Citatio diei
Ecco un pensiero profondissimo di un grande bastardo, uno scrittore controverso, dalla vita sregolata e sconquassata... l'Esteta per definizione: Oscar Wilde.

Quanto sono fortunati gli attori!
Sta ad essi scegliere se vogliono aver parte nella tragedia, o nella commedia,
se vogliono soffrire o godere, ridere o spargere lacrime;
non così nella vita vissuta.

La maggior parte degli uomini e delle donne sono costretti a recitare parti,
per le quali non hanno alcuna inclinazione.
Il mondo è un palcoscenico, ma le parti vi sono male distribuite.

L'uomo è tanto meno se stesso quanto più parla in persona propria;
dategli un maschera e vi dirà la verità.

Oscar Wilde - Aforismi

Friend Test
Ricordo, a chi ancora non lo avesse fatto (bastardi!!!), che e' di vitale importanza per la vostra sopravvivenza fisica, psichica e morale, compilare il mio magnificissimo
FrocioNotizie
Wednesday, August 27, 2008

Un Coelho Pisano



Ieri ero a fare la solita spesa alla Coop, prima di pranzo. Perchè la Coop sei tu! Che culo! Dopo aver acquistato neppure 5 cosette, mi metto in fila alla cassa, in quella più corta, che sembrerebbe la più veloce.

Avevo fatto la spesa in neppure 10 minuti, chè in questi giorni sono al settimo cielo per motivi che forse più il là vi racconterò (ormai sono scaramantico, perchè se lo racconto troppo presto, poi finisce male nel giro di pochi giorni, è scientificamente provato!).

Alla cassa ero già in fila da mezz'ora, invece. Quand'è che alla Coop, che sono io, capiranno che serve almeno una cassa x gli acquisti veloci? Che se devo solo comprare il pane non posso stare dietro a 1000 carellonni pieni di roba con gente che fa la spesa per tutto il mese???

Dietro di me c'era un anziano signore, contrariato almeno quanto me. Alla cassa a fianco alla nostra, chiusa, un signore stava armeggiando con la sua valigia piena di pezzi elettronici. L'anziano signore, allora, gli si avvicina sospettoso, pensando che magari stesse per aprire un'altra cassa...

Io gli faccio: "Eh, è un tecnico che la sta riparando, non un cassiere, purtroppo. :-)". E l'anziano signore, a questo punto, mi fa un discorsetto che più o meno è suonato così:


Ah, sì. E' vero. Ma sa... non era tanto per me.
Io quando ho finito di fare la spesa qui e torno a casa, poi? Non ho mica altro da fare!
Siete voi giovani che dovete impiegare il vostro tempo nel modo migliore!

Durante il giorno, crediamo sempre di avere un sacco di tempo a disposizione.
Ma è nella vita che il tempo non basta mai!



Mi ha congelato... Ho incontrato il Coelho pisano alla Coop... :-))

Friday, August 8, 2008

Last Day With Swedish Sins



L'ultimo giorno, la pioggia ha salutato la fine della nostra avventura nelle terre del nord. Una pioggia intensa, che ci ha costretti a rimanere tappati in albergo, prima, e dentro il Kulturhuset, nel pomeriggio.

In compenso, abbiamo avuto tutto il tempo di visitare ogni centimetro quadrato delle esposizioni dentro il Parazzo della Cultura. Ci siamo inoltre dedicati alla rassegna stampa dei quotidiani locali a più alta tiratura, cercando e trovando, senza neppure troppo sforzo, i servizi dedicati all'Europride appena conclusosi.

Tutte le principali testate parlavano dell'evento, dandone ampia copertura, se non in prima pagina, comunque nei servizi iniziali. Tutti completavano gli speciali con bellissime foto della sfilata e degli eventi correlati, ritraendo coppie gay che si baciavano piuttosto che biondissimi papà omosessuali con i loro passeggini al seguito. Solo per un quotidiano, la foto delle drag queen la faceva da padrone... Che differenza e che distanza rispetto all'Italia! E quale amarezza, nel confronto tra le due realtà!

Con un senso sconfinato di delusione, non si sa bene se per tutto quello che qui esiste o per tutto quello che a noi ancora manca, facciamo rientro in albergo, per sistemare i nostri bagagli per l'indomani.

In serata, un'ultima fuggitiva uscita verso Sergelstoget (/Serghetòrieth/), che di notte, illuminata, possiede una ineguagliabile carica di poesia... Gli ultimi scatti rubati al limpido cielo nordico e poi tutti a nanna...

Il mattino della partenza, ci aspettano altri 80 minuti di viaggio verso Stockholm Skavsta; questa volta, però, con la luce del mattino, possiamo goderci il tragitto ed osservare ammirati il verde e le foreste che assediano la periferia della capitale: conifere dappertutto, laghi, acque limpidissime, piccole baite in legno immerse nel paradiso terrestre... Natura incontaminata, un ecosistema in perfetto stato, nonostante la presenza dell'uomo... Ancora una volta, proviamo un senso di desolata ammirazione per un tale livello di civiltà!

All'eroporto, ovviamente, incontriamo solo italiani! Un coppietta di ragazze pugliesi, che con la scusa di farsi aiutare con la lingua ed il check-in, in realtà ci provano: le stronchiamo immediatamente, appena confessiamo la ragione principale della nostra visita in Svezia!

Poi un gruppetto di ragazzi, che riconoscono il mio laccetto targato Mamamia! Toscani, assidui requentatori del Mama, a Stoccolma per l'Europride anche loro!!! Prima o poi li rincontreremo a Torre del Lago!!! :-)

Il volo di ritorno è un interminabile richiamare alla memoria i momenti di questa vacanza indimenticabile, immersi nella vera civiltà. Sfogliando il periodico della Ryanair, trovi un ampio speciale su Stoccolma e la settimana dell'Europride, consigliato come periodo ottimale per visitare la città!!!

Beh, se non altro ci siamo consolati con l'aiuto pilota del nostro volo, Riccardo... che era davvero un bel tocco di gnocco mediterraneo!!! :-)

Potete trovare il servizio fotografico di questo indimenticabile Europride 2008 nella mia galleria online.

Un Giro In T-Bana



Sopraffatti da tanta apertura mentale degli svedesi, il giorno post-pride lo abbiamo trascorso vagabondando come zombie, increduli, per la città. Siamo tornati a Gamla Stan, chè un giorno non basta per completarne il giro turistico. Abbiamo visitato un altro evergreen del turismo svedese: Mårten Trotzigs Gränd (/Morten Trodzis Grend/), la stradina più stretta della città, larga neppure 90 cm! Ed ovviamente affollatissima di gente, tutti intenti a farsi la foto nella tipica postura di chi cerca di allargarne le pareti!

Proseguendo verso sud, abbiamo scorto le enormi scogliere di Södermalm, ai piedi delle quali spiccano due barconi tutti addobbati e dall'aspetto inequivocabile, attraccati al porticciolo: si tratta del Lady Patricia, il locale gay dalla scenografia più caratteristica e dall'ambiente più esclusivo e selezionato di Stoccolma; ed il pub dei bears scandinavi, veri e propri orsacchiotti vichinghi, dalle sembianze molto poco rassicuranti! Sull'ingresso del Lady Patricia la fanno da padrone le statue di due pirati gay! Ehehehe

Le scogliere sono dominate dalla Katarina Hissen, il poderoso ascensore di Södermalm, che vi porta dalla piazza dello Stadsmuseum fino in cima alla scogliera... Ma se non volete pagare e godervi comunque lo spettacolo mozzafiato della città dall'alto, basta accedere alla veduta panoramica usando quelle poche centinaia di scalini che vi portano comunque in cima... Comunque ci arriviate, è un visione spettacolare, dominerete tutta la città!

Rientrando in albergo, nel pomeriggio, ci siamo concessi un bel giro panoramico per la T-bana: abbiamo preso la linea blue, quella che, a detta della guida, è la più ricca di opere d'arte, sculture ed installazioni ed abbiamo girato tutte le stazioni.

Lo spettacolo che ci si è rivelato davanti agli occhi è qualcosa di unico, davvero. A cominciare dalla fermata dello Stadium, con le sue installazioni inspirate al gioco del calcio ed alla pace (è qui che in una piccola grotta, l'intera volta del soffitto è decorata con un enorme arcobaleno!!!); alla Universitet (/Universìtiet/), la più ricca ed originale in assoluto, interamente tappezzata di mosaici con le lettere di tutti gli alfabeti del mondo, con grandi pannelli che racchiudono il sapere umano: descrizioni di fenomeni naturali, dell'evoluzione delle specie, della formazione delle stelle, del sistema solare... Davvero da non perdere!

Più a sud, la Tekniska Högskolan è invece ispirata alla tecnica: fioriscono dunque ingranaggi, congegni meccanici, presse, cilindri, spirali, ingegnosi strumenti della tecnica... Fino poi a scendere alla nota Kungsträdgården (/Kungstregorden/), che abbiamo già incontrato, con il suo fiero vichingo che vi dà il benvenuto nella capitale svedese.

Potete trovare il servizio fotografico di questo indimenticabile Europride 2008 nella mia galleria online.

Pride Day!



Alle 13.00 in punto, nei giardinetti vicino il Saluhall, cominciano a sentirsi i tamburi e la fiumana di gente e carri si muove lentamente per attraversare il centro della città, in un percorso di oltre 4 kilometri che lambirà tutti i principali luoghi di attrazione turistica e culturale di Stoccolma.

Alla parata partecipa praticamente l'intera città: Stoccolma fa 1,6 milioni di abitanti, ed all'Europride ce n'erano oltre 900000 a sfilare! Ecco i risultati di una politica decennale di accoglienza, inclusione ed integrazione...

La cosa che forse più stupisce, come novità assoluta per chi è abituato a godersi solo i pride in sordina made in Italy, è il fatto che alla sfilata nordica prendano parte una quantità enorme di associazioni omosessuali, dagli studenti ai medici, agli infermieri, dai poliziotti ai militari dell'esercito... Ogni gruppo sociale manifesta l'orgoglio della propria omosessualità davanti all'intera città!

Inutile che vi descriva il successo riscosso dallo squadrone di militari gay in divisa... Roba da non credere, soprattutto perchè durante l'evento, Stoccolma si è riempita di italiani (alla sfilata, ho anche conosciuto un gruppo di lesbiche di Roma, simpaticissime con il loro striscione No-Vat anche qui!!!). E da noi, quando vedremo sfilare l'esercito ad una parata gay, ho paura che sarà solo per caricare la folla di manifestanti, non certo per mescolarsi a loro come è avvenuto a Stoccolma in questi giorni!

In Svezia esistono le unioni civili sin dagli anni '90, e soprattutto esistono leggi per l'adozione e la fecondazione in vitro. Quindi, durante la parata, potete immaginarvi il successo riscosso dal trenino arcobaleno dei genitori gay accompagnati dai rispettivi figli; un serpentone di papà omosessuali coi passeggini al seguito... Straordinario! Tanto normale da sembrare incredibile!!!

Per non parlare poi dell'altra grande attrazione di questo Pride: il gruppo degli SLM, Scandinavian Leather Men!!! Dei vichinghi in piena regola, vestiti di pelle, che si sono anche improvvisati in una danza rituale con un ragazzetto svedese che ha invaso la pista!

Il corteo senza fine, dopo aver attraversato tutta la città vecchia, si è adagiato nel cuore dell'Ecoparco di Tantolunden, ribattezzato per l'occasione Pride Park, dove la sera, in attesa del party conclusivo, c'è stato il concerto degli immancabili Alcazar e dei BWO, con la sigla ufficiale dell'Europride: The Bells of Freedom!

Ormai si è fatta sera: giusto il tempo di tornare in albergo per un risciacquo generale e poi fuori a cena! Questa sera ci sarà l'Official Closing Party dell'Europride! Abbiamo avuto la fortuna di beccare i biglietti in prevendita al Togert: sarà una festa megalitica in uno dei locali storici del divertimento scandinavo, il Berns Salonger.

Siamo a due passi dalla stazione della metro che forse più di tutte simula una vera e propria esposizione d'arte all'aperto: Kungsträdgården (/Kungstregorden/). Ci sono sculture, vichinghi ad altezza d'uomo, pitture alle pareti... ciascuno dei piani di questa enorme stazione a 100 metri di profondità dalla superficie contiene capolavori di arti visive senza eguali nelle metropolitane d'Europa.

Il Berns Salonger è un luogo di ritrovo della Stoccolma da bene, all'interno di un lussuoso albergo; ha la forma di un teatro ottocentesco, con platea e balconcini, ma senza poltrone: ogni piano è adibito a sala da ballo e sul soffitto troneggiano degli splendidi lampadari di cristallo...

L'ambiente è assolutamente ricercatissimo, con pareti divisorie di vetro, cristallo ed oro, che separano gli ambienti della disco dai privè. A metà serata, i divisori si alzano, per creare un unico ambiente adibito al ballo ed al divertimento!

La gioventù del posto si dedica in maniera maniacale al consumo di alcolici, e non è infrequente vedere figli di papà conquistare il bancone con 2 o 3 carte di credito per pagare le consumazioni!!! Qui si arriva anche a 120 corone per un martini (poco meno di 13 euro) e se devi pagare in monete, ti serve un carello di corone al seguito!!!

Al Berns, questa sera, si esibiranno sul palco un trio di cantanti, che sembra andare molto in voga a Stoccolma, vista la folla in delirio appena la drag le ha introdotte a metà serata; ed una cantante gospel, direttamente da New York!

La serata non lascia davvero alcun dubbio: si tratta del più grande avvenimento dell'anno, e, in perfetto stile svedese ed in linea con la cultura di integrazione del paese, anche questa festa ufficiale di chiusura del Gay Pride vede una buona miscela di clientela eterosessuale.

Potete trovare il servizio fotografico di questo indimenticabile Europride 2008 nella mia galleria online.

Ostermalm & SOFO



SoFo è il quartiere chic di Stoccolma, un fazzoletto rettangolare di viuzze, ricche di bar alla moda, caffè, centri commerciali, boutiques... SoFo sta per South of Folkungagatan, perchè Folkungagatan (/Folkungògotan/) delimita a nord il quartiere.

E' qui che si può ammirare il mastodontico museo Stadsmuseum, anche questo rigorosamente addobbato con le bandiere arcobaleno dell'Europride! I centri commerciali sono da queste parti delle vere e proprie città autonome, con bar, disco-pub che di notte si animano e si riempiono della bella gioventù svedese, in attesa di trasferirsi alla festa del giorno. Un giro da H&M non può certo mancare (la grif di abbigliamento generalista più in voga in Svezia)!

SoFo ospita anche uno dei gioiellini, fiore all'occhiello della città: Katarina Kyrka, la chiesa di Caterina, che sorge proprio nel teatro del sanguinoso assassinio del Ministro degli Esteri svedese Anna Lindh, del 2003. Si tratta di una delle chiesette più caratteristiche di Stoccolma e domina un grazioso cimitero immerso nel verde. La chiesa, che ospita uno spettacolare organo, ha avuto un travagliato passato, più volte distrutta da incendi e sempre ricostruita nel rispetto della scenografia originaria.

Ovunque ci si giri, Stoccolma è piena di parchi, parchetti, zone verdi... E' una città immersa nel verde, orgogliosa, a ragione, del proprio ecoparco, l'area verde metropolitana più vasta d'Europa! Dove, per altro, ha avuto luogo il concerto conclusivo dell'Europride, guarda caso!

Oggi è anche il grande giorno della parata, infatti. Alle 13.00 ci aspetta il concentramento nella zona est di Ostermalm! Per non arrivare tardi, prendiamo la T-bana fino ad Östermalmstorg e ne approfittiamo per fare uno spuntino veloce a base di salmone fresco al mercato rionale, il Saluhall. Il Saluhall di sabato mattina è un formicolare continuo di svedesi che selezionano i tranci di pesce migliore o si concedono un riposino in uno dei tanti banconi che offrono assaggi di piatti prelibati. All'ora di pranzo, è il posto ideale dove assaporare il midollo della cucina svedese!

Ma adesso in marcia, il Pride sta per cominciare!!!

Potete trovare il servizio fotografico di questo indimenticabile Europride 2008 nella mia galleria online.

Pride House



Non è raro, mentre si passeggia per i ponticcioli di Stoccolma, in questo periodo, imbattersi in gruppetti di sparuti svedesi, bianchicci, biondissimi e con gli occhi color del mare, mentre si tuffano nell'acqua pulitissima dei canali. E proprio i canali di Stoccolma sono qui un enorme motivo di vanto, per gli abitanti: nel bel mezzo della città metropolitana, puoi tranquillamente accovacciarti su un ponte e pescare squisiti salmoni... Roba da matti!

La prima serata in terra di Svezia l'abbiamo spesa al Torget (/Tòrieth/), lo storico e popolatissimo locale gay di Gamla Stan, proprio di fronte la fermata della T-bana. Giusto per cominciare ad ambientarci un pochino in mezzo ai biondazzi...

State attenti quando ordinate cocktails ai baristi: non hanno neppure idea di come si serva un white Martini... sigh... E le politiche contro il consumo di alcolici nella città sono assolutamente ferree: se ti beccano a guidare dopo aver bevuto, ti rovinano! Per questo, in tarda serata, quando ormai le feste volgono al termine, la città si popola improvvisamente di tanti taxi che corrono a destra e a manca, per riportare a casa sani e salvi i piccoli svedesini ubriachi! C'è più traffico alle 4 del mattino che non all'ora di punta!

Il nostro alberghetto è vicinissimo alla Stockholms Stadsbibliotek, la biblioteca internazionale di Stoccolma. Quasi per caso, decidiamo di farci un salto: appena entrati, si resta letteralmente senza fiato, ad osservare l'imponente architettura circolare, strabordante di libri da terra al soffitto, tutti diligentemente sistemati nella loro sezione, milioni di volumi in bella mostra... Fanno quasi impressione!

Lungo la parete fanno poi bella mostra di sé le postazioni elettroniche per il noleggio dei volumi, tutto rigorosamente automatizzato... Sembra di essere in un altro mondo!

Ma con nostra ancora più grande sorpresa, proprio all'entrata, notiamo un banco informativo sull'imponente sezione di lettaratura GLBT della biblioteca, nonchè sulla sezione per bambini, ricca di volumi dedicati agli adolescenti omosessuali che si avvicinano all'esperienza del coming out ed ai loro genitori. La bandierina arcobaleno sventola orgogliosa anche qui, a salutare i visitatori dell'Europride 2008!

Il secondo giorno del nostro viaggetto tra i vichinghi lo spendiamo in centro a Norrmalm, al Kulturhuset, il megalitico Palazzo di vetro della Cultura, che più che un palazzo è un intero isolato della città! Per l'occasione, tutto il Kulturhuset è stato dedicato all'Europride e si è trasformato in Pride House, con una scritta a caratteri cubitali sulla facciata, a dominare un enorme arcobaleno della pace! Semplicemente straordinario!!!

All'interno dell'edificio, 5 piani grondanti di cultura, mostre fotografiche, gallerie d'arte, spettacoli, un teatro e manifestazioni a tema, legati all'Europride. Proprio all'ingresso, il gruppo di volontari in tenute arancioni, felici di dare il benvenuto ad ogni nuovo visitatore dell'Europride 2008!

Nel pomeriggio, dall'attico del Kulturhuset ha avuto inizio l'inaugurazione ufficiale degli eventi dell'Europride, salutato da un pioggia senza fine di palloncini colorati dei colori dell'arcobaleno, riversati dal tetto sulla enorme piazza della Sergelstoget (/Serghetòrieth/), la famosa colonna di vetro trasparente, che di notte si illumina e rappresenta uno dei simboli della città di Stoccolma e della Svezia intera.

Adesso comincio a capire perchè gli svedesi hanno detto che il Pride di quest'anno non ha avuto eguali per adesione, visibilità e risonanza, in tutti gli ambiti istituzionali del paese.

E nel frattempo, nelle città italiane stava per arrivare l'esercito.

Potete trovare il servizio fotografico di questo indimenticabile Europride 2008 nella mia galleria online.

Gamla Stan



Ci affacciamo dal finestrino del nostro Boing Ryanair e contempliamo, ammirati, l'agglomerato di isolotti di Stoccolma, sotto di noi, tutti illuminati per la notte ormai fonda. Mentre la sorvoliamo per raggiungere la pista di atterraggio dell'aeroporto, si distingue chiaramente la parte vecchia della città, o Gamla Stan (/Gamla Stòn/), come dicono da queste parti.

L'aeroporto dove atterra il nostro volo è, come sempre accade per le rotte Ryanair, in culo al mondo. Stockholm Skavsta (/Skòsta/) è ad 80 minuti dalla città! Considerando che è già mezzanotte, e dobbiamo ancora ritirare i nostri bagagli, questo mi lascia immaginare che non arriveremo tanto presto sui nostri letti d'albergo...

Skavsta è un aeroporto formato IKEA: tutto in legno, struttura minimalista, altamente funzionale... Per fortuna, non abbiamo sorprese con i bagagli, che arrivano tutti puntuali ed in perfetto stato. Fuori, sul piazzale dell'aeroporto, ci attende la navetta della Flygbussarna (/Flegbussòrna/), il servizio di trasporto pubblico di Stoccolma: il simbolo dell'azienda è un arcobaleno, che è pure serigrafato sul lato di tutti i suoi veicoli... Quale città migliore per ospitare un Europride!!!

80 minuti di viaggio sono lunghi, ed il sonno ormai è tanto: un pisolino sulle comodissime poltrone della Flygbussarna ci scappa proprio... Tra l'altro, ogni poltrona ha la sua perfetta cintura di sicurezza, che l'autista ci invita prontamente ad allacciare: svedesi...

Arrivati finalmente allo Stockholms CityTerminalen, visto che non siamo affatto pratici della metro (non ancora: diventerà ben presto la nostra più fidata compagna di avventure, mentre vagheremo per la città), stanchi morti, decidiamo di fare beneficenza ai taxisti e ne prendiamo uno, per la modica cifra di 140 corone svedesi (poco meno di 15 euro), prezzo fisso per ogni destinazione urbana.

Dove dobbiamo andare? Il nostro albergo è il Vanadis, in Sveavägen. Pronuncio il nome della strada usando i fonemi inglesi (/Svì:vadgen/), ma l'autista assume un'espressione come se gli stessi parlando in aramaico antico. Dopo qualche minuto, senza essere riusciti a trovare un punto di incontro linguistico, glielo scrivo su un foglio, ed ecco che l'autista si illumina, pronunciando quel nome magico con una fiera sequenza di fonemi che vengono dal lontano ceppo linguistico tedesco e che già sanno di un non so che di vichingo: /Sveavòghen/. Evoca quasi i suoni delle vicine foreste di conifere...

L'albero, più che albergo è un vero e proprio ostello, con camerette striminzite, anche queste modello rigorosamente IKEA, 20 metri quadri per letti, scrivania, specchio e armadio... e c'è perfino lo spazio per un cestino della spazzatura. Il bagno in comune è il fiore all'occhiello: in fondo al corridoio (corridoio di una 30ina di stanze...), pulitissimo, con illuminazione controllata da cellule ottiche...

In realtà ci doveva essere anche un piccolo parco acquatico, a ridosso del Vanadis Lunden, una zolla di verde come ce ne sono tante anche in centro città. Ma la sfortuna ha voluto che lo stessero ricostruendo proprio in questo periodo, quindi non abbiamo potuto usufruire di questo lusso svedese. Pazienza :-)

Nonostante l'arrivo in ora tardissima, il giorno dopo, sveglia alle 8, colazione abbondante in albergo e poi di filato alla stazione della metro (che qui si chiama Tunnelbana, o T-bana): destinazione Gamla Stan, la città vecchia!

La nostra fermata della metro, a due passi dall'albergo, è la più impronunciabile di tutta la rete metropolitana: si scrive Rådmansgatan, si pronuncia /Ro:dmasgòtan/. La metro è uno spettacolo altrettanto stupefacente quanto la città in superficie: ogni fermata, ogni stazione è abbellita da una sequenza di installazioni, graffiti, murales o sculture di qualche noto artista europeo; non a caso la T-bana è stata definita la più grande mostra d'arte del mondo.

Tutto nel sottosuolo, come in superficie, è pensato per azzerare le barriere architettoniche, per disabili, non vedenti e non udenti, con una maniacalità tutta svedese: ovunque ci sia una scala mobile esiste anche un relativo ascensore; i marciapiedi della metro hanno i percorsi in rilievo per i non vedenti; tutti i cartelli sono tradotti in Braille; tutti i vagoni hanno la voce automatica che pronuncia le stazioni (fortuna per noi, anche, così almeno impariamo a pronunciarle in svedese...); ed ovviamente le porte (come i semafori) hanno un codice sonoro e luminoso associato ai vari stati (apertura, chiusura, rosso, verde...)

Una cosa particolare è che ad ogni stazione, l'autista esce dalla locomotiva ed osserva le persone salire e scendere dai vagoni, aiutato da tre monitor di sicurezza installati in testa alla fermata, sul marciapiede. Quando il viavai di gente è terminato, annuncia la partenza dal microfono del treno, si rimette al posto di comando, chiude le porte e si riparte... Siamo in Svezia, ragazzi...

La città vecchia è un gioiellino di architettura, con scorci davvero mozzafiato. Gran parte della tranquilla vita cittadina si svolge nella piazzetta del Chokladkoppen, baretto chiccoso ed alla moda, dove una sosta sulle poltroncine in vimini è un must per ogni turista.

Il primo giorno in Gamla Stan non può non prevedere anche una visita all'altro luogo di culto della città: il Palazzo Reale, con la sua pomposa cerimonia del cambio della guardia, alle 12.15. La folla di turisti e svedesi (che qui sentono molto la propria appartenenza alla nazione e sono straordinariamente attaccati ai loro simboli e tradizioni... proprio come in Italia, giusto?) comincia ad accalcarsi nelle zone delimitate, ed al tocco esatto dell'orologio della torre, comincia la banda che precede lo squadrone di guardie reali entrare nel porticato del Palazzo.

Per chi non ha mai messo piede in un monarchia, la cerimonia del cambio della guardia è davvero uno spettacolo da non perdere, con le sue formalità militari, i suoi movimenti tanto meccanici e precisi da suscitare persino ridolini divertiti nel pubblico... La cerimonia dura ben mezz'ora, ma li vale tutti!

Il giro per il centro è poi proseguito verso gli altri edifici simbolo di Stoccolma: il maestoso Riksdag, ovvero il parlamento svedese, che tra breve approverà all'unanimità la legge sui matrimoni gay, in sostituzione delle attuali unioni civili, da celebrarsi nelle chiese luterane del regno; e poi la torre del comune di Stoccolma, alta un metro più della corrispondente torre di Copenhagen (ehehehe, le rivalità non esistono solo in Italia...); le varie chiesette luterane...

Tutta la giornata non basta per visitare questo gioiellino svedese; ci siamo concessi solo una brevissima pausa, per assaggiare uno degli hamburgher più saporiti di tutta Stoccolma, in un chioschetto di neppure 5 metri quadri, affollatissimo di gente: gli affabili proprietari saranno lieti di costruire il vostro hamburgher con gli ingredienti che più vi aggradano! :-)

Potete trovare il servizio fotografico di questo indimenticabile Europride 2008 nella mia galleria online.

Thursday, August 7, 2008

La Morte nel Cuore



Un titolo forte, ma penso che serva.

La Svezia, dopo la Spagna, è stato il peggior paese da cui cominciare a guardarsi intorno, per comprendere lo stile di vita della comunità GLBT nel resto d'Europa.

Dagli anni '90, in Svezia esistono le unioni civili, con tutele e doveri simili al matrimonio, ma non celebrate in chiesa. C'è il libero accesso all'adozione, il sostegno per l'abitazione, gli asili, la reversibilità previdenziale. .. C'è la possibilità di accedere alla fecondazione in vitro.

Per la fine di quest'anno sembra ormai certa l'approvazione della legge sul matrimonio gay, da celebrare nelle chiese luterane con l'accordo delle autorità religiose. Proposta che vede ormai l'intero Riksdag (il parlamento) unanimemente d'accordo.

Il Pride di quest'anno, a detta degli svedesi, è stato il primo a godere di una così ampia risonanza negli ambiti istituzionali del paese. Ovunque, dagli edifici del comune alle biblioteche, ai centri commerciali, ai luoghi storicamente e culturalmente rilevanti della città; ovunque sventolava una bandierina arcobaleno a salutare gli ospiti del Pride.

L'intero Kulturhuset (il Palazzo di vetro della Cultura, che più che un palazzo è un intero isolato di Stoccolma) è stato dedicato all'evento e si è trasformato in Pride House, per accogliere mostre, conferenze, spettacoli a tema ed offrire supporto ai visitatori.

Per l'occasione, la Flygbussarna, l'azienda del trasporto pubblico, ha decorato tutti i tetti dei bus con bandierine arcobaleno.

Le biblioteche hanno allestito imponenti sezioni dedicate agli autori GLBT, ed ai libri rivolti agli adolescenti che si avvicinano al coming out nonché ai loro genitori che devono affrontare l'evento con gli opportuni strumenti.

Stoccolma fa 1,6 milioni di abitanti. Alla sfilata c'erano 900000 persone. Hanno partecipato al Pride le associazioni omosessuali di studenti, medici, infermieri, poliziotti, pompieri e militari.

Il giorno dopo, i principali giornali locali riportavano i servizi sul Pride in primissima pagina. Il titolo più ricorrente è stato: "Grazie, anche per quest'anno". Le foto che accompagnavano i servizi rappresentavano coppie gay che si baciavano o genitori gay con i bambini. Su un solo quotidiano, la foto delle drag queen la faceva da padrone.

Sul volo di ritorno, il settimanale della Ryanair riportava un ampio servizio su Stoccolma e la settimana del Pride.

Nel frattempo, nelle città italiane arrivava l'esercito.

Potete trovare il servizio fotografico di questo indimenticabile Europride 2008 nella mia galleria online.

Friday, August 1, 2008

Pronti, Partenza... VIA!!!



Ci siamo quasi, ragazzi. Le ultime ore stanno sgocciolando via, piano piano, una dopo l'altra. Mi manca solo di chiudere la valigia, sperando di non dimenticare niente... specialmente biglietti, documenti e, ovviamente, la testa :-))

Domani, a quest'ora, saremo all'Aeroporto Internazionale di Pisa, nome altisonante per definire quella pista di decollo in mezzo alla campagna toscana... Check-in, controlli di routine, un boccone e poi via, verso il freddo nordico (che di questo periodo, in fondo, tanto freddo non è, visto che le previsioni danno 23 gradi di massima).

Come sempre, gli aeroporti della Ryanair sono affanculo, in mezzo al nulla, quindi l'arrivo a Stockholm è previsto per domani sera, sul tardi :-) Molto tardi... Ci pensate, vedere la Capitale immersa nell'acqua di notte, con il bagliore del timido sole svedese che non va mai a dormire... Magikooo!!!

Tra l'altro, avete visto proprio in questi giorni la nuova flashatissima campagna pubblicitaria della nostra cara compagnia aerea, Ryanair? Un enorme banner giallo a centro pagina, con il Ministro della Repubblica Italiana, Umberto Bossi, che alza il dito medio all'Inno Nazionale. Sottotitolo: Il Governo supporta le alte tariffe Alitalia, supporta i frequenti scioperi Alitalia, se ne frega dei passeggeri italiani!. Tanto meravigliosa e veritiera da sembrare quasi incredibile!!!

Sarà una settimana veramente intensa, a mangiare pesci biondi (:P) appena pescati e a vagabondare senza sosta, tra un isolotto e l'altro!!! E poi, evento culmine nel weekend, il tanto atteso EuroPride Festival 2008!!! Urrà!!!

Kilometri di sfilata, carri, milioni di persone e, soprattutto, una spaventevole concentrazione di maski ariani... :P Con concerti, mostre, giochi, eventi... Mio dio!!! Mentre da noi quella pompinara della Carfagna ha la insopportabile faccia tosta di negare il patrocinio al Gay Pride di Bologna e di sostenere che i gay non sono più discriminati in Italia; nei paesi davvero civili, invece, il Pride è un evento sociale inclusivo, che viene inaugurato dal Principe erede al Trono di Svezia, al seguito dei più importanti Ministri del Governo svedese e vede partecipe un numero incredibile di associazioni di forze armate GLBT, dai pompieri ai poliziotti ai militari...

Beh, se sopravviverò, vi prometto che seguiranno i post di cronaca di questa incredibile avventura nei territori nordici (ed ovviamente il servizio fotografico!!!). Ora torno alla mia valigia. A presto!!!