I Cosiddetti Cristiani
Il Vescovo di Frascati fa oggi da eco al compagnone Tommaso Girelli, Vescovo di quel di Imola. In risposta a chi pretende ancora di sostenere che la Chiesa sia caritatevole e che nessuna discriminazione o offesa sia mai uscita dalle manifestazioni pubbliche legate al sostegno della famiglie e altre cazzate simili, ecco a voi due illustri ed incontrovertibili testimonianze (della serie, il male che volete tanto combattere ce lo avete in casa vostra...): Che sia chiaro, "i gay non possono essere considerati cristiani". Lezione di catechismo con digressione omofoba, quella impartita il 26 maggio da mons. Giuseppe Matarrese, Vescovo di Frascati, ad un gruppo di ragazzini in preparazione per la cresima. Il vescovo stava parlando della famiglia, della famiglia naturale eterosessuale, quando ha sentito il dovere di spiegare il posto degli omosessuali: fuori dalla Chiesa. Una dottrina in chiaro contrasto con il magistero cattolico, visto che le pecorelle smarrite vanno accolte. Probabilmente mons. Matarrese ha voluto parlare chiaramente, per farsi capire meglio dai giovani ragazzi. Che hanno afferrato il concetto. Una ragazzina presente al ritiro spirituale ha alzato la mano e lo ha contestato: "Secondo me non è giusto". Così ha detto: "Secondo me non è giusto perché i gay invece possono amarsi come un uomo e una donna". E qui, racconta Adista, il vescovo 73enne ha perso la pazienza, zittendo in malomodo la ragazzina ribelle chiamandola "scema" e rivolgendo un irritato "hai la capoccia vuota" ad una compagna che tentava di difendere l'amica. Peggio: mons. Matarrese si è rivolto ai genitori e al Parroco pretendendo le scuse da parte dei cresimandi, minacciando di escluderli dalla celebrazione del giorno successivo. Pochi giorni prima, ad Imola, si era nuovamente tuonato contro questa presuntuosa comunità di froci che si permettono persino di sfilare in un pride, chiedendo diritti campati in aria: Al gay pride hanno partecipato certamente dei giovani, ma non erano il futuro dell'Italia, perché non avevano bambini. Hanno occupato la piazza oggi, ma non l'occuperanno domani, perché non avranno un domani. Le loro provocatorie rivendicazioni sono prive di prospettiva, la loro richiesta di accedere al matrimonio si risolve nella delegittimazione del patto più impegnativo e fruttuoso tra esseri umani. Viene delegittimata così l'intera società politica, si cede al disfacimento del patto sancito dalla Costituzione Repubblicana. Ricordando al Vescovo di Imola che Costituzione Repubblicana si scrive con le maiuscole (non sarà ispirata dal Divino, ma di sicuro è più civile delle lapidazioni e dei sacrifici umani di cui trasuda l'Antico Testamento), mi sembrava utile richiamare in questo post certe affermazioni. Sennò poi passano in sordina, e gli Italiani hanno la facile tendenza a dimenticare... Ecco qui gli insegnamenti di pietas cristiana; ecco la tolleranza, l'amore di chi vorrebbe amministrare le nostre anime. Vi lascio con l'augurio che i Gay, quella piazza, possano occuparla per altre 10000 generazioni. |
1 comment:
Vero vero... fra dieci anni saremo il doppio. Ah, ma loro che blaterano lo sanno che non si riproducono? No? Vero, solo i Cattolici Preti non si riproducono eppure proliferano... come mai???
Viva la ragazzina e la sua amica!!! Ah, ce ne fosse di gente così! :-)
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