la sera, stanco per il tanto camminare e per il tanto vedere, sedersi a quel tavolino a osservare lo spettacolo di luci e colori della piazza sotto di noi. Bellissimo.

Ma la mia visita era un mordi-e-fuggi: avevo solo pochi giorni per visitare una città enorme, che non bastano mesi. Ho fatto una selezione accurata dei posti da vedere: per esempio, non si può perdere la Casa del Fumetto, un'arte molto sentita da quelle parti: potete farvi una bella foto con Asterix o con Grande Puffo gigante che vi accarezza la testa! Tant'è che tutti gli angoli delle strade e tutte le facciate dei palazzi, specie nei sobborghi e lontano dal centro sono affrescate con rappresentazioni di un gusto e di una bellezza che non avevo mai visto altrove. Ce ne saranno una ventina, sparsi per tutta la città! Ho dovuto fare i chilometri a piedi, per scovarli, con l'aiuto delle cartine e delle guide!

Da vedere senz'altro la Cattedrale gotica di Bruxelles, la Scuola d'Arte e la Galleria Saint'Hubert, dove fanno degli assaggi di vini e spumanti da trascorrerci tutta la sera! E poi ancora il Palazzo Reale coi suoi giardini a perdita d'occhio, il Gastone, pupazzo gigante vicino la Maison de la Band Dessinée, e ovviamente l'Atomium, una costruzione alta centinaia di metri, a riproduzione della struttura dell'atomo: ogni sfera e ogni collegamento è un tunnel dove ci si può avventurare, ci sono ristoranti, negozi... Un po' la Tour Eiffel di Bruxelles: ah, questi francesi e la loro Grandeur!

Poi, durante i giorni degli incontri al Parlamento Europeo, ho avuto modo anche di visitare il quartiere del Parlamento, il Parc du Cinquantenaire, l'Arco di Trionfo... Che meraviglie! E poi immancabile visita al bimbo irriverente che fa la pipì, il Mannechen Pis, in fiammingo, altro simbolo storico della città belga.

Questo, se siete dei perfetti turisti etero repressi, può anche bastarvi. Ma non a me. Un omosessuale in visita all'estero deve vedere e conoscere molto altro: e qui comincia la parte piccante del racconto, eheheh!

Se sei come me un gay che vive in Toscana ed ha la fortuna di frequentare quei localini tranquilli e zeppi di gente come il Mama, l'Hub e il Colors, se frequenti e ti guardi un po' intorno, segui il Mardì Gras etc. etc. etc... Beh, credimi, quello che ho visto a Bruxelles è molto molto di più.

E non perchè si scopa o si fanno porcate dappertutto, perchè ci sono le pinete e le spiagge dove andare a succhiare cazz***i; ma perchè la comunità omosessuale lì è perfettamente integrata nel tessuto sociale; e quando dico perfettamente integrata intendo sul serio perfettamente integrata.

Quando ti avvicini alla Grote Markt, manifesto della Grandeur di Bruxelles, inevitabilmente ti addentri nel quartiere gay. Una delle principali e più caratteristiche strade che portano in piazza è Rue Marché au Charbon, che è un tripudio di pub e di spazi per la comunità omosex. C'è anche la sede dell'equivalente Arcigay.

Il fatto è che non esiste un vero e proprio quartiere gay. I locali sono spalmati sul territorio e sono davvero un'enormità. La caratteristica fondamentale è che mentre in Italia se apri un locale gay devi nasconderti nei peggio vicoli e sobborghi, devi vivere nel terrore e nella paura; se apri un locale gay a Bruxelles, semplicemente ci metti fuori il bandierone arcobaleno, a sventolare felice in bella mostra. Un bellissimo e serenissimo mezzo per dire: "Noi siamo visibili!". E quindi, tutto il centro storico è un tripudio di arcobaleni e di colori.

Un consiglio. Se volete davvero divertirvi, andare a prendere un aperitivo da Dolores; fate un salto a cena da Le Cap e assaggiate le patatine fritte tipiche di Bruxelles e i pani col sesamo (se siete italiani, vi tratteranno davvero coi guanti bianchi! poi che camerieri... hmmm); passate la serata con gli spettacoli del Chez Maman e non dimenticate di entrare da Homo Erectus.

Per curiosità, vi riporto il testo che è impresso fuori dalla porta, così vi fate un'idea della particolarità ed originalità del locale. Buon viaggio!


L'individu que vous voyez troner en bas de cette porte a vraiment existé.
Comme nous, il se déplacait debout.
Comme nous, il transformait son environnement avec ses mains.
Comme nous il organisait sa vie en société.
Margré son air de brute épaisse, cet individu est humain.
N'aurait-il pas aimé se retrouver en agréable compagnie dans un lieu convivial?
Entrez, si, comme nous, vous vous sentez parfaitement à votre aise dans le règne Animal
embranchement des Chordés, sous-embranchement des Vertébrés,
classe des Mammifères sous-class des Placentaires,
ordre des Primates, sous-ordre des Simiens, infra-ordre des Catarhiniens,
super famille des Hominoides, famille des Hominidés,
especes des Humains.



La figura impressa in fondo alla porta era un uomo. A significare che nei locali gay non trovi strani animali indefinibili, ma persone. Semplicemente persone come te.

YMCA



Ragazzi, siamo spaventosamente arrivati ai giorni nostri. Alla contemporaneità! Ho terminato il lungo excursus dell'ultimo anno di attività sul marciapiede... Certo non vi ho raccontato proprio tutto tutto, sennò poi chi li sente i miei amici: "Ah, putt***ana, troi***a, troi***a..." Etc, etc. Qui invece voglio sforzarmi di dare una giusta e veritiera impressione della mia vera personalità. Io, che sono un bravo bambino sottoposto alle ingiustizie ed alle cattiverie del mondo.

Voi ce l'avete una foto con Vladimir Luxuria? Sì, proprio il parlamentare di Rifondazione Comunista, il nostro caro trans, regina delle serate al Muccassassina, mentre si divertiva al Mama, un po' brillo per le troppe caipirinas ingollate? Ehehehe, io invece ce l'ho... E chi poteva perdersi l'occasione! La potete ammirare come sfondo di questo post, in basso a destra. Tié! Invidiosi!

Ma di fotine che rimarranno nella storia ce ne sono tante... Per esempio, non capita mica tutti i giorni di farsi insegnare come si balla YMCA da chi quel ballo l'ha inventato... Eh, già, i mitici Village People! E stiamo parlando di lezioni IN-DI-VI-DU-A-LI!!!


- Eric Anzalone (il Biker/Leatherman Sado Maso)
- Jeff Olson (il Cowboy)
- Alex Briley (il Militare dei Marines Americani)
- Ray Simpson (il Poliziotto...)
- David Hodo (l'Operaio Edile!!!)
- ed il mitico Felipe (il Pellerossa)!



Ossiùr, svengo... :-) A parte gli scherzi, quei sei hanno davvero il loro fascino, di maschi forse un po' troppo maturi per il mio corpicino adolescenziale... ma pur sempre di fascino si tratta! In quell'occasione, si erano esibiti alla Cittadella del Carnevale di Viareggio, su un palco enorme e con effetti scenografici che farebbero invidia ai moderni smanettoni della musica. E dopo il loro concertone, che aveva visto un'affluenza record di etero curiosi (bastardi!), Regina e Markesa sono uscita da uno dei cantieri della Cittadella, in mezzo al fumo ed alle luci strobo, sulla cima di uno dei Carri Animati del Carnevale più famoso d'Italia... Non c'è che dire, quanto scenografie e spettacolo, sono assolutamente imbattibili!

Chissà cosa ci riserverà quest'estate... e soprattutto in compagnia di chi sarò! Quali altri personaggi magici incontreremo, quante emozioni ancora da vivere... Ma in tutto questo, mi devo impegnare seriamente a trovare un boy, sennò non si va proprio da nessuna parte.

Domani allora vi parlo dei possibili candidati che ho tra le mani, in questo momento: chissà che anche voi, etero repressi che non siete altro, possiate darmi qualche consiglio nella scelta.

Monday, November 27, 2006

Interno, notte. Edificio abbandonato...



Oggi vi parlo di quanto sono creativo. Sono quasi un artista! Dopo il falegname, ho cominciato a frequentare un tipo di Firenze, bello massiccio, muscoloso... Certe gambe che sembravano colonne di marmo! Eh, Firenze, direte voi: le storie a distanza non funzionano più. Lui, però, tutti i weekend era a Livorno a trovare a suoi, e se ne poteva approffittare per vedersi, stare un po' insieme.

Il fatto è che quando trovo un persona al pari mio, in termini di fantasie sessuali, la nostra creatività non si somma, si moltiplica. E ogni tanto si potrebbero correre anche rischi seri, se non sapessi che ti puoi fidare davvero della persona che hai di fronte.

Insomma, fatto sta che mi era venuta un'ideuzza per uno dei nostri incontri da fuggiaschi. Era già un po' che ci pensavo, una mia fantasia di quelle pazzesche, di quelle che dici: "Questo un giorno lo faccio sul serio". E io lo feci, alla prima occasione.

A Pisa, esiste un edificio molto grande, ora abbandonato, in degrado. Pensa stiano per demolirlo e costruirne uno nuovo al suo posto. E' tutto recintato, ma cosa volete: dopo anni di abbandono la recinzione comincia a dare segni di cedimento... che con un piccolo aiuto di mano umana, si possono trasformare in comodi ingressi per attuare una violazione di proprietà privata in piena regola.

La situazione è da film. Notte calda, edificio abbandonato con la recinzione che è un colabrodo. Penetro nell'edificio e mi nascondo al primo piano, tra gli attrezzi abbandonati degli operai, pareti e pavimenti grezzi, si vedono i mattoni. Lui arriva a Pisa di volata, gli do' indicazioni su come raggiungirmi via sms.

Anche lui entra nell'edificio e comincia la caccia al tesoro. Mi fermo qui, perchè siamo in orario protetto e potrebbero esserci bambini lì fuori con voi. Questi sono racconti vietati ai minori di 70 anni. Svengo al solo ricordo di come eravamo su di giri quando mi ha finalmente trovato... Ossiùr...

E quei pilastri, poi... Che ambientazione pazzesca. Faceva un caldo surreale quella notte, nella penombra della luna; io e lui soli a consumare il peccato in un luogo così assurdo. E questa è stata solo una delle tante novelle che potrei raccontarvi, di me e lui insieme... Con lui c'era una intesa sessuale straordinaria: penso di non averla avuta con nessun altro, a quei livelli. Eravamo come calamite, due batuffolotti di ormoni impazziti. La sesso-terapia è una grande invenzione del XXI secolo!

Però, naturalmente, era e rimase la solita storiella di solo sesso, piatta e spenta. Certa facevamo faville, ma era solo esercizio fisico, per sondare i nostri limiti... Una volta l'ho fatto, sempre con lui, all'improvviso, una domenica sera che il mattino dopo dovevamo entrambi rientrare al lavoro... Immaginate dove?

Ebbene, sì,: il tetto del mio Dipartimento ha visto anche questo. Accanto alle ventole ed alle tubazioni del sistema di aerazione dell'edificio, appoggiati ad un muretto (e sul ghiaino maledetto che hanno messo a terra... Assassini! Non vi dico cosa sia stata la pecorina con le ginocchia sul ghiaino! Architetti bastardi!), proprio lì, c'eravamo noi due, sotto le stelle, all'aria aperta.

Dite la verità, non sono un artista?

Pausa



Adesso facciamo una pausa. Basta sentimentalismi da checca isterica per un po'. Avete visto che ho rispolverato il salotto, qui? Non ve ne siete accorti? Ma come! Bastardi di maschi etero repressi mezzi froci che non siete altro! Ho aggiunto qui a lato, proprio qui a fianco, vedi? In basso... un po' più giù... Ecco lì! Brava!

Ho messo uno spazietto con la fotografia del giorno, vi piace? Ogni giorno, o quasi... Facciamo ogni 2-3 giorni mi impegno a sceglierne un'altra, dalla mia collezione di ricordi. Contenti?

Ah, e poi c'è la lista degli ultimi libri sul mio scaffale! Che bello! Leggetene qualcuno, sono uno più bello dell'altro... Certi sono proprio strappalacrime (i miei preferiti!), altri un po' più soft.

Tipo L'amico Ritrovato, un racconto breve, davvero strappalacrime. Il Segreto di Luca l'ho comprato alla Feltrinelli perchè quel titolo e quella copertina sembravano quasi chiamarmi dallo scaffale: io mi chiama Luca, allora avevo un grande, enorme segreto che stava per soffocarmi! Cavolo il libro scritto apposta per me! Anche se poi la tematica non era esattamente a sfondo omosessuale, il libro è carino.

Poi vediamo un po'... Il Deserto dei Tartari, per l'amore di Dio, non compratelo! I critici dicono che lo stile lento della narrazione si adatta perfettamente al contenuto semantico della storia, ma resta pur sempre il fatto che ti fai due coglio***ni a leggerlo!

Se una Notte d'Inverno un Viaggiatore è molto molto carino, narra delle disavventure di un povero lettore che non riesce mai a terminare il libro iniziato, perchè prima mancano delle pagine, poi glielo sostituiscono con un'altra copia, ma scopre che nonostante la copertina sia uguale, il libro all'interno narra di tutt'altro... E così via. 10 falsi inizi di libro che essi stessi compongono una storia originale. Grande Calvino!

Uto è un libro culto, un po' come Siddartha. Se lo provi, ti innamori di sicuro. Ricordo che è stato molto intenso.

Ah, beh. Poi c'è Palahniuk! Tutta la serie, da Invisible Monsters a Soffocare a Fight Club: un autore senza peli sulla lingua. Se non avete mai letto niente di lui, davvero merita. Soffocare è forse uno dei più belli, o se siete degli anomali frocetti tutto muscoli e palestra, magari vi piace anche Fight Club, ma troppo violento per i miei gusti.

Se volete sbattervi una pala sui coglioni, potete leggere un po' degli scritti di quella checca acida e isterica di Nietzsche. Se avete coraggio e stomaco. Altrimenti, un libro davvero delicato è Il Mondo dei Ragazzi Normali. Penso sia uno di quelli che non può mancare nella biblioteca di un ragazzo gay. Una storia fresca, molto leggera a tratti, ma che dipinge con grande schiettezza e senza peli sulla lingua, decisamente, l'impatto di un bimbetto gay con un mondo che non è fatto per lui.

Il Piccolo Principe... beh. Che dire. Non c'è niente da aggiungere.

Il libro di Fabio Volo è un altro di quelli che mi colpì, sullo scaffale: E' una Vita che ti Aspetto. Quando ho letto quel titolo, mi sono ricordato subito di una frase che spesso mi capita di dire al mio compagno (quello di turno... sigh...), quando sento che sta per cominciare una storia, almeno spero. "E' una vita che ti aspetto" - oppure - "Ma dove sei stato finora!" - sono frasi che mi divertono, più che altro per vedere che reazione hanno sul'altro. Ancora devo trovarlo il ragazzo che, di notte, sotto la torre, abbracciati vicini vicini, a sentire questa frase mi stringe forte a sé e magari, perchè no, si abbandona ad un attimo di commozione, in silenzio.

Conoscete Frederic Beigbeder? E' un altro grande, un mito, un po' alla Chuck Palahniuk. Uno che le cose te le spiattella in faccia; uno scrittore rude, uno di quei bastardi ce ti rovina tutti i lieto-fine. Davvero da leggere.

Vabbè, Leopardi e Dante, lasciamo perdere: sono i miei miti, hanno sempre un posticino in fondo al mio cuore; ma voi siete troppo rozzi zozzoni e insensibili per capire. Quindi, stendetevi un velo pietoso sul capo, voi ignoranti, e andiamo avanti. Cosa rimane? Beh, c'è Due di Due: dopo Uto, ho voluto provare se anche tutti gli altri scritti di de Carlo fossero all'altezza del primo. Due di Due è la commoventissima e appassionata storia di un'amicizia. Le amicizie eterne, quelle che spesso possono essere più solide, più durature persino di un amore. Molto particolare.

Tre Metri sopra il Cielo è appunto il genere di libro strappalacrime di cui sopra. Niente a che vedere col film, ovviamente, che è stata una cag***ata immonda in confronto al testo. Una storia adolescenziale di quelle che ti serve un pacchetto di fazzolettini Tempo per arrivare sano e salvo alla fine.

Stendetevi un altro velo pietoso su quel capo da caproni ignoranti, a leggere le Confessioni di Sant'Agostino, uno dei testi più sentiti e più accorati della cristianità, credo.

Dulcis in findus, beh, Dan Brown lo conoscete tutti (sì, anch'io mi sono fatto travolgere dalla moda e l'ho letto! Però davvero molto accattivante, come il film, del resto!); ma i miei preferiti sono senza dubbio Non Dire il Mio Nome e In Piena Notte. Non vi dico niente di questi due libricini: se passate da Feltrinelli, comprateli perchè vi regaleranno due notti di grandi emozioni e grandi sogni.

Ora mi sto dedicando a due altri libretti carini: Mi Piaci da Morire e Ingannevole è il Cuore più di Ogni Cosa. Due titoli che attirano l'attenzione no? Sempre storie a cavallo tra emarginazione e solitudine. Amori impossibili e travagliati... Temi per i quali sono molto sensibile. Quando li finisco, vi saprò dire qualcosina di più.

Un bacio (bleah, che schifo! baciare uno sconosciuto! Magari fumi anche... :-()

Sunday, November 26, 2006

Dalla padella alla brace



E fu così che, mia sponte, caddi dalla padella alla brace. Da quel momento, seguirono altre storie direi insignificanti, dal punto di visto sentimentale ed affettivo. Le solite schifezze di solo sesso. Ma non perchè fossi io a cercarle.

Il fatto è che la gente riesce a farmi fesso in una moltitudine enorme di modi, e sempre con espedienti inediti e sorprendenti. E io ho per natura una straordinaria fiducia nella buona fede delle persone con cui mi relaziono. Lo so che sbaglio, ma che ci volete fare? La stessa buona fede e la stessa trasparenza che son solito usare io verso gli altri, mi convinco che anche gli altri la usino nei miei confronti.

E questa convinzione è quasi sempre completamente sballata, me ne rendo perfettamente conto. D'altronde, non ho alcuna intenzione, per colpa di pochi stupidi frocetti che pensano solo a scopare, di togliere indistintamente quella fiducia e quella buona fede che ripongo negli altri, perchè so che, tra questi altri, prima o poi, capiterà anche quello giusto. Basta aspettare e non cercarlo, no?

Ma torniamo a noi. Seguì a quel periodo un leggero momento di confusione, durante il quale mi passò sotto il naso (e anche un po' dietro il culo...) un davvero notevole falegname, un liceale, un...

Oddio! Un Falegname? Ho sentito bene? FA-LE-GNA-ME? Il Sogno Erotico per eccellenza, il non plus ultra di tutte le checchine impiumate e truccate alla D&G... Secondo solo allo stereotipo del Meccanico e dell'Idraulico... Ebbene, sì. Lui, il Falegname. E non fate battute sceme sul tronco, la sega, etc. etc., che già vi vedo lì, davanti allo schermo a ridere sotto il mascara!

Penso sia stata una delle persone che mi abbia lasciato meno, in termini di crescita sentimentale; una di quelle che se non ci fosse stata, sarebbe cambiato davvero poco, della mia vita. Anzi, no; una cosa una me l'ha lasciata, a dirla proprio tutta: ed è stato un senso di assoluta miseria, nel constatare quanto certe persone possano essere superficiali e vuote.

Chissà perchè certi lavori sono così profondamente radicati nell'immaginario collettivo dei gay-fashion-glamour. L'elenco, ora che ci penso un attimino, sarebbe davvero lungo: Meccanici, Idraulici, Falegnami... e questi già li abbiamo nominati; ma poi ci sono anche Poliziotti, Pompieri, Benzinai, Operai, Panettieri... Chi altri? Vediamo, hmm... Calciatori (W Totto & Ringhio!!!)... Boh, completate voi l'elenco, che certamente siete più esperti di me. Io personalmente preferisco i Baristi: ho proprio un debole, non c'è niente da fare.

A parte questi gossip da shampista, che volentieri mi risparmierei, ve lo giuro (ma lo devo fare per contratto, scusatemi... Il blog di un frocetto non può mancare di certe pillole cool-fashion), torniamo al nostro racconticino delle sventure e delle disgrazie.

Ho tirato avanti tutto l'inverno successivo; sono seguite altre due storie brevi, come i romanzi brevi... Quel genere letterario bastardo, intermedio: io odio le mezze misure, o scrivi un romanzo o scrivi un racconto, che cazz***o è un romanzo breve? E così per le storie: se ti metti con una persona, ci stai vita natural durante, sennò cos'è? Un aborto, una schifezzina informe... Che serve solo a stare peggio.

Ma pensa te, io mi impegno costantemente ad amare qualcuno, perchè non so stare senza amore; e alla fine che succede? Tutti se ne vanno, e mi prendo pure le accuse degli amici - "Ah, vedi, sei la solita putt***ana". Che colpa ne ho io se le persone prendono quello che vogliono e poi arrivederci e grazie?

Facciamo un esempio, tanto per tirare a caso. Ultimo Mardì Gras, anno 2006, siamo ormai ai giorni nostri e, nonostante le innumerevoli e profonde ferite, sono ancora vivo e in forma. Faccio i salti mortali con i miei per rimanere a Pisa fino alla metà di Agosto (il Mardì Gras è cominciato proprio a cavallo del Ferragosto quest'anno: madonna che caldo...). Per l'occasione, intrallazzo qualche conoscenza con un bel ragazzetto, mia stessa età, un gemello...

Oddio! GE-MEL-LO... Due piccioni con un fava, nel vero senso della parola! Cioè, pazzesco, stile pubblicità della Coca-Cola: "Cos'altro non ho mai provato?"!!! Insomma, cominciamo ad affezionarci, almeno da parte sua questo è ciò che dice, ci frequentiamo, facciamo le nostre esperienze, seguiamo gli innumerevoli spettacoli di questo nuovo frizzante Mardì Gras... Ci gustiamo i giretti di prova sulle Citroen, casa che da quest'anno ha deciso di sponsorizzare pesantemente il Mardì Gras, tanto da adottarlo: ora si chiama Citroen Mardì Gras! Della serie, alla Citroen vi vogliamo tanto tanto bene e vogliamo starvi viscini viscini...

Tutto poeticissimo, bellissimo. Lui era fantastico, un ragazzo sensibilissimo, biondo occhi azzurri (ed, essendo gemello, di fatto è come se con lui ci fosse anche l'altro, la copia identica...). Di lui mi ricorderò per sempre la pelle liscissima, da bimbo, anche se ormai era già bello cresciuto! E senz'altro mi ricorderò la falsità.

Durante la sua permanenza a Torre del Lago, inneggiava già all'Amore Eterno, ai Pacs, alla vita coniugale, sotto un unico tetto, con bambini, nipoti e tanto di cagnolino che scorrazza nel giardino... Rivedevo nel suo entusiasmo la persona che ero qualche tempo fa, saempre pronta a questi enormi e poderosi ed incontrollati slanci emotivi, a queste fantasticherie che sono come droga per i miei neuroni.

Finito il Mardì Gras, è finita anche l'eternità di quell'amore. E' tornato a casa e ora non risponde più neppure agli squilli al cellulare. Benvenuti nel mondo di cartapesta! dove tutto è falso, tutto è disegnato tavolino... come le mie sopracciglia! Basta un colpo di spugna, è tutti si dissolve nel nulla. Ormai c'ho fatto il callo.

Certo che però... Un gemello... I gemelli mi hanno sempre affascianto una cifra; sono avvolti per me in un'aurea di magia, di intoccabilità. Infatti, finché siamo rimasti insieme, ne abbiamo discusso molto a lungo. Un gemello non rimane mai solo; poi ci sono quei fenomeni che non riusciamo ancora a spiegarci razionalmente, quando un gemello sente l'umore, lo stato d'animo, il dolore o la gioia dell'altro. Anche non vedendolo, ne percepisce alcuni tratti dell'animo: se ha paura, se sta male... il suo gemello lo sa, lo sente.

Ma vi rendete conto: sapere che al mondo esiste un altro essere umano identico a te, uguale fino all'ultima sequenza di basi ribonucleiche del DNA... Una copia esatta. Dev'essere una sensazione meravigliosa, un privilegio talmente prezioso... Una magia (o forse uno dei tanti scherzi?) della Natura.

Fortuna che degli ex rimango sempre amico, e intratteniamo buoni rapporti (almeno finora!)... Altrimenti la mia sopravvivenza sarebbe seriamente a rischio.

La sfilata degli Ex-



Il mio blog non deve diventare la lista dei miei ex. Questa è la mia prima dichiarazione di intenti. Anche perché altrimenti darei a quelle vipere dei miei amici ulteriori argomenti a sostegno della tesi che io sarei un specie di... com'è che si chiamano? Troia - puttana - donna dai facili costumi - peripatetica. E questo non sarebbe giusto, a rigor del vero, nei confronti della mia integerrima condotta etica e morale. Tradotto in italiano, se volevate trovare qui pettegolezzi ed inciuci per infangare il mio buon nome, siete proprio nel posto giusto.

Nella stragrande maggioranza dei comuni toscani, esiste il registro delle unioni civili. La Toscana è stata la prima regione in Italia ad istituirlo nel 1979, quando ancora neppure i gay sapevano di essere gay e di potersi accoppiare. Abbiamo uno statuto di regolamentazione e tutela delle minoranze sessuali contro le discriminazioni che è all'avanguardia: di fatti, era talmente tanto all'avanguardia e tale da garantire così tante libertà che il precedente governo della CdL aveva invano tentato di impugnarlo, per incostituzionalità. Poveri cerebrolesi...)

Che culo! Mi sono trasferito a Pisa per l'ottima università, e cosa ti trovo, oltre a tutto il resto? Un tale livello di apertura e tolleranza verso il mondo cui ancora non sapevo di appartenere! La mia è stata una scelta d'istinto, e come sempre il mio sesto senso non mi ha tradito :-).

Dunque, oggi parliamo, parliamo di... Non so, sono indeciso. Potrei raccontarvi di quando sono andato a cena con gli amici di Giacomo, dopo gli allenamenti in palestra (Giacomo e i suoi amici giocavano a pallavolo e io ero stato invitato a vedere questi quarti di manzo che si sbattevano sul campo, e negli spogliatoi...) Ma sarebbe troppo la solita storiella frocia, dove tutto quello che conta è la fisicità, i muscoli gli addominali e la lunghezza del cazz***o.

No, non vi parlerò di questo. E non vi dirò neppure di quando, dopo la cena, abbiamo dato sul tavolo del ristorante pubblica dimostrazione di cosa fanno due gay a letto. Per la gioia dei manzi-giocatori-di-pallavolo.

No, no, troppo scontato. Troppo banale. Oggi vi parlo un po' di quello che è successo dopo, l'Era post-Giacomino. Vi narrerò di come altri sette sconosciuti hanno occupato con la forza il posto di Ex nella mia vita. Basta un orsacchiotto di peluche per rimanere single: te regala un peluche al tuo amore e questo vale come dichiarazione di scioglimento, una specie di divorzio simbolico. Sembra strano, ma è proprio così; almeno, a me è sempre funzionato così, non so perché... Sono fatti miei.

Tutte le storie, gira che ti rigirano, ruotano intorno a quei pochi chilometri di asfalto e mattonelle rosse del Viale Europa: in questo, sì, devo ammettere che sono molto simile ad una battona, almeno in termini di ambientazione. Quasi tutte le storie, in verità.

Dopo una grande delusione, si sa, bisogna andare alla ricerca di certezze, di qualcuno che sappia consolarti. Pensai di rifugiarmi nell'affetto di un ragazzo giovane, ancora inesperto e fragile quanto lo potevo essere io, in quel particolare momento. Deluso dai coetanei e dalla loro superficialità (il gay è mobile / qual piuma al vento...), ero intenzionato a ritrovare la limpidezza e la sincerità dei sentimenti in un ragazzo ancora non contaminato dalle brutture e dalle stupidità del nostro carissimo ambiente.

E di certo così fu, per un periodo. Voglio condividere con voi, come al solito, uno dei momenti più intensi dei quel percorso. E partirei proprio dall'inizio, se non vi spiace. C'eravamo conosciuti su msn, in realtà mi ero ritrovato il suo contatto nell'elenco, senza ricollegare quel freddo indirizzo di posta elettronica ad un volto, ad una persona. Ci siamo dati appuntamento di pomeriggio, a Torre del Lago, per un aperitivo mangiante, tranquillo.

Ricordo che gli portai un piccolo pensierino: una rosa di peluche, di quelle che puoi tenere sulla scrivania come fermacarte, e magari pensare a chi te l'ha regalata mentre studi... Ah, sono sempre stato un inguaribile romanticone, non c'è niente da fare!

Abbiamo preso un drink al Priscilla, sotto la mega palma al neon, che da sempre indica a tutti gli omosessuali che sono finalmente arrivati a casa, dopo aver traversato quel lunghissimo Viale Europa ed essersi sottoposti agli sguardi inquisitori di tutti i clienti rigorosamente-etero dei ristoranti e dei bar rigorosamente-etero del lungomare.

Dopo l'aperitivo, l'ho portato in spiaggia, il nostro Luca (eh, sì, si chiamava come me!). Era l'inizio dell'inverno, cominciava a fare freschino, nonostante il clima temperato della costa Versiliese. Ci siamo seduti su un pedalò tratto in salvo sulla spiaggia dal mare agitato, e abbiamo assistito al primo spettacolo più bello che la Dea Natura possa offrire agli umani: il tramonto. Abbracciati l'uno all'altro, tremanti di freddo... Col sole che lentamente ci salutava, per sparire nel buio del mare.

Ci siamo frequentati per un po' da quel giorno, pensate che ogni sera ci sentivamo al telefono e io diligentemente, da buon innamorato, provvedevo a raccogliere i baci che ci scambiavamo e a conservarli in un apposito salvadanaio che Luca mi aveva regalato per lo scopo... Che dolci che eravamo!

La storia è finita dopo qualche mese, quando mi sono accorto che la sola dolcezza forse non mi bastava e la differenza di età cominciava a diventare un piccolo grande problema. Avevo bisogno di un uomo adulto al mio fianco, qualcuno che mi desse sicurezze, una spalla su cui piangere, quando avessi smesso di essere io il più forte della coppia.

Friday, November 24, 2006

Voglia di Pride!



Quando si comincia, c'è poco da fare: bisogna andare fino in fondo. E allora, dopo aver fatto il nostro trionfale ingresso nei locali trendy della Versilia ed aver partecipato entusiasti al nostro primo Mardì Gras, mi sono detto - "Perché non andiamo per una volta a vedere anche questa grande festa del Gay Pride Nazionale?"

Per come se ne parlava al Tg4, ogni anno, era un trionfo di tutte le perversioni possibil ed immaginabili, un momento in cui tutta la città assisteva impotente ad una invasione di bestie non meglio catalogate che sfidavano il comune senso del pudore ed offendevano la sensibilità già troppo delicata dei catto-bigotti. Beh, certo, direte voi, il Tg4 non è mica un telegiornale: è più alla stregua di Verissimo o di riviste come Novella 2000. Però non nego che mi facevo ancora abbastanza condizionare dalle stronzate che sentivo in televisione. Perché ancora non sapevo, non avevo vissuto sulla mia pelle. E quindi non ero in grado di dare un giudizio razionale.

Quell'anno il Pride era organizzato a Grosseto. Quale momento e quale occasione migliore di questa per prendervi parte! Praticamente me lo facevano sotto casa!!! Quel sabato, mi libero da tutti gli impegni, mi ristrutturo un pochino, come per tutte le mie comparse in pubblico (ho una certa immagine da mantenere) e parto per Grosseto.

Tralascerò di raccontare qui tutto tutto quello che successe su quel treno: questo dev'essere un racconto, non la telecronaca della mia vita, minuto per minuto... E un racconto può permettersi il lusso di dribblare taluni particolari... Limitiamoci soltanto a dire che il Gay Pride, in realtà, quel giorno era già cominciato, in tutti gli scomparti dei vagoni di quel treno per Grosseto...

Fatto sta che conobbi un po' di persone, in compagnia delle quali rimasi per il resto della giornata a Grosseto (con mio grande stupore, perché davvero non immaginavo potesse essere così semplice tromb***are con un perfetto sconosciuto: stavo per scoprire fino in fondo il livello della mia troiaggine, rimasto fino ad allora latente). Cercammo il punto di concentramento previsto per l'inizio della sfilata, cartina di Google Earth alla mano, come sempre.

La sfilata fu un grande divertimento! C'erano persino i carri del Mamamia e degli altri locali friendly della Versilia, c'era Regina coi suoi vestiti chiccosissimi; e con mia grande sorpresa c'erano, oltre alle delegazioni delle associazioni gay, lesbiche e trans di tutta Italia, anche un fottío di turisti e di ospiti stranieri... Cominciando a sfatare i falsi miti che la televisione aveva contribuito a creare intorno a manifestazioni simili e, più in generale, intorno a tutto l'universo omosessuale, stavo ora toccando con mano una delle caratteristiche (di quelle vere, però, stavolta) del movimento omosex: la sua intrinseca natura globale, internazionalizzata.

Sarà forse perché tutti gli individui che appartengono a minoranze esibiscono un forte istinto a fare gruppo, a sostenersi reciprocamente. Sarà che questo è particolarmente vero quando si è anche vittime di umiliazioni, soprusi e discriminazioni. Fatto sta che esiste un unico movimento gay, che non ha barriere di colore, di cultura, non ha confini nazionali. E' solo spezzettato in tanti gruppetti autonomi locali, che però, quando serve, sono pronti a farsi un tutt'uno, per emergere dalla quasi totale invisibilità.

Finita la festa della sfilata, coi suoi coloratissimi partecipanti, si sono aperti i dibattiti pubblici, e la vendita dei gadgets del Pride. Niente (o molto poco, diciamo la verità) di quello che certe persone credono tuttora debba avvenire ad un Gay Pride è accaduto di fatto, in quell`occasione, né in tutti gli altri Pride cui ho avuto l'onore di partecipare, in seguito. Evidentemente c´è qualche bugiardino lí fuori, insieme a voi che leggete...

I Gay Pride, come il Friendly Versilia Mardì Gras, sono diventati, da quel momento in poi, appuntamenti a cui non posso più mancare, per nessuna ragione al mondo. Sono un po' come le feste comandate: che palle, ogni volta che stanno per avvicinarsi, ma poi quando sono arrivate, è sempre, inevitabilmente, una grande festa. E scandiscono un po' la vita di ogni bravo omosessuale praticante. Se non vuoi andare all'Inferno, non perdere un Pride e renditi visibile, giorno dopo giorno. Questo è il Comandamento :-).

In realtà il primo Pride non è stato in sé nulla di straordinario (a parte il viaggio di andata/ritorno e la compagnia un po' particolare...). Ma quello di Roma, oh mamma! Roma, la città eterna; Roma la città imperiale, la città del Colosseo, del Fori; la città che ogni pietruzza è un millennio di storia da scoprire...

Roma è la mia città. Non potrei mai attraversare via dei Fori Imperiali e arrivare al Colosseo senza scoppiare in lacrime per quel tripudio di bellezza e fascino che certi monumenti evocano. Quindi, immaginate un po' voi cosa dev'essere stato sfilare e veder sfilare in arcobaleno questo serpentone di ragazzi sotto le mura del Colosseo. Uno spettacolo indimenticabile. E poi le feste al Muccassassina, la calorosità proverbiale de' romanacci de' Roma...

Un'altra X nell´elenco delle cose da fare assolutamente prima di morire.

Tempo di bilanci



Il 2005. L'anno delle grandi maturazioni e delle profonde prese di coscienza... E' stato l'anno di Giacomino, che se n'è andato con la stessa disinvoltura e noncuranza con cui era arrivato. L'anno delle piccole grandi avventure. Sì, quelle che ti restano nel cuore per la loro semplicità, per la loro spontaneità.

Il 2005 è l'anno che ha visto lo tzunami dei PaCS, delle unioni civili. Dal matrimonio sobrio e non per questo meno comunicativo e monopolizzante della Elton John alle progressive conquiste delle comunità GLBTQ in Spagna e Inghilterra. L'anno in cui più di ogni altro le questioni sociali relative ai patti civili di solidarietà hanno trovato spazio e attenzione.

L'anno dei mille matrimon gay spagnoli in pochi mesi; delle adozioni alle coppie omo, persino dei veglioni gay in pieno centro, accanto alla stanza del vescovo... L'anno dell'istituzione dei registri delle unioni civili a roma sotto il culo di Natzinger. L'anno in cui un certo vecchio modo di vedere le cose e il mondo comincia a vacillare dalle basi; che ha dimostrato che certi atteggiamenti non sono graditi più come una volta, per buona pace di taluni.

Il 2005 è l'anno di Zapatero, delle Reinas spagnole, del coraggio di rompere con la tradizione per trovare nuove strade, per avere il coraggio di battere nuovi percorsi. Per accorgersi che, come diceva Angioletto, si può essere più forti, si può raggiungere un migliore equilibrio se si impara a vedere come normale ciò che normale già è, ma ad altri non sembra.

L'anno dei nuovi equilibri, delle uscite allo scoperto. Nel 2005 ho detto ai miei amici che sono gay: spettacolo! Per poco alcuni non mi morivano sul momento... Ahahah
Li avevo invitati tutti a casa di un'amica, con la scusa che si doveva parlare di un fatto importante. Quando siamo arrivati tutti, ho chiesto un po' di silenzio e ho detto "Ragazzi, sono gay".

Così, senza tanti giri di parole. La pura e semplice realtà. Probabilmente avrei dovuto predisporre un paio di ambulanze fuori casa, per qualunque evenienza... Ahahah Ma, a parte l'embarassment iniziale, poi la situazione si è distesa col tempo. Per alcuni basta non parlarne, e quindi non esiste; ma con gli amici veri, i più affezionati... Ah, quanto tempo perso! Se mi guardo indietro, dico: "Perché non l'ho fatto prima!". La libertà e la disinvoltura che si raggiunge una volta fatto coming out non te le ripaga nessuno, se rimani con la paura che qualcuno lo sappia, che qualcono lo scopra...

Ma perché nascondersi? Per chi? La parola chiave è visibilità! Io esisto e sono gay. E se qualcuno non va bene, pazienza, mi spiace per lui. Ora abbiamo raggiunto un tale livello di confidenza, che si parla dei miei ex, delle mie avventure, persino i miei dildi giocattolo sono oggetto di chiacchierate tra amici!

Un giorno, quando ancora stavo con Giacomino, siamo andati a cenare insieme in una delle pizzerie napoletane più caratteristiche di Pisa. Immaginate: tavolo per due al centro della sala, noi due che ceniamo guardandoci negli occhi e accarezzandoci, tenendoci per mano sul tavolo, mentre tutt'intorno la gente prosegue con le sue vite parallele alla nostra. Un po' di scandalo iniziale, qualche commentino in sottofondo; poi come sempre ci se ne dimentica, tutto torna tranquillo e si continua a mangiare...

Ho sempre adorato dare scandalo! Che esibizionista che sono! Comunque, il fatto che volevo raccontare è successo all'uscita dalla pizzeria. Terminiamo la cena, paghiamo, usciamo. Per strada, facciamo una passeggiata verso il centro, e prendo Giacomino per mano. Per me è stato un fatto assolutamente spontaneo, quasi istintivo. Neppure mi ero soffermato a riflettere sul significato che quel gesto potesse avere per gli altri, per la gente intorno a noi.

Giacomo mi guarda negli occhi e mi dice: "E' sempre stato il mio sogno..." - con quegli occhioni da cucciolotto che ora non brillano più per me. Io chiedo, stupito: "Cosa? Mangiare la vera pizza napoletana?" - "No" - risponde lui - "Passeggiare mano nella mano col ragazzo che amo".

Ho sentito un brivido lungo la schiena. Come si possa arrivare a 20 anni senza aver mai preso per mano, per strada, il proprio ragazzo, è per me un mistero che non comprenderò mai. Perché ci nascondiamo? Perché priviamo noi stessi, e volontariamente per giunta, di gesti così semplici, di un'affettività così spontanea e naturale, così... innocente.

La vita è davvero troppo breve per farsi problemi di ciò che pensa la gente.