El último Día de Viaje - Retiro y Plaza de Toros
Oggi è l'ultimo giorno della nostra avventura spagnola. La guida ci segnala ancora un bel po' di posti da visitare. Si comincia la mattina presto (si fa per dire... le 11.00!) alla volta del Parque del Buen Retiro, in pratica uno sconfinato polmone verde, con tanto di giardini, piante selezionate, aree espositive museali, laghi, teatri... e tutto nel bel mezzo della metropoli spagnola! Visto che è domenica, poi, ci confondiamo con la frotta di autoctoni Madrileni, che non rinunciano ad un tranquillo weekend di relax nel parco. Tutto è così straordinariamente ordinato, pulito, curato... Il parco è una composizione di geometrie esatte, che fanno tanto giardino reale o tenuta del re... C'è persino un enorme lago artificiale, dove i Madrileni possono sbizzarrirsi in giretti in barca o canoa all'ombra dei folti alberi e delle colonne monolitiche del Monumento ad Alfonso XII. Tra i tanti visitatori di questa meravigliosa giornata di sole, cattura la nostra attenzione un turista, probabilmente nordico, quasi certamente di razza ariana, con capelli biondi cortissimi, occhi azzuri da perdercisi dentro, in tuta da jogging... Un fusto da far paura che, visto di profilo, mostra ancor di più le sue... doti molto molto significative!!! Abbiamo fatto un servizietto fotografico anche questo apollo, non preoccupatevi! Ho persino un bellissimo primo piano frontale, che presto sarà stampato in versione poster ed appeso di fronte al mio letto, in camera :P Ehehehhe Dentro la vasta area del parco, incontriamo il famoso Palacio de Cristal, una costruzione interamente in vetro ed acciaio, adibita ad area espositiva del Museo Reina Sofia: si trova proprio di fronte l'insenatura di un fiumicello che forma un piccolo lago, al centro del quale brilla un enorme zampillo di acqua. Scivoliamo rapidamente verso un'altra attrazione del parco, che assolutamente non possiamo perdere, uno dei pochi monumenti esistenti al mondo dedicati a Lucifero: si tratta della fontana de El Ángel Caìdo, che reppresenta appunto l'ex-angelo, nel momento della caduta agli Inferi. Alla base della statua, 8 bocche demoniache zampillano acqua di sorgente. Di fronte a Lucifero, riposa invece la bellissima Rosaleda ellittica, che è stato un vero peccato non poter vedere fiorita, con gli inimmaginabili profumi che avrebbe diffuso nell'aria! Dopo un pranzetto veloce nei pressi del parco, dedichiamo il resto del pomeriggio alle ultime due mete rimaste: la Plaza de Toros de las Ventas e Plaza de Castilla, entrambe abbondantemente lontane dal centro, che richiedono ciascuna uno specifico viaggio in Metro. Ma del resto, non possiamo tornare nella nostra malconcia Italia e dire di essere stati a Madrid, senza visitare la Plaza de Toros più grande del Vecchio Continente! Quindi, gambe in spalla e bando alla stanchezza galoppante, coi piedini che ormai si muovono per inerzia e gridano vendetta a squarciagola. La Plaza de Toros de las Ventas è davvero emozionante: pensare che da queste porte maestose, decorate con tutti i fregi delle province spagnole, passano in trionfo los toreros,in mezzo alla gente estasiata! Come facciano gli spagnoli a tollerare il "gioco" della corrida, così violento e sanguinoso... con la sua terribile fisicità, con la sua barbarie... è davvero una cosa che difficilmente si riesce a comprendere. Ma tant'è! Intorno all'arena, non si può perdere l'omaggio a Flemings, che con la sua scoperta della pennicillina ha salvato tante e tante vite dei toreros feriti in combattimento; ma soprattutto non si può perdere l'altorilievo che rappresenta i tori in corsa, alle corna dei quali ci si può anche "aggrappare", rimanendo appesi col corpo penzoloni... Senza dubbio una foto turistica ad effetto!!! L'ultima destinazione, è Plaza de Castilla; ormai è sera, il buio della notte avanza e quindi abbiamo la fortuna di poter fotografare le colonne gemelle con le illuminazioni natalizie! Peccato per quella piramide luminosa, che vorrebbe essere, nella fantasia dei Madrileni, la versione stilizzata e moderna di un albero di natale, ma che invece dà solo fastidio ai fotografi professionisti come noi! :P Visto che domani ci tocca abbandonare questo paese da fiaba, decidiamo di concederci un nuovo orgasmo serale da Le Mario. Il métre ci conduce al nostro solito tavolo, già prenotato senza prenotare; e, scoprendo che si tratta della nostra ultima serata in Spagna, tutto lo staff si impegna a regalarci una prestazione, sia culinaria che di servizio, assolutamente memorabile ed impareggiabile. Cominciamo con la nostra entrada preferita, le bruschettine al formaggio fresco e l'empanadilla, questa volta con cubetti di carne macinata e cipolle. Il vino, rigorosamente rosso, è offerto dalla casa: si tratta di una bottiglia della riserva, anche questa volta, scelta impeccabile del métre! Dopo un tripudio di carne alla brace e salse agrodolci, e dopo il consueto spolveramento con lo spazzolino d'argento del métre, per ripulire il tavolo dalle briciole di pane, ecco arrivare la sorpresa! Ci viene servito il dessert de invitación, una favola di crem caramel, fragola e panna, servito con una specie di empanadilla al cioccolato... MIO DIO!!! Ed ho detto tutto!!! Seguono caffè, ammazzacaffè e digestivo sempre rigorosamente de invitación, ossia offerti dalla casa!!! Il digestivo, in particolare, è un liquore rosé, molto forte, quasi un grappino, servito in ampi calici con ghiaccio... Fantastico! Dopo aver pagato un conto irrisorio (quasi ci siamo messi a ridere, davanti allo scontrino!!! Ehehhehe), e dopo aver notato che metà delle voci del conto corrispondevano alla dicitura 0.00 - de invitación, abbiamo anche questa volta lasciato una meritatissima mancia del 20% e ci siamo complimentati personalmente con il métre, ringranziandolo per la cortesia senza fine dimostrataci durante il nostro soggiorno a Madrid, per le innumerevoli portate offerte dalla casa e soprattutto testimoniandogli il nostro profondissimo dolore per l'impossibilità di tornare in quel luogo, tempio di una cocina maravillosa!!! Con i più profondi e sinceri auguri del métre e dello staff, che ci hanno salutato carinissimamente, ci congediamo e torniamo in albergo, per prepararci alla lunga notte. L'ultima nostra notte spagnola. Imponendoci di ributtare nel ripostiglio e nel dimenticatoio, almeno per qualche ora ancora, la nostalgia di questi luoghi e di queste avventure, ci mettiamo in ghingheri e salpiamo alla volta di Chueca; stasera dev'essere overdose di locali: Liquid, Griffin's, Why Not, Ricky's... Ogni pub o disco aperta la imbuchiamo e prendiamo almeno una consumazione... I Mojito, i Cuba Libre ed i Negroni scivolano giù uno dopo l'altro... Finchè, al Griffin's, non incontriamo un simpatico personaggio, Miguel, con cui chiacchiariamo tranquillamente per un sacco di tempo e che seguiamo per il resto della notte, spostandoci da un locale all'altro e facendoci trascinare in posti mai visti e mai conosciuti, davanti cui eravamo magari passati centinaia di altre volte senza notarli, dai nomi che ora si perdono nei meandri della memoria... Ciascuno dei quali, sempre pieno zeppo a seconda dell'ora che Miguel sa cronometrare con una precisione svizzera... Ci lasciamo condurre da lui nel cuore della movida Madrilena, fino alle ultime ore del mattino... Miguel, il vero gato Madrileno, che si muove nel tessuto suburbano come un gatto di strada... Ed è un non-stop di giri di bevute, fino a mattina. Ritorniamo in hotel giusto il tempo per chiudere le valigie, buttandoci tutto dentro alla rinfusa, darci una ripulita e ripartire, questa volta con destinazione l'aeroporto di Madrid Barajas. L'ultimo viaggio in Metro è angosciante: stiamo tutti zitti, un po' anche per il sonno e la stanchezza che, passata l'eccitazione della vacanza, ora non possiamo più nascondere; ma soprattutto rimaniamo zitti perchè i nostri pensieri sono troppo catturati ed intrappolati per sempre in questa Metro, in città, nei suoi locali e nella sua vita notturna. Rimaniamo zitti perchè ogni ricordo che affiora alla mente è una spina nel fianco, ora, e non si sopporta il confronto tra la realtà che abbiamo assaporato qui, suppur per così pochi giorni, e quella che torneremo a vivere in Italia. Rimaniamo zitti per non piangere, anche se scendendo dalla Metro al terminal di Barajas, un piccola lacrima ribelle riga il nostro viso. Per chi volesse curiosare tra la montagna di foto di questa nuova straordinaria vacanza, sono già online!!! Buona visione! |