Vagabondando per la Toscana III
Siena con la sua Piazza del Campo pare sia oggetto di studio per gli architetti, come organizzazione esemplare di spazi pubblici. Il Palazzo, la Torre del Mangia, la Fontana, la conformazione della Piazza e la sua caratteristica inclinazione... Io adoro soprattutto il ristorante che si trova alle spalle di Palazzo Pubblico, dove è possibile gustare una tagliata sopraffina, servita da un cameriere altrettanto allettante! Adoro anche i piccoli centri storici, rimasti intatti come nel medioevo, nei quali ogni punto è raggiungibile a piedi e perfettamente progettato per la dimensione umana. La nostra visita si è concentrata sul Palazzo del Monte dei Paschi di Siena, la via dei negozietti di prodotti tipici, dalla cinta senese all'olio, alla pasta fresca, le carni essiccate... hmmm, che languorino! Tanto per farci ancora del male, siamo saliti sulla Torre del Mangia, questa davvero spaventosa per come si sale in alto, su delle scaline che, soprattutto nell'ultimo tratto in cima, si fanno sempre più precarie, insicure e ripide! Penso che se anche non soffrissi di vertigini, comunque non mi sarei sentito molto a mio agio su quelle scalette! La ricompensa per i più arditi è però una vista della Piazza del Campo, della Cattedrale in lontananza e di tutto il resto della città, con i suoi tettucci di tegole rosse che sanno così tanto di antico, da levare il fiato. James è rimasto molto colpito: penso che la Piazza del Campo fosse un must da visitare per lui, di quelle cose che magari leggi e studi sempre e solo sui libri e poi, quando le vedi, di colpo hai una rivelazione: come a dire, esiste davvero, non era solo una roba astratta... E poi capisci anche perchè così tanta gente ha sentito la necessità di spendere su di esse così tante belle parole. A pranzo, lo porto in pellegrinaggio verso la tagliata toscana e, così rifocillatici, dedichiamo il pomeriggio al nostro super bigliettozzo cumulativo per Duomo + Museo Civico + Facciatone + Battistero + Cripta, che ci porterà via tutto il resto della giornata. Il Duomo è senza dubbio il più mozzafiato: i suoi interni, dai pavimenti ai dipinti alle navate crea effetti ottici bellissimi. Per non parlare del pulpito di Nicola Pisano, che da solo vale l'ingresso! Dai resti del Facciatone si gode una vista panoramica della città tra le più belle e noi ne approfittiamo per scattare una bella foto di gruppo, in ricordo del nostro incontro fortuito. :-) Poi, di nuovo a vedere morti e tombe, che sembra in Italia l'attività più frequente, se si va in giro per monumenti: la Cripta del Duomo, un luogo interrato per metri e metri nel sottosuolo, con ben tre piani (almeno di quelli finora venuti alla luce dagli scavi). Un tantino macabro... Anche il giretto a Siena si è concluso e noi, un po' tristi per la partenza imminente di James, torniamo nella nostra alcova. James sembra quasi non volersi preparare davvero per il momento dell'addio (speriamo si tratti invece di un semplice arrivederci!). L'ultima cena la consumiamo a casa, gli faccio assaggiare altri piatti tipici italiani. La mattina dopo abbiamo l'ultima possibilità di stare insieme: cerchiamo entrambi di lasciare all'altro un ricordo indimenticabile di questa avventura. Separarsi comincia a diventare difficile, ma necessario: nel tempo che gli rimane, James vorrebbe continuare a girare per altri posti sconosciuti, forse Venezia, probabilmente Milano e poi chissà, qualche tappa in Svizzera, Belgio o Germania... I suoi progetti a medio termine sono ancora molto nebbiosi: si farà trasportare dai desideri del momento. Lo accompagno in stazione, dove l'attesa del treno è allietata dal nostro ultimo bacio. Arrivederci, James! Good luck!!! |