Citatio diei
Ecco un pensiero profondissimo di un grande bastardo, uno scrittore controverso, dalla vita sregolata e sconquassata... l'Esteta per definizione: Oscar Wilde.

Quanto sono fortunati gli attori!
Sta ad essi scegliere se vogliono aver parte nella tragedia, o nella commedia,
se vogliono soffrire o godere, ridere o spargere lacrime;
non così nella vita vissuta.

La maggior parte degli uomini e delle donne sono costretti a recitare parti,
per le quali non hanno alcuna inclinazione.
Il mondo è un palcoscenico, ma le parti vi sono male distribuite.

L'uomo è tanto meno se stesso quanto più parla in persona propria;
dategli un maschera e vi dirà la verità.

Oscar Wilde - Aforismi

Friend Test
Ricordo, a chi ancora non lo avesse fatto (bastardi!!!), che e' di vitale importanza per la vostra sopravvivenza fisica, psichica e morale, compilare il mio magnificissimo
FrocioNotizie
Sunday, June 24, 2007

I Cosiddetti Cristiani



Il Vescovo di Frascati fa oggi da eco al compagnone Tommaso Girelli, Vescovo di quel di Imola. In risposta a chi pretende ancora di sostenere che la Chiesa sia caritatevole e che nessuna discriminazione o offesa sia mai uscita dalle manifestazioni pubbliche legate al sostegno della famiglie e altre cazzate simili, ecco a voi due illustri ed incontrovertibili testimonianze (della serie, il male che volete tanto combattere ce lo avete in casa vostra...):


Che sia chiaro, "i gay non possono essere considerati cristiani". Lezione di catechismo con digressione omofoba, quella impartita il 26 maggio da mons. Giuseppe Matarrese, Vescovo di Frascati, ad un gruppo di ragazzini in preparazione per la cresima.

Il vescovo stava parlando della famiglia, della famiglia naturale eterosessuale, quando ha sentito il dovere di spiegare il posto degli omosessuali: fuori dalla Chiesa. Una dottrina in chiaro contrasto con il magistero cattolico, visto che le pecorelle smarrite vanno accolte. Probabilmente mons. Matarrese ha voluto parlare chiaramente, per farsi capire meglio dai giovani ragazzi. Che hanno afferrato il concetto. Una ragazzina presente al ritiro spirituale ha alzato la mano e lo ha contestato: "Secondo me non è giusto".

Così ha detto: "Secondo me non è giusto perché i gay invece possono amarsi come un uomo e una donna". E qui, racconta Adista, il vescovo 73enne ha perso la pazienza, zittendo in malomodo la ragazzina ribelle chiamandola "scema" e rivolgendo un irritato "hai la capoccia vuota" ad una compagna che tentava di difendere l'amica. Peggio: mons. Matarrese si è rivolto ai genitori e al Parroco pretendendo le scuse da parte dei cresimandi, minacciando di escluderli dalla celebrazione del giorno successivo.



Pochi giorni prima, ad Imola, si era nuovamente tuonato contro questa presuntuosa comunità di froci che si permettono persino di sfilare in un pride, chiedendo diritti campati in aria:


Al gay pride hanno partecipato certamente dei giovani, ma non erano il futuro dell'Italia, perché non avevano bambini. Hanno occupato la piazza oggi, ma non l'occuperanno domani, perché non avranno un domani.

Le loro provocatorie rivendicazioni sono prive di prospettiva, la loro richiesta di accedere al matrimonio si risolve nella delegittimazione del patto più impegnativo e fruttuoso tra esseri umani. Viene delegittimata così l'intera società politica, si cede al disfacimento del patto sancito dalla Costituzione Repubblicana.



Ricordando al Vescovo di Imola che Costituzione Repubblicana si scrive con le maiuscole (non sarà ispirata dal Divino, ma di sicuro è più civile delle lapidazioni e dei sacrifici umani di cui trasuda l'Antico Testamento), mi sembrava utile richiamare in questo post certe affermazioni. Sennò poi passano in sordina, e gli Italiani hanno la facile tendenza a dimenticare...

Ecco qui gli insegnamenti di pietas cristiana; ecco la tolleranza, l'amore di chi vorrebbe amministrare le nostre anime. Vi lascio con l'augurio che i Gay, quella piazza, possano occuparla per altre 10000 generazioni.

Sunday, June 17, 2007

Cumulo di Falsità



Ieri Roma è stata invasa dal nostro colorato e rumoso popolo dei GLBTQ. Non ero presente alla manifestazione, ma mai come quest'anno sono stato vicino agli amici che sfilavano e partecipe col cuore a quella che, per avvenimenti di tali dimensioni, prende il nome altisonante di Piattaforma Programmatica.

Perchè quest'ultimo Pride è stato il pride dell'esasperazione; stiamo arrivando (se non l'abbiamo già da lungo tempo ormai sorpassato) al punto di rottura. Non se ne può più, di sentire falsità, vuoti dibattiti travestiti da riflessioni ideologiche. Siamo stanchi. Siamo esasperati. E soprattutto siamo Inkazzati.

Voglio raccogliere qui un po' delle menzogne scopiazzate in giro, sulla rassegna stampa di oggi; cominciamo dal portavoce UDC:


"Le dichiarazioni odierne, insensate e false, di ministri della Repubblica pro privilegi gay dimostrano solo l'urgenza di una seria valutazione sulla loro sanità mentale. Pollastrini, sfortunata coi matrimoni, afferma il falso. Non ha fornito dati al Parlamento su discriminazioni, per il semplice fatto che non esistono. Pecoraro è in chiaro conflitto di interesse sul tema dei Dico. E Ferrero tutela solo le minoranze che chiedono privilegi".



Questo sedicente politico evidentemente vive in un paese dove non esistono aggressioni agli omosessuali; dove non esistono suidici di giovani omosessuali; dove i ragazzini di 15 anni non si gettano dalla finestra perchè vittime del bullismo omofobico; dove non si affiggono illegamente sui muri di una città manifesti che inneggiano alla pulizia etnica ed alla violenza contro gli omosessuali. Peccato che quel paese non è l'Italia. Non esistono dati sulle discriminazioni contro gay? Ma dove vivi? Con quello che guadagni da Parlamentare, almeno fai lo sforzo di comprare qualche giornale, la mattina, prima di entrare in Aula... Ah, già! Ma te in aula non ci vai neppure!

Si parla di privilegi. Che discorsi stanchi, ragazzi. Ogni volta che ci si ribella contro evidenti ingiustizie, ecco che si tira fuori la favoletta della Lobby degli Omosessuali, che vogliono arrivare a conquistare l'Universo. Siete stanchi, avete il cervello stanco. Questo è l'unico vostro problema. La politica deve essere al contrario dinamica, per interpretare in maniera pronta ed efficiente un realtà che non è statica e cristallizzata, ma continuamente in evoluzione.

Da quel manipolo di economisti creativi che è Forza Italia:


"Ci sono enormi discriminazioni verso i 22 milioni di famiglie con figli, dimostrati dall'Istat, e il Governo paga profumatamente i 'carnevali' mensili dei gay? Matrimonio gay e poi adozioni ai trans, quando Luxuria vincerà Miss Italia? Si stravolge il vivere civile per modificare l'immodificabile natura umana, ma ciò è illegittimo. L'idea leninista, in salsa Zapatera, è a un passo dal successo. Fioroni e Mastella reagiscano non solo a parole; benissimo Pezzotta"



Questo è davvero il più bel minestrone di stupidità, da qualche anno a questa parte. C'è qui la favola dell'opposizione e dell'incompatibilità tra riconoscimento di diritti alle minoranze e tutela della famiglia (peraltro ampiamente smentita dall'esperienza pratica e non sofistica di molti altri paesi nel mondo); c'è poi l'elemento della carnevalata, anche questo rigurgito stanco di una politica di vent'anni fa. I Gay Pride, mentre questo politico dormiva, si sono evoluti; il movimento è riuscito ad attenuare (a torto o a ragione) gli eccessi della carnevalata del pride: se si fosse informato, prima di aprire bocca, avrebbe visto che questa edizione è stata oltremodo composta; hanno sfilato per la maggior parte persone che finalmente si sono adeguate alla follia della normalità: composte, serie, dignitose. L'attacco alla famiglia, il tema del Contro Natura... Siamo arrivati all'apice delle falsità.

Pezzotta, un grande della menzogna:


"Mi ero commosso al Family Day vedendo la nostra gente - gente che lavora. Manifestare è sempre sacrosanto, ma del Gay Pride mi feriscono l'offesa, l'attacco alla mia Chiesa, la parodia della sensibilità cattolica, la profanazione dei simboli religiosi e di quella piazza"



I Gay non lavorano? Chi partecipa al Gay Pride passa le sue giornate a grattarsi i coj***oni? Ricordo a Pezzotta che io sono omosessuale, lavoro e pago forse molte più tasse di lui. E questo basta ad etichettare sparate come questa come spazzatura.

L'Avvenire - in sostituzione de L'Osservatore Romano, che oggi ha preferito tapparsi il naso e stare zitto, piuttosto che buttare altra mer***da sulla comunità GLBTQ:


"Ancora una piazza contro un'altra piazza? Il 16 giugno contro il 12 maggio? Da parte nostra, no. Per questo non vogliamo qui eccepire, e ce ne sarebbe, sul troppo facile sport delle "adesioni" o dei "patrocinii" in cui la nostra classe politica al Governo ha dato in questi giorni prova, spiace dirlo, di un incorreggibile cinismo. No, non c'è né ci sarà alcuna "guerra" tra genitori, figli e nonni da una parte, e lgbt dall'altra. Ricordiamo che cos'era San Giovanni al Family Day: nessun giudizio aspro, nessuna irrisione, nessuna sciocca caricatura, nessuna sentenza inappellabile nei confronti del mondo omosessuale."



Piazza contro Piazza? Adesso il Gay Pride è uno sberleffo al Family Day? Vi ricordo che il Family Day ve lo siete inventato quest'anno. Come può il Gay Pride, che è sempre esistito, essere una manifestazione che fa il verso al Family Day, poco più che neonato? Non vorrei inalberarmi nel discorso dell'uovo e della gallina, ma chi ha miseramente tentato di scopiazzare il Pride e di farci il verso, siete stati voi, col vostro Festival dei Pannolini Sporchi in Piazza (più che battuto, dalla manifestazione di ieri a Roma).

Lo sport delle adesioni? Quando dal Governo piovono patrocini sul Family Day, è tutto ok. Se un ministro, uno a caso, guarda un po', quello del Ministero Pari Opportunità, avanza il patrocinio verso lo storico Gay Pride, allora è rivoluzione? Signori, lasciate la Russia dov'è, per l'amor di dio! Conoscete il significato delle parole Pari Opportunità? Significa che non ci siete mica solo voi!

Nessun giudizio e nessuna irrisione dal Family Day? Ma ci sei stato al Family Day? Li hai letti i giornali o ti basi solo su ciò che credi che sia stato il Family Day? E i manifesti e gli spot violenti contro i DiCo? E gli sberleffi e la banalizzazione dell'amore gay?

Sempre da L'Avvenire:


"Lo stile talora è sostanza. Non a caso Angelo Pezzana, fondatore del primo movimento italiano per i diritti degli omosessuali, il Fuori, ieri in un'intervista dimostrava di non apprezzare il "gran circo" all'italiana: "Negli Usa i Gay Pride vedono poliziotti, pompieri, bancari, impiegati vestiti con i loro abiti di lavoro quotidiani proprio per rivendicare il loro diritto alla normalità. Invece in Italia si continua a ricorrere alla mascherata, a un'atmosfera da gran circo da buttare in pasto al pubblico che così giudica il mondo omosessuale come un branco di stupidi".



Negli stati USA cui si riferiva la citazione, i diritti che rivendichiamo oggi in Italia esistono già, e da molto tempo. Il pride rimane grande festa e manifestazione dell'orgoglio di essere normali, certo. In Italia non abbiamo neppure diritto ad esistere. E poi la gente si lamenta dello stile... Fare accuse di mancanza di stile ad un ragazzo gay è battaglia persa, tesoro; cambia mestiere.

In conclusione, voglio solo ricordare che ieri, in Piazza San Giovanni, secondo le Forze dell'Ordine (e non secondo gli organizzatori, quindi) c'erano 300000 - trecentomila - persone. Non avevamo agevolazioni come per il Family Day; non c'erano treni speciali come per il Family Day; per il Gay Pride nessuno ha fatto volantinaggio nelle case settimane prima dell'evento; non avevamo gli stessi mezzi e lo stesso denaro pontificio come per il Family Day. E purtuttavia, eravano 300000 anime. Molte di più delle stime delle Forze dell'Ordine alle 20.00 del Family Day, nella medesima piazza (il momento clux della manifestazione).

Di invasione si era parlato alla vigilia del pride. Ed un'invasione al di là delle più rosee previsioni è stata. E pesa come un macigno. Il Manifesto ha parlato di sepoltura per il Family Day, a meno di un mese di distanza. Grazie di cuore a tutti quelli che erano presenti in quella piazza, grazie a www.gay.it ed al canale satellitare EcoTV per aver seguito la diretta del Gay Pride di Roma in streaming video.

E chiudiamo con le parole di Aurelio Mancuso, presidente di Arcigay:


"La sinistra è avvertita: la ricreazione è finita. Non sosterremo più una classe politica che non ci ascolta".



Tuesday, June 12, 2007

W le Queentastic!!!



Ciao, brutti!!! Il weekend è appena passato ed il nuovo già si avvicina! Che figata, vivere aspettando il finesettimana :-) Dovrebbe essere sempre sabato sera :P Ci sono dei sabati che veramente ti distruggi... Balli fino a giorno e ti massacri, scarichi tutte le tensioni accumulate; e poi sei pronto per ripartire, più ganzo e più fresco di prima!

Questo weekend è stato dominato dall'arrivo delle Queentastic al Mamamia, in anteprima Nazionale! Che cu***lo, direte voi! Eh, infatti, 'sta volta c'avete proprio ragione: si tratta di un gruppo sconosciuto persino negli ambienti più cool-fashion-glamour, quindi non stupisce che l'anteprima italiana sia capitata in una baraccopoli come Torre del Lago Puccini.

Però hanno partecipato all'Eurovision Song Contest, che è questo super-mega-galattico festival della musica troppo COOOOOOOL... aimè, anche questo per lo più sconosciuto ai molti. Le cose belle, si sa, passano in sordina. Mai una tv che lo trasmetta: devi per forza essere abbonato a qualche strampalato canale satellitare della min***kia, per godertelo... Mentre, ovviamente, nel resto d'Europa è un po' come il Festival di San Renremo per l'Italia. Sigh :-(

Per chi volesse approfondire le gesta di questa coppia di cantanti professionisti, potete fare riferimento al loro Sito Ufficiale, oppure dedicarvi ai commenti della loro nutrita schiera di fans scheccanti su YouTube e YouTube.

Adesso che avete inquadrato un po' i soggettoni del nostro discorrere, passiamo alla serata. Io comincerei dal mio superbo look ultra tirato: cioè, raga, roba da urlo. Persino il barista figo del Mama stava svenendo, mentre mi serviva il mio No-Martini-No-Party alla 007, con la fettina di limone... Per rendergli quel tocco di acidità che mai guasta...

Ero pronto per andare ad un matrimonio (o ad un PaCS), quasi: jeans attillati, che mi fasciavano il culo da dio; camicia bianca avvitata con collettone ultimo grido; un tocco di eleganza con la jakkettina gessata, molto sobria; e dulcis in frocius, il tocco finale immancabile...

Perchè un uomo si giudica dagli accessori, ragazzi: cravattone della Walt Disney Originals con Mr. Paperino che ruzza!!! Troppo avanti!!! Ahahahha

Davvero impeccabile. S'è ballato non so più quanto, sospinti dai fiumi di alcool e dagli spruzzi d'acqua che arrivavano dai baristi... Madooooo. Poi l'uscita delle Queentastic, il balletto della Sigla, rigorosamente filmato (lo metterò al più presto online, appena ho 5 min liberi, promesso).

E poi, che dire? C'era Lukino in forma smagliante, roba da stupro... Dio!!! Quant'è carino!!! Dovrebbero vietare a certe persone di andare in giro, sono dei veri pericoli pubblici: alto rischio di infarto o stress emotivo, al solo guardarli... Smack!

C'erano anche i ragazzi dell'Arcigay, che hanno fatto un salto, richiamati dalla spettacolosa esibizione della Markesa... Ah, tanto poi è inevitabile: la notte leoni, e il giorno... Lo sapete, no? La domenica si dorme fino a tardi, si dormirebbe anche tutto il giorno, coi piedini gonfi che fanno male per il troppo zompettare... Se non fosse che c'è il pranzo e la cena... Qualcosa bisognerà pur mangiare, tra un sonnellino e l'altro!

Cmq, ho deciso. Questo sabato, approfittando della presenza del mio Amichetto Imperituro (alias Folletto Malefico) in diretta dalla Roma Caput Mundi, e di mio fratello, per questa stramaledetta Luminara, ho deciso: faccio coming out. Sìsì, glielo dico. Basta, mi sono rotto: mi hai fatto saltare il Pride? Ok, allora beccati questa!

Ho già prenotato la cena in un ristorantino troppo cool-fashion in centro; magari ci scappa prima anche un aperitivo da uomini-della-notte, a Piazza Vettovaglie... Già me la immagino, la faccia che farà! Ahahahha...

Vabbè, vediamo di tornare un po' a lavoro :-) Ciaoooo