Citatio diei
Ecco un pensiero profondissimo di un grande bastardo, uno scrittore controverso, dalla vita sregolata e sconquassata... l'Esteta per definizione: Oscar Wilde.

Quanto sono fortunati gli attori!
Sta ad essi scegliere se vogliono aver parte nella tragedia, o nella commedia,
se vogliono soffrire o godere, ridere o spargere lacrime;
non così nella vita vissuta.

La maggior parte degli uomini e delle donne sono costretti a recitare parti,
per le quali non hanno alcuna inclinazione.
Il mondo è un palcoscenico, ma le parti vi sono male distribuite.

L'uomo è tanto meno se stesso quanto più parla in persona propria;
dategli un maschera e vi dirà la verità.

Oscar Wilde - Aforismi

Friend Test
Ricordo, a chi ancora non lo avesse fatto (bastardi!!!), che e' di vitale importanza per la vostra sopravvivenza fisica, psichica e morale, compilare il mio magnificissimo
FrocioNotizie
Saturday, March 6, 2010

Valencia, España Otra Vez II



Praticamente ancora in coma etilico, la mattina dopo riprendiamo il nostro giretto turistico per la città, questa volta con meta il quartiere commerciale: Estación del Nord, Plaza de Toros, Lonja de Seda e Mercado de Colón... Niente di più bello, per immergersi nella cultura e nelle tradizioni di un popolo, che andare nel weekend al mercato cittadino e provare i sapori e gli odori del posto.

La cosa che più colpisce, girovagando per il centro storico di Valencia è senza dubbio il contrasto, costante ed onnipresente, tra le costruzioni nuove o supermoderne ed edifici fatiscenti o in demolizione. Spesso, anche a due passi da grandi attrazioni turistiche, si nascondono scorci di edifici sventrati e pericolanti, dalle precarie condizioni di sicurezza...

Cosa non potevamo mancare di provare, a Valencia? Siamo nella culla della Paella, la vera Paella Valenciana! Non possiamo perdere l'occasione di entrare in una anonima bettola del centro storico, un luogo lontano dai giri turistici, ed ordinare un sano piatto di paella con pollo e coniglio (visto che, sembra, la ricetta originale alla valenciana sia di carne e non di pesce, come spesso si è indotti a pensare...). Come sempre in Spagna, la paella è un'esperienza di grande goduria sensoriale: Valencia non poteva smentirsi!

Nel pomeriggio, una rapida visita alla caratteristica Plaza Redonda, una piazza perfettamente circolare, con negozietti e bottegucce tradizionali, venditori di frutta e verdura fresche, piccoli spacci, sartorie e calzolai.

Una volta rifocillatici di paella, ci attende il grande parco del Turia, dove, tra un aranceto e l'altro, ormai tutti già in fiore, con i prati verdi completamente ricoperti di frutti maturi caduti dai rami, arriviamo al magnifico Palau de la Musica, circondato da palme e fontane che si attivano a ritmo di musica.

Poco più in là, Valencia ci riserva la sorpresa di un originalissimo parco divertimenti per bambini... ma in fondo anche per noi adulti: il Parque de Gulliver. Si tratta di una enorme ricostruzione del gigante Gulliver, sdraiato per terra con tanto di lacci, corde e picchetti per tenerlo fermo, ma dove tutto, dai capelli, alle dita delle mani, alle gambe e perfino le scarpe, sono scivoli, labirinti, percorsi ed intrattenimenti per i bambini!

Il pomeriggio lo dedichiamo interamente allo sconfinato (quanto costoso) Museo Oceanografico, dove, all'interno di un fantastico edificio curvilineo, che dovrebbe rievocare il profilo delle onde dell'oceano, sono ospitati e ricreati in minuzia gli habitat faunistici di tutti i mari e gli oceani del mondo. La visita completa richiede davvero quasi un giorno intero!

Particolarmente interessanti sono i graziosissimi pinguini, le foche, i fascinosi cavallucci marini, le odiose meduse... L'oceanografico è anche il primo ed unico acquario in Europa ad aver ricreato le ambientazioni dei Poli e ad ospitare due meravigliosi esemplari di belughe.

E' un piacere vagabondare tra gli acquari dell'Oceanografico, tra i suoi laghetti artificiali, gli edifici futuristici, i passaggi sotterranei e gli animali, anche giganteschi, al di là dei vetri spessi delle vasche. Ci sono persino degli spaventosi esemplari di squali!

Esausti per tutta questa scienza, facciamo un veloce spuntino e ci dirigiamo giusto in tempo verso il Delfinario, dove sta per cominciare il bellissimo spettacolo con gli istruttori e i delfini. Un intrattenimento di poco più di mezz'ora, tra giochi, acrobazie ed esibizioni di questi intelligentissimi animali marini, grandi amici dell'uomo!

Pronti per l'ultima sera a Valencia, ceniamo in uno squisito bar di tapas, all'ombra della cattedrale, dove ci vengono servite queste bruschettine stracolme di riso, carne, verdure, gamberetti, tonno... Le tapas stanno alla Spagna un po' come il sushi sta al giappone: si tratta spesso di vere e proprie opere d'arte culinaria in miniatura!

La notte ci perdiamo nel fumo del Deseo54, una disco gay esclusiva quanto affollata. L'indomani, il ritorno in Italia sarà un po' più difficile...

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Valencia, España Otra Vez I



Ritorna a grande richiesta un bel weekend di break dalla solita routine del lavoro. Anche questa volta, si torna nel Paese nostro fratello gemello, la Spagna: destinazione, Valencia. Ho la fortuna di poter andare a trovare un vecchio amico che ora vive lì, con un bel volo low-cost della Ryanair.

Le partenze per Valencia sono particolarmente vantaggiose, visto che ci si imbarca alle 19.20, praticamente con tutta comodità dopo il lavoro; e si atterra in tarda serata, pronti per una notte di folies scandal giallo-rosse :-)

Davanti a me, nella fila per l'imbarco, c'è un bel manzo di 1.90, castano, palestratello quanto basta... Parla poco, con un italiano un po' stentato, ma si capisce subito che è spagnolo... cominciamo proprio bene!

Più avanti nella fila, un vecchiaccio cafone, apparentemente napoletano, che con 200 valigie a seguito, si lamenta di aver dovuto pagare una sovrattassa per eccesso di bagaglio e minaccia di denunciare la Ryanair... Proprio vero che noi Italiani siamo unici al mondo, per fortuna!

Allo sbarco a Valencia, già si respira un'aria tutta diversa, sarà l'impressione, ma la temperatura è quasi estiva, il cielo limpido, la gente tranquilla e rilassata, le strade costeggiate di enormi alberi di palma e il parco, che corre lungo tutto il vecchio letto del fiume Turia, ricoperto ora di aranceti a perdita d'occhio... Benvenuti in Spagna!

Scendo con la metro alla stazione di Alameda e trovo già lì, ad aspettarmi, la prima meraviglia architettonica della città: il ponte di Calatrava, con il suo arco ed i suoi tensori a tagliare l'orizzonte con stupendi effetti di luce.

Sarà che il mio amico abita a pochi passi dal porto, ma seguendo la grande via di scorrimento dell'Avinguda del Port, sembra di essere in una città di villeggiatura estiva... quasi quasi avrei fatto meglio a portare il costume da bagno!

Prima di farsi trascinare dalla frenetica vita notturna di Valencia, facciamo subito un salto ad una delle attrazioni da non perdere: la Ciudad de las Ciencias, un complesso architettonico visionario, a contorno di uno specchio d'acqua artificiale, color smeraldo. L'edificio futurista del teatro cittadino, il Museo de las Ciencias e l'Hemisferic si stagliano orgogliosi in questo isolotto ricavato dal letto del vecchio fiume Turia. Di notte, le luci lo rendono ancora più mirabile.

A questo punto, puntiamo al centro, in particolare al Barrio del Carme, cuore vitale della notte valenciana. Prendiamo un taxi, visto che la metro è già terminata (cosa abbastanza insolita per un posto così e considerato che siamo anche al weekend... bah...). Fortuna che i taxi costano quasi quanto in un paese in via di sviluppo! Praticamente viaggiamo gratis!!!

Ci facciamo lasciare alle Torres de Serranos, uno dei vecchi accessi alle mura interne della città e ci dirigiamo a piedi verso la Catedral del Santo Cáliz, dove nientemeno si narra che sia conservato (una copia del) Santo Gral... Follie per turisti...

Dalla Cattedrale si diramano varie stradine affollatissime di Italiani (dalle 21 a mezzanotte) e di Spagnoli (dall'1 alla mattina successiva, visto che, si sa, in Spagna è come se ci fosse il fuso orario...). Calle de Caballeros è una di queste, che ti porta direttamente ai principali locali notturni. Dalla parte opposta, invece, si aprono le vetrine del Café de la Seu e del Café de las Horas, due mete imperdibili per vivere la Valencia gay, prima che comincino le serate in disco.

La prima notte ci lasciamo travolgere semplicemente dalla folla e, seguendo una Drag Queen vestita da albero di natale con tante palline colorate sulla campana della gonna, ci facciamo consigliare una buona disco per completare in bellezza la nostra giornata. Proprio di fronte a noi, la Disco Venial comincia a popolarsi di bei manzetti.

La cosa triste di Valencia, unico neo di questa città meravigliosa, è che, come spesso anche in altri posti della Spagna, non sono in grado di fare un buon Negroni, neppure seguendo le istruzioni... Pazienza, si andrà avanti a suon di Cuba-Libre, poco male... :-)

Cocktails a parte, il mio amico (ufficialmente etero) deve essersi già ambientato molto bene in questo locale, oppure dev'essere il gaydar di noi omosessuali che colpisce ancora: in un modo o nell'altro, appena gli avventori della disco annusano la presenza di un maschio etero, le antenne si drizzano e tutte le attenzioni sono puntate su di lui e non lo mollano più... Un incipit un po' traumatico, per la sua prima serata gay!!!

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