Citatio diei
Ecco un pensiero profondissimo di un grande bastardo, uno scrittore controverso, dalla vita sregolata e sconquassata... l'Esteta per definizione: Oscar Wilde.

Quanto sono fortunati gli attori!
Sta ad essi scegliere se vogliono aver parte nella tragedia, o nella commedia,
se vogliono soffrire o godere, ridere o spargere lacrime;
non così nella vita vissuta.

La maggior parte degli uomini e delle donne sono costretti a recitare parti,
per le quali non hanno alcuna inclinazione.
Il mondo è un palcoscenico, ma le parti vi sono male distribuite.

L'uomo è tanto meno se stesso quanto più parla in persona propria;
dategli un maschera e vi dirà la verità.

Oscar Wilde - Aforismi

Friend Test
Ricordo, a chi ancora non lo avesse fatto (bastardi!!!), che e' di vitale importanza per la vostra sopravvivenza fisica, psichica e morale, compilare il mio magnificissimo
FrocioNotizie
Sunday, December 24, 2006

3, 2, 1... Auguri!!!



Ciao, brutti cazzoni! Questa è la tradizionale letterina di Natale/Fine anno, per voi poveri disgraziati che state a casa soli soletti e non sapete cosa fare.

E' la vigilia di Natale, mi sono alzato 5 minuti fa e sono ancora in pigiama: ma si sa, ti accorgi di essere nel XXI secolo quando accendi il computer prima ancora di scendere a fare colazione! In background, ho Absolutely Fabulous delle Queentastic, così mi ricordo del casino fatto con loro, venute direttamente dalla Finlandia per conoscere il popolo del Mama. E magari mentre scrivo, mi faccio anche qualche ballettino, a mo' di stretching, tanto per svegliare il cervello...

Siamo in mezzo alle montagne innevate, a -20 grandi, stile Polo Nord: almeno la ventolina del mio portatile non si lamenta, unica in tutta la casa a non lamentare il freddo. Viene male ballare Absolutely Fabulous appiccicati al termosifone...

Adesso, ad occhio e croce, dovrei fare un riassuntino di tutto quello che è successo nei 12 mesi trascorsi, giusto? Com'è ormai nella tradizione plurimillenaria di questa letterina di fine anno. Tanto per far vedere a voi poveri etero repressi che leggete questo blog cosa tutto vi siete persi, cosa vi siete lasciati scivolare addosso senza accorgervene. Ok, vi aprirò gli occhi sì, non temete; vi illuminerò, dando ancora una volta, in modo magistrale evero, una pennellata di vernice arcigaia (che fa molto cool-fashion-glamour) sul mondo grigio e appassito.

La gente normale in questi casi si fa una piccola scaletta, giusto per non dimenticarsi niente. Ma io non posso, non sono mica normale! Quindi, si scrive di impulso, e quello che viene viene. (Speriamo, in ogni caso, che sia molto, abbondante e tanto caldo).

Io comincerei dallo sport, tanto per levarsi il dente e fare felici i Calciomani tra voi, quelli che amano talmente tanto lo sport da stare spaparanzati sul divano con una birra in mano e l'altra immersa nella ciotola dei Pop-Corn, fissi al televisore durante le partite! Quest'anno abbiamo vinto i Mondiali, come ricorderete. Ma io, più che soffermarmi sulle partite, sulla testata di Zidane, sul gioco e bla bla bla, vorrei parlare del post-vittoria. Eh già, proprio della festa in strada, ragazzi!

Ché si sa, gli appassionati di calcio spesso (non sempre, badate! e infatti voi siete la controprova), però spesso hanno anche un bel fisichino atletico, come certi soggettoni che sono spuntati quella sera in strada: magliette bagnate, toraci nudi e tanta tanta birra e voglia di divertirsi... Peccato non fosse esattamente l'ambiente naturale dell'Homo-sexual Sapiens Sapiens.

Tanto per rispolverare le vecchie foto del mio portatile, e a riprova della varietà di specie animali che vi potrebbe capitare di incontrare per strada durante certi eventi, guardate un po' qua che fisici atletici ho trovato!!! Vi ricordate questa foto? Ahahahahah, stendiamo un velo pietoso e passiamo oltre, finché siamo in tempo...

Il 2006 è stato l'anno che mi ha visto in trasferta a Bertinoro, in quel luogo di tristezza e di solitudine, abbandonato in mezzo alle montagne, alla neve, tanto in alto che dal centro della Romagna, se guardavi bene bene, potevi intravvedere persino gli stabilimenti balneari di Riccione! Un freddo che forse neppure al Polo...

Isolati dal resto del mondo conosciuto, rinchiusi in una specie di convento, adibito a Hotel per le conferenze ed i meeting di altissimo livello che si svolgono quotidianamente nel centro di Bertinoro; eravamo un po' come in un collegio elitario, quasi completamente maschile (e voi potete immaginare quanto io sia sensibile già alla sola idea di un collegio maschile...). Però gli informatici, ed in particolar modo quelli che frequentano certi luoghi di perdizione come Bertinoro, in pieno inverno per giunta, non sono il massimo in fatto di cura personale e capacità di conversazione... Diciamola tutta, sono un po' Nerd, proprio come voi che leggete queste righe!

Nonostante questa valutazione d'insieme, devo dire che ho conosciuto ben più di qualche personaggino friendly, in quell'occasione; e l'ambientazione da convento, molto stile Il Nome della Rosa, dove potevi immaginarti da un momento all'altro di incontrare qualche monaco sgozzato o qualche fantasma tra le mura del castello; l'idea di essere esclusi dal resto del mondo e pressocchè lontani da qualunque forma di civiltà ha contribuito enormemente a creare ambientazioni e scenari davvero molto, molto particolari.

Per non parlare poi dei pranzi, delle piadine, che all'ultimo giorno ci sono letteralmente uscite dalle orecchie... Tutte ottime specialità del luogo; ottime come del resto lo è stato il vino offerto dalla casa, nostro più grande amico e complice, in quelle lunghe nottate insonni, prima delle lezioni delle 8 del mattino... Insomma, chi vuole intendere intenda...

A parte le mie personali disavventure di Bertinoro, molti di voi ricorderanno le ben altre disavventure del nostro Primo Maggio: uno dei più... come dire? dei più... Boh, forse Marco può trovare un aggettivo che sia adatto... Nel miraviglioso contesto della Fortezza da Basso di Firenze, la Fiera dell'Artigianato ci ha dato il suo saluto caloroso, aprendo sulle nostre vite anche una originale parentesi orientaleggiante... Ahahaha

Ma ragazzi! Non è Natale nè Fine dell'Anno se non si butta un po' di merda sulle cazzate della Santissima Sede Vaticana! :-) Quest'anno davvero c'è l'imbarazzo della scelta. C'è stato Ratzingher che ha detto "La Chiesa non si occupa di politica. La mia visita in Turchia sarà una visita pastorale" e dopo qualche minuto, Natzingher: "Sono favorevole all'ingresso della Turchia in Europa". Ancora, Ratzingher: "Sì al dialogo interreligioso". E qualche giorno prima, Natzingher: "L'Islam non ha apportato nessun progresso civile. Maometto non dice niente di nuovo nel suo libro".

Pillole di saccezza, come diceva un mito della televisione da Big Brother. Forse Ratzingher ha un alter-ego, forse soffre di una sindrone di sdoppiamento della personalità, chissà...

Ratzingher: "Loro credono che la nostra religione giustifichi l'uso della violenza e che si sia diffusa con il ricorso alle armi". Non sapevo fossero stati gli islamici a bruciare streghe e omosessuali, a inventare la Santa Inquisizione ed il termine Guerra Santa... Non si smette mai di imparare, proprio vero!

C'è un Papa contestato a Roma, dove durante l'Angelus dell'Immacolata, sono volati volantini dalle finestre con su scritto "Pastore Tedesco, lasciaci in PaCS!". Grandioso! Il Papa estraneo persino in casa sua!

Il 2006 è stato l'anno dell'Amore Debole, ovvero quello che sancisce tutte le relazioni tra omosessuali. Abbiamo imparato che esiste un Amore Forte, un Amore Puro, che si incastona nel Progetto Divino, trova attuazione nel Sacro Vincolo del Matrimonio e si concretizza con la Santa Riproduzione di nuovi fedeli adepti al Cattolicesimo.

E poi c'è L'Amore Debole, il figlio inetto e indesiderato, la spina nel fianco del Progetto Divino; è l'Amore Confuso, Disordinato nel cui nome si muovono i cuori di noi omosessuali. Per noi rimane solo la compassione del Buon Cristiano, la stessa che si deve ai malati terminali o ai sieropositivi. Tanta compassione e pietas, nel senso latino della parola; ma nessuna tolleranza verso questo stile di vita Intrinsecamente Disordinato. Perchè tra due omosessuali non si può trovare quella Complementarietà Fisica che tanto piace al Progetto Divino; e dall'assenza di questa Complementarietà Fisica scaturisca inevitabilmente la mancanza di Complementarietà Affettiva.

Che grandi riflessioni, e di quale profondità umana, poi! Quali interessanti spunti di approfondimento filosofico ci ha regalato quest'anno! Una cosa è certa: in Vaticano la fumano pesante...

Per fortuna, esiste almeno una persona in Parlamento che una voce controcorrente riesce ancora ad innalzarla; Grillini, riferendo alla Camera: "La libertà delle persone decide della durata di una relazione [...] Contrapporre coppie di fatto e coppie coniugate è del tutto improprio". Strano che un frocetto sia l'unica persona che usa ancora il cervello, e non il cazzo o la croce, per ragionare in Parlamento.

Il concetto è elementare, basilare: essere non riconosciuti, emarginati, spesso vittime di discriminazioni etc., produce una trasformazione nell'animo di tutti coloro che vivono una condizione simile; una trasformazione tale da far sfumare nel nulla qualunque progetto di vita a lungo termine.

E' come aver imposto un contratto a progetto all'amore omosessuale. Dopo sei mesi, scade. E torni a casa. Come si pretende, allora, di andare a criticare certi ambienti omosessuali per il loro libertinaggio, a dire che tutte le relazioni omo sono precarie e con questo giustificare diciture e classificazioni (stile l'Amore Debole, di cui sopra) se è proprio una (certa parte della) società che esprime la politica intenzione di relegare queste realtà ad uno stato di subordinazione, quasi a volerle cancellare del tutto?

Per contro, nel 2006 il Parlamento ha approvato il DDL contro la violenza ai gay, che estende la legge Merlin anche alle minoranze di orientamento sessuale. Per contro, nel 2006 il Parlamento ha approvato il DDL per il Diritto d'Asilo Politico agli omosessuali perseguitati nel loro paese d'origine, dove ancora esistono non solo leggi discriminatorie, ma che giustificano per giunta atti violenti e condanne altrettanto atroci verso le minoranze sessuali.

Piccoli, piccolissimi, timidi passi avanti, fatti in barba a Natzingher; ma tuttavia importanti, per accendere ancora di più un dibattito che è importante, non solo per i frocetti. Poi, si sa, in Italia tutti hanno diritto di parola; non si nega a nessuno, neppure a Calderoli, che sul DDL per l'Asilo Politico agli omosessuali ha sentenziato: "Ora importeremo finocchi". Io stimo molto Calderoli, non foss'altro per la faccia tosta ed il coraggio che in questi hanni ha conservato nel dire stronzate a tutto spiano, sapendo di dirle. Non è mica da tutti, sapete.

Oggi, di questi santissimi giorni, ci sono stati i funerali laici di Welby. Quanti di voi, di fronte all'annuncio della morte di quest'uomo, hanno esclamato, magari tra sè e sè: "Finalmente!". Finalmente, Dio ha avuto davvero pietà di quella vita. Finalmente ha smesso di soffrire.

Tra quotidiani, telegiornali e speciali chi non ha ascoltato le parole tratte dal suo diario privato? Quando, più di venti anni fa, scriveva di non volersi sottoporre a tracheotomie, di non voler accettare la respirazione forzata, di voler abbandonare questa vita, quando ancora era in grado di correre e cacciare col padre?

La Sclerosi Laterale Amiotrofica è una malattia perfida: non riesco neppure ad immaginare come sia vedere il proprio corpo fermarsi e morire, pezzo dopo pezzo, finendo immobile, schiacciato su un letto, mentre si è totalmente coscienti di quello che sta accadendo. E non riesco neppure ad immaginare come dev'essere convivere per venti anni con questo stato di cose. Venti anni, porca miseria, mica un giorno! Venti anni a vedersi morire dall'esterno... A vedere la prigione del corpo, come la chiamava lui, disfarsi e svanire inerme. E' pura follia rimanere savi (It takes a fool to remain sane...)

La Repubblica titolava: "Applausi e preghiere per Welby. Suonano le campane - la folla: "Vergogna"". Sì, vergogna! Vergogna! Perchè non c'avete capito proprio un cazzo! Perchè è facile parlare di dignità della vita, quando a morire lentamente, col contagocce, non siamo noi, ma gli altri. Quando la morte la vedi in faccia per venti anni, e ancora non riesci ad abbracciarla! Mai come oggi la Chiesa è lontana anni luce dal sentire collettivo. Auguri, Welby. Che tu possa finalmente trovare la tua pace.

C'è chi desidera morire con tutto il suo essere, e chi invece vorrebbe vivere, vivere, vivere a testa alta, ed è invece continuamente mortificato, aggredito, colpito, per la forza e l'energia di cui si fa portavoce. Quest'anno è stato l'anno delle aggressioni ai gay. Mai come la scorsa estate, da che io ricordi, si sono sentite talmente tante storie di gente aggredita o violentata.

Torre del Lago è diventata un po' meno sicura, per la comunità omosessuale. Ricordo come fosse ieri, quella sera: ero arrivato un po' prima, sulla marina di Torre del Lago. Era inizio stagione, una delle prime aperture del Mama. Poco prima delle 11, un gruppetto di gente esce dalla pineta correndo, portando in spalla un uomo che si accascia poco dopo nel bagagliaio della sua auto, la testa sanguinante.

Dopo mezz'ora buona, sirene, ambulanze, volanti della polizia. Regina tenta di rassicurare la gente dal palco; l'inizio della serata è ritardato, per permettere di capire cosa sia successo. Una coppia di omosessuali, che passeggiava riva al mare al MamaBeach è stata aggredita a badilate da un ragazzo, poi scappato nella pineta.

Gli agenti della polizia stanno setacciando la zona con torce e manganelli: dopo poco, escono dal buio, portando il ragazzo in manette, in mezzo al disprezzo ed agli occhi pieni di rammarico delle migliaia di omosessuali che ormai, a notte fonda, riempiono la marina di Torre. Lui cammina a testa alta, scortato dagli agenti, fiero di aver dato a quel frocio ciò che meritava.

Violenza, violenza, violenza. Non si contano i casi di ragazze lesbo violentate nella pineta; strupri, offese e ancora violenza. Il 2006 è stato l'anno delle manifestazioni di solidarietà, delle sfilate per difendere i diritti delle comunità omosessuali contro i soprusi e le aggressioni. Pisa, Brescia, Bologna: ovunque l'Arcigay si è mobilitata. Un 2006 di sangue e di odio.

Ma la violenza non è solo quella fisica: c'è chi, nella storia dell'Italia Repubblicana, sarà ricordata per le vicende dei Cessi in Parlamento e chi per frasi già ormai celeberrime, entrate prepotentemente nell'immaginario collettivo. Chi non ricorda "Meglio fascista che frocio!". Un inno alla stupidità, alla volgarità.

Qualche volta, ancora oggi, a distanza di mesi, mi capita spesso di rivedere il video di quell'evento su YouTube. Mi diverte. Si tratta di una così plateale caduta di stile, di una manifestazione così accorata di maleducazione e volgarità, che mi diverte molto. Davvero. E' stato un vero e proprio tormentone; sono spuntate persino le magliette "Meglio frocio che fascista", di un noto stilista italiano... Presentate persino come gadgets al Friendly Versilia Mardì Gras di quest'estate.

Una frase celebre. C'è chi sarà ricordato dalle generazioni future per le grandi opere, per gli aforismi, per la cultura, per le conquiste della scienza; e c'è chi sarà ricordata per gli scandali dei cessi e per i "Meglio fascista che frocio". Faber est suae quisque fortunae.

Non tutto è andato così storto, però. Il Pride 2006 si è aperto all'insegna di eventi, manifestazioni e conferenze che hanno impegnato la città di Torino per diversi mesi, per poi sfociare in quel meraviglioso serpentone colorato che è la sfilata conclusiva di Giugno. Ed il patrocinio della città di Torino è stato così forte e così convinto, una vera e propria scelta di campo, che in tutta la campagna pubblicitaria non si è mai parlato di Gay Pride: invece, proprio a sottolineare quanto Torino fosse compartecipe della manifestazione, è stata ribattezzata TorinoPride.

Il prossimo è previsto forse a Catania, forse a Bologna, forse Milano... Ogni città, come tutti gli anni, fa a gara per accapparrarsi il titolo di ospite del Pride Nazionale. Staremo a vedere dove ci porterà l'anno nuovo e quale città sarà eletta come quella che più ha bisogno di una manifestazione plateale, per tentare di riportare in primo piano i problemi di visibilità della comunità omosex.

Mi sa che siamo proprio giunti alla conclusione, boys. Ho volutamente glissato sui disastri amorosi che questo 2006 ha portato con sè; e speriamo che se li riporti via, allo scadere della mezzanotte del 31 Dicembre. Alla stabilità economica guadagnata col sangue in questo anno che volge al termine, purtroppo, si è associata una enorme instabilità affettiva.

Ma del resto, mica si può avere tutto subito dalla vita. Un regalo all'anno basta: nel 2006, stabilità economica, un lavoro nuovo, nuove sicurezze; nel 2007, forse è tempo di un nuovo Amore? Chissà...

Amici, colleghi, compagni. Tantissimi auguri di un felice Natale e di un meraviglioso Anno Nuovo!!!

2 comments:

Anonymous said...

Faaaaaaaaack!!!!! Cazzo coi miei alle spalle ho dato una veloce scorsa alla pagina e ho visto: DUE FOTO MIE, una di CALDEROLI e un palco di torre del lago.... è stato un leggero colpo se permetti! ah a proposito happy new FAAAAAAACKLY year!

Lukino1981 said...

Ehehehe! Benvenuto nel mondo della Gay Friendness!