Citatio diei
Ecco un pensiero profondissimo di un grande bastardo, uno scrittore controverso, dalla vita sregolata e sconquassata... l'Esteta per definizione: Oscar Wilde.

Quanto sono fortunati gli attori!
Sta ad essi scegliere se vogliono aver parte nella tragedia, o nella commedia,
se vogliono soffrire o godere, ridere o spargere lacrime;
non così nella vita vissuta.

La maggior parte degli uomini e delle donne sono costretti a recitare parti,
per le quali non hanno alcuna inclinazione.
Il mondo è un palcoscenico, ma le parti vi sono male distribuite.

L'uomo è tanto meno se stesso quanto più parla in persona propria;
dategli un maschera e vi dirà la verità.

Oscar Wilde - Aforismi

Friend Test
Ricordo, a chi ancora non lo avesse fatto (bastardi!!!), che e' di vitale importanza per la vostra sopravvivenza fisica, psichica e morale, compilare il mio magnificissimo
FrocioNotizie
Saturday, January 10, 2009

El último Día de Viaje - Retiro y Plaza de Toros



Oggi è l'ultimo giorno della nostra avventura spagnola. La guida ci segnala ancora un bel po' di posti da visitare. Si comincia la mattina presto (si fa per dire... le 11.00!) alla volta del Parque del Buen Retiro, in pratica uno sconfinato polmone verde, con tanto di giardini, piante selezionate, aree espositive museali, laghi, teatri... e tutto nel bel mezzo della metropoli spagnola!

Visto che è domenica, poi, ci confondiamo con la frotta di autoctoni Madrileni, che non rinunciano ad un tranquillo weekend di relax nel parco. Tutto è così straordinariamente ordinato, pulito, curato... Il parco è una composizione di geometrie esatte, che fanno tanto giardino reale o tenuta del re...

C'è persino un enorme lago artificiale, dove i Madrileni possono sbizzarrirsi in giretti in barca o canoa all'ombra dei folti alberi e delle colonne monolitiche del Monumento ad Alfonso XII.

Tra i tanti visitatori di questa meravigliosa giornata di sole, cattura la nostra attenzione un turista, probabilmente nordico, quasi certamente di razza ariana, con capelli biondi cortissimi, occhi azzuri da perdercisi dentro, in tuta da jogging... Un fusto da far paura che, visto di profilo, mostra ancor di più le sue... doti molto molto significative!!! Abbiamo fatto un servizietto fotografico anche questo apollo, non preoccupatevi! Ho persino un bellissimo primo piano frontale, che presto sarà stampato in versione poster ed appeso di fronte al mio letto, in camera :P Ehehehhe

Dentro la vasta area del parco, incontriamo il famoso Palacio de Cristal, una costruzione interamente in vetro ed acciaio, adibita ad area espositiva del Museo Reina Sofia: si trova proprio di fronte l'insenatura di un fiumicello che forma un piccolo lago, al centro del quale brilla un enorme zampillo di acqua.

Scivoliamo rapidamente verso un'altra attrazione del parco, che assolutamente non possiamo perdere, uno dei pochi monumenti esistenti al mondo dedicati a Lucifero: si tratta della fontana de El Ángel Caìdo, che reppresenta appunto l'ex-angelo, nel momento della caduta agli Inferi. Alla base della statua, 8 bocche demoniache zampillano acqua di sorgente.

Di fronte a Lucifero, riposa invece la bellissima Rosaleda ellittica, che è stato un vero peccato non poter vedere fiorita, con gli inimmaginabili profumi che avrebbe diffuso nell'aria!

Dopo un pranzetto veloce nei pressi del parco, dedichiamo il resto del pomeriggio alle ultime due mete rimaste: la Plaza de Toros de las Ventas e Plaza de Castilla, entrambe abbondantemente lontane dal centro, che richiedono ciascuna uno specifico viaggio in Metro. Ma del resto, non possiamo tornare nella nostra malconcia Italia e dire di essere stati a Madrid, senza visitare la Plaza de Toros più grande del Vecchio Continente!

Quindi, gambe in spalla e bando alla stanchezza galoppante, coi piedini che ormai si muovono per inerzia e gridano vendetta a squarciagola. La Plaza de Toros de las Ventas è davvero emozionante: pensare che da queste porte maestose, decorate con tutti i fregi delle province spagnole, passano in trionfo los toreros,in mezzo alla gente estasiata! Come facciano gli spagnoli a tollerare il "gioco" della corrida, così violento e sanguinoso... con la sua terribile fisicità, con la sua barbarie... è davvero una cosa che difficilmente si riesce a comprendere. Ma tant'è!

Intorno all'arena, non si può perdere l'omaggio a Flemings, che con la sua scoperta della pennicillina ha salvato tante e tante vite dei toreros feriti in combattimento; ma soprattutto non si può perdere l'altorilievo che rappresenta i tori in corsa, alle corna dei quali ci si può anche "aggrappare", rimanendo appesi col corpo penzoloni... Senza dubbio una foto turistica ad effetto!!!

L'ultima destinazione, è Plaza de Castilla; ormai è sera, il buio della notte avanza e quindi abbiamo la fortuna di poter fotografare le colonne gemelle con le illuminazioni natalizie! Peccato per quella piramide luminosa, che vorrebbe essere, nella fantasia dei Madrileni, la versione stilizzata e moderna di un albero di natale, ma che invece dà solo fastidio ai fotografi professionisti come noi! :P

Visto che domani ci tocca abbandonare questo paese da fiaba, decidiamo di concederci un nuovo orgasmo serale da Le Mario. Il métre ci conduce al nostro solito tavolo, già prenotato senza prenotare; e, scoprendo che si tratta della nostra ultima serata in Spagna, tutto lo staff si impegna a regalarci una prestazione, sia culinaria che di servizio, assolutamente memorabile ed impareggiabile.

Cominciamo con la nostra entrada preferita, le bruschettine al formaggio fresco e l'empanadilla, questa volta con cubetti di carne macinata e cipolle. Il vino, rigorosamente rosso, è offerto dalla casa: si tratta di una bottiglia della riserva, anche questa volta, scelta impeccabile del métre!

Dopo un tripudio di carne alla brace e salse agrodolci, e dopo il consueto spolveramento con lo spazzolino d'argento del métre, per ripulire il tavolo dalle briciole di pane, ecco arrivare la sorpresa! Ci viene servito il dessert de invitación, una favola di crem caramel, fragola e panna, servito con una specie di empanadilla al cioccolato... MIO DIO!!! Ed ho detto tutto!!!

Seguono caffè, ammazzacaffè e digestivo sempre rigorosamente de invitación, ossia offerti dalla casa!!! Il digestivo, in particolare, è un liquore rosé, molto forte, quasi un grappino, servito in ampi calici con ghiaccio... Fantastico!

Dopo aver pagato un conto irrisorio (quasi ci siamo messi a ridere, davanti allo scontrino!!! Ehehhehe), e dopo aver notato che metà delle voci del conto corrispondevano alla dicitura 0.00 - de invitación, abbiamo anche questa volta lasciato una meritatissima mancia del 20% e ci siamo complimentati personalmente con il métre, ringranziandolo per la cortesia senza fine dimostrataci durante il nostro soggiorno a Madrid, per le innumerevoli portate offerte dalla casa e soprattutto testimoniandogli il nostro profondissimo dolore per l'impossibilità di tornare in quel luogo, tempio di una cocina maravillosa!!!

Con i più profondi e sinceri auguri del métre e dello staff, che ci hanno salutato carinissimamente, ci congediamo e torniamo in albergo, per prepararci alla lunga notte. L'ultima nostra notte spagnola.

Imponendoci di ributtare nel ripostiglio e nel dimenticatoio, almeno per qualche ora ancora, la nostalgia di questi luoghi e di queste avventure, ci mettiamo in ghingheri e salpiamo alla volta di Chueca; stasera dev'essere overdose di locali: Liquid, Griffin's, Why Not, Ricky's... Ogni pub o disco aperta la imbuchiamo e prendiamo almeno una consumazione... I Mojito, i Cuba Libre ed i Negroni scivolano giù uno dopo l'altro...

Finchè, al Griffin's, non incontriamo un simpatico personaggio, Miguel, con cui chiacchiariamo tranquillamente per un sacco di tempo e che seguiamo per il resto della notte, spostandoci da un locale all'altro e facendoci trascinare in posti mai visti e mai conosciuti, davanti cui eravamo magari passati centinaia di altre volte senza notarli, dai nomi che ora si perdono nei meandri della memoria...

Ciascuno dei quali, sempre pieno zeppo a seconda dell'ora che Miguel sa cronometrare con una precisione svizzera... Ci lasciamo condurre da lui nel cuore della movida Madrilena, fino alle ultime ore del mattino... Miguel, il vero gato Madrileno, che si muove nel tessuto suburbano come un gatto di strada... Ed è un non-stop di giri di bevute, fino a mattina.

Ritorniamo in hotel giusto il tempo per chiudere le valigie, buttandoci tutto dentro alla rinfusa, darci una ripulita e ripartire, questa volta con destinazione l'aeroporto di Madrid Barajas.

L'ultimo viaggio in Metro è angosciante: stiamo tutti zitti, un po' anche per il sonno e la stanchezza che, passata l'eccitazione della vacanza, ora non possiamo più nascondere; ma soprattutto rimaniamo zitti perchè i nostri pensieri sono troppo catturati ed intrappolati per sempre in questa Metro, in città, nei suoi locali e nella sua vita notturna.

Rimaniamo zitti perchè ogni ricordo che affiora alla mente è una spina nel fianco, ora, e non si sopporta il confronto tra la realtà che abbiamo assaporato qui, suppur per così pochi giorni, e quella che torneremo a vivere in Italia.

Rimaniamo zitti per non piangere, anche se scendendo dalla Metro al terminal di Barajas, un piccola lacrima ribelle riga il nostro viso.

Per chi volesse curiosare tra la montagna di foto di questa nuova straordinaria vacanza, sono già online!!! Buona visione!

Friday, January 9, 2009

El Tercer Día del Año - Atocha y Fuencarral



Quello che resta di noi dopo la nottata di ieri riesce a malapena a svegliarsi a mezzogiorno, per trascinarsi come automi alla pasticceria Mallorquina, in cerca di una colazione "postuma", visto che ormai è ora di pranzo, anzi di merenda...

Oggi abbiamo proprio bisogno di una tregua, di rilassarci un pochettino; quindi optiamo per una destinazione confezionata su misura: la stazione di Atocha, ché l'ultima volta ci siamo passati davanti di sfuggita, presi dai nostri impegni, senza poterle dedicare il tempo che merita, per il suo impressionante giardino tropicale interno.

Mentre ci dirigiamo alla stazione del Metro, alla volta di Atocha, passiamo per caso davanti al Ministerio de Asuntos Exteriores, il Ministero degli Esteri spagnolo, assediato da una rumorosa manifestazione pro-Palestina! Infatti, sembra che proprio oggi ci sia stata una nuova offensiva di Israele su Gaza, con una strage alla Moschea... Ah... Palestinesi ed Israeliani: due popoli maledetti da Dio!

Abbandoniamo rapidamente questo caos, che non fa proprio per noi, in questo momento (abbiamo ancora un occhio chiuso ed il cuscino appiccicato dietro la testa... :P) e saliamo sul Metro, sempre lindo e tirato a lucido, puntualissimo ed efficientissimo come solo gli Spagnoli possono...

Il giardino tropicale di Atocha è sempre più bello, ogni volta che lo si visita, con i vaporizzatori di acqua per mantere costante il tasso di umidità necessario a quelle piante... In effetti, ci fa un caldo che concilia perfettamente il sonno... Ma prima di abbandonarci ad Orfeo su una delle panchine della stazione, ammiriamo sorpresi un fustino Dash seduto di fronte a noi, con il compagno a fianco sdraiato sul muretto: una foto per immortalare tanto ben di Dio è d'obbligo!

Con le tartarughine che sguazzano nel laghetto e le coppiette gay che si accarezzano, lasciamo che il tempo scorra via sonnacchioso... Nel primo pomeriggio scegliamo di dedicare il resto della giornata allo shopping in Calle de Fuencarral e Calle Serrano, due templi delle grandi firme mondiali.

Passiamo davanti a Prada, l'immancabile Zara, Ferragamo... In un viottolo di Calle de Fuencarral, c'è poi la libreria gay Berkana, tradizionale luogo di ritrovo della comunità. E pensare che in Italia le librerie gay stanno chiudendo i battenti, una dopo l'altra: qui, invece, sembra viva e fervida, ricca di attività e soprattutto di visitatori davvero niente male!!!

Entriamo per dare un'occhiatina... OH MIO DIO!!! Il Calendario dei Bomberos Madrileni!!! Da perderci gli occhi!!! E poi tutti i souvernirs più strampalati a tema... quasi quasi mi faccio prendere dalla tentazione di comprare qualche cartolina... "particolare" per i miei amici... Eheheheh...

E' ormai ora di cena, rientriamo in albergo per darci una rinfrescata e visto che non abbiamo molta voglia di stare a cercare altri posti per mangiare, torniamo da Le Mario, sotto il nostro albergo. Il métre sembra quasi aspettarci e, appena entriamo dalla porta, ci conduce al tavolo riservato apposta per noi!!! Grandi!!!

Stasera il servizio è ancora più ineccepibile di ieri. Tentano di rifilarci la carta in italiano, ma dopo aver dato un'occhiata veloce agli strafalcioni terribili (probabilmente dovuti al traduttore automatico di Google! Ehehehhe), chiediamo di riavere quello in lingua originale, che è meglio! :P

Assaggiamo anche una coppia di empanadillas ripiene al prosciutto e formaggio, che sono una prelibatezza senza fine! E vogliamo anche concederci il vino della casa, che, dice il métre, stasera è davvero speciale (forse apposta per noi). Si tratta di una nobile bottiglia di rosso pregiato, anche vincitore di un concorso di degustazione a Parigi... Siamo estasiati!

Ma tutto questo è nulla in confronto al dessert: i camerieri, che ormai hanno preso me ed il mio amico in simpatia (forse intuendo che siamo gay e sospettandoci una coppietta innamorata...), passano dal tavolo con lo scopettino d'argento per raccogliere le briciole e ripulire la tovaglia, in attesa che arrivino i nostri dolci.

Si tratta di due sfere di crema al cioccolato ricoperte di cioccolato fondente fuso su un letto di biscotto (al cioccolato): da togliere il fiato!!! Anche stasera lasciamo un'abbondante mancia e ci complimentiamo personalmente con il métre per i ravioli con il sugo al basilico fresco, che è stato una vera rivelazione culinaria! La serata si concluderà con il solito vagabondare per locali nel quartiere a noi tanto caro di Chueca.

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El Secundo Dìa del Año - Museos y Paseo del Prado



Il giorno dopo è dedicato in via esclusiva ai Musei: giornata culturale, da bravi finocchietti cool-fashion-glamour. Cominciamo presto, la mattina, nonostante il sonno che comincia ad accumularsi sulle nostre spalline... Ma via giù di correttori e si coprono persino i borsoni sotto gli occhi!

Che bello rivedere le stanze e le opere che già avevo visitato tanto e tanto tempo fa, durante la gita scolastica del quinto Liceo: eh, sì, ero già stato a Madrid, ma a quei tempi, eh... tutto era diverso, molto diverso da oggi. Fu una visita della Madrid etero, mentre ora, la nostra visita si può rivolgere a 360 gradi, senza filtri :-)

Il primo Museo della programma giornaliero è il Reina Sofia, con i suoi tre piani di esposizione... Facciamo un pochetto di fila, insieme agli spagnoliti tutti rigorosamente uno dietro l'altro, ordinati e composti. Una fila scorrevole, neppure 15 minuti di attesa! Incredibile vedere quanti figoni palesemente del partito girino per i musei, tutti intelletual-chic ed intenti ad apprezzare le meraviglie appese alle pareti, sala dopo sala...

Andare per Musei, così come per librerie e biblioteche, è un ottimo modo per abbordare, lo sapevate? Ehehheh... Peccato che anche in questa occasione, i soliti rompipalle italiani si sprecano ed ovviamente sono le uniche comitive che non stanno in fila, non fanno silenzio, fanno battute sulle opere... Ah... che pazienza ci vuole!!!

Nel primo pomeriggio, approfittiamo del baretto che si trova proprio davanti l'ingresso del Reina Sofia, sempre pieno zeppo di gente e turisti, che si vanta, stando ai cartelli espositivi, di servire i migliori panini ai calamari della Spagna!

I Madrileni, si sa, nonostante abitino a milioni di kilometri di distanza dal più vicino porto, farebbero di tutto pur di poter mangiare ad ogni ora del giorno e della notte il pesce più fresco, più prelibato e saporito del mondo! Infatti, è proprio a Madrid che potrete assaggiare i piatti di pesce, a cominciare dalla paella, più gustosi della Spagna. Eh, ad ognuno i propri vizi!!!

Quindi, sicuri di poterci fidare dell'annuncio clamaroso sui calamari, decidiamo di abbandonarci al piacere della gola, visto che quello della cultura (e degli occhi... ehm...) è già stato ampiamente soddisfatto; ed entriamo.

Il locale, come quasi tutti i locali Madrileni, è assolutamente spartano; le persone consumano il loro pasto con una bella caña ghiacciata al bancone, sedute sugli sgabellini. Dentro, è un continuo via vai di camerieri, tra le urla del cassiere, da un lato, e la cucina dal lato opposto: "Dos de calamares", "Caña y tres calamares"...
E così avanti tutta la giornata, credo...

Il pavimento assomiglia ad un campo di battaglia: proprio sotto il bancone, i praticissimi gancetti di ferro reggi-borsa ed i contenitori di acciaio, bassi bassi, per buttarci con disinvoltura la spazzatura... Dev'essere che i Madrileni erano così avvezzi a buttare le cartacce ed i tovagliolini sporchi a terra, che i gestori si sono piegati alle vecchie usanze e sono corsi ai ripari, piazzando proprio sul pavimento i comodissimi cestelli raccogli carta!

Insomma, ordiniamo le nostre cañas e questi squisiti panini ai calamari fritti, che sono un orgasmo senza fine! Neppure nelle migliori località sulla costa, è possibile trovare delle squisitezze, una freschezza ed una qualità simili a queste! Roba da matti!!!

Cmq, rifocillati coi calamari (ed anche un bel po' 'mbriachicci, per la caña alle 3 del pomeriggio...) ci dirigiamo verso il Paseo del Prado, non prima di aver ammirato in tutta la sua magnificenza la storica stazione centrale di Atocha (ma ci torneremo con la dovuta calma in seguito!)

Il Paseo del Prado toglie il respiro, con le prime luci della sera, la sua ampiezza che taglia in due il centro della città, tanto grande che gli attraversamenti pedonali sono spezzettati in 2 o 3 parti... ti credo! Per arrivare da un lato all'altro, ci vorrebbero tipo 10 minuti, altrimenti!!!

Passiamo davanti al CaixaForum, un edificio a metà strada tra il retrò ed il futuristico, con un giardino pensile mozzafiato! Arrivati al Museo del Prado, ci accodiamo fiduciosi alla fila, solo apparentemente immensa, dinanzi alla imponente statua di Velasquez, intento a dipingere, con le spalle rivolte all'omonima porta monumentale di ingresso al Museo.

Osserviamo attoniti capolavori di ieri (Velasquez, Goya, persino un Caravaggio, Tintoretto, Tiziano, El Bosco... dio, il Giardino delle Delizie me lo ruberei e lo attaccherei in camera da letto, tanto è straordinario!!! E poi tanti, tanti, tantissimi altri...); e capolavori di oggi (certi pacconi che ben ti deliziano, tra un'opera d'arte e l'altra... :P).

Purtroppo, la Maiala Desnuda (ehehhehe...) non è in mostra al Prado: è stata prestata momentaneamente al Louvre (maledetti francesi!): quindi, dobbiamo accontentarci del quadro gemello, quando la Maiala non era ancora maiala, ma era bella vestita di tutto punto! :P

In compenso, però, abbiamo ancora una mezz'oretta per visitare di sfuggita la sede espositiva delle sculture, tutte rigorosamente saccheggiate in giro per mondo, metà delle quali di legittima proprietà italiana...

Siamo entrati al Prado che era giorno; usciamo che è praticamente notte, dalla Porta di Goya, che, al contrario di Velasquez, è raffigurato in una poderosa statua rivolta con gli occhi all'ingresso omonimo. Intorno al Museo del Prado abbiamo il piacere di visitare la Iglesia de San Jerónimo el Real, un'altra meraviglia, fosse già solo per il mestoso portone di ingresso, decorato a bassorilievo in ogni singolo centimetro quadrato.

Prima di rientrare in albergo, ci dedichiamo alla visita delle famose fontane del Paseo del Prado, più a nord, per completare la passeggiata verso Puerta de Alcalà. Apollo, Nettuno... con le luci della notte, lo spettacolo è bellissimo! Son quasi più belle le luci decorative del Paseo del Prado che non quelle della Gran Via!

Passiamo con un pizzico di invidia davanti ai mostruosi edifici dell'Hotel Palace e del Ritz Hotel, anche loro addobbati a festa con tante di quelle luci, che servirebbe una centrale elettrica solo per loro!!!

Poi il Palacio de Comunicaciones che domina Plaza de Cibeles e l'omonma terza fontanona; questa visita si conclude con l'immancabile Puerta de Alcalà, e l'arco di trionfo a cinque passaggi, che crea un gioco di disegni luminosi davvero molto carino, la notte! Anche questo, uno degli orgogli della Spagna...

A Madrid, sembra che tutti i vigili urbani siano stati selezionati da un capo del personale certamente omosessuale, passiva e con gli ormoni a palla. Sono certi machi da fare paura, almeno quanto i mitici esseri chiamati bomberos: figure mitologiche che da sempre popolano l'immaginario collettivo dei gay de todo el mundo.

Vediamo uno di questi soggetti, un vigile urbano a bordo della sua moto lunga 10 metri e larga 4, proprio fermo davanti alla Puerta de Alcalà e cogliamo l'occasione per sfoggiare la nostra perfetta conoscenza della lingua, per chiedere dove sia la fermata del Metro più vicina (in realtà, lo sappiamo benissimo, è solo per cazzeggiare un po'! :P)

Non capiamo un cazzo di quello che ci risponde, però siamo assolutamente affascinati dalla sua potenza e dalla sua imponenza!!! Ehehehhe... Ovviamente, anche lui, in linea coi peggiori frequentatori dei locali Madrileni, sfoggia un bicipite di 10 metri di diametro... Eh... che ricordi! Arrestami, ti prego!!! :P

Sulla via del ritorno, scendiamo ancora una volta a Chueca (nooo, chi l'avrebbe mai detto!!!), per fare un giretto nel mercatino, prima della chiusura. Stasera, si va in giro per tapas! La guida ci segnala un paio di posti che ne servono tra le più buone di Madrid, quindi non dobbiamo farcele sfuggire!

La prima, è nei pressi di Plaza Sant'Ana: anche qui, ambiente molto alla mano, con i soliti cestelli per le carte in terra al bancone e la gente "aggrappata" in un centimetro quadrato a degustare tapas che sono davvero delle prelibatezze: salmone, caviale, prosciutto... Mio dio, che golosità! Il proprietario le prepara personalmente ad una ad una; capisce subito che siamo italiani e ci offre il primo giro di cañas! Stasera non si arriva alla fine, con tutta sta birra!!!

Il secondo posticino che raggiungiamo, vagadondando con la guida alla mano, per scovare i buchi più sinceramente Madrileni nel midollo... quelli che nessun turista conosce, quelli che sono lontani dal "giro", insomma... beh, è un posticino... come dire... originale...

Dunque, diciamo che sostanzialmente, cercando il locale vero, ci siamo persi, tra vicoli e vicoletti; ed essendo anche abbastanza tardi, abbiamo deciso di entrare in un baretto di tapas a caso... Mai l'avessimo fatto! Abbiamo beccato il luogo peggiore della città: il proprietario era un tizio sfattissimo, cannato o forse imbottito di eroina fino al colmo, con due occhi rossi da vampiro, ci serve delle tapas che dire "artigianali" è dire poco... Praticamente pane tagliato con l'accetta e prosciutto "strappato" dalle carni del maiale...

Per non parlare poi di come serviva il ghiaccio nei cocktails! Si strofinava i cubetti sul petto glabro e sui capezzoli!!! e poi li lanciava in aria, facendoli (quando andava bene!) cadere nel bicchiere... roba da matti!!! Con noi, c'era un altro gruppetto di stranieri, stranamente divertiti quanto sgomenti per quella visione; più gli avventori usuali, che non battevano ciglio... Forse era l'attrazione tipica del posto... Bah...

Cmq, terminato il pasto così... "saporito" e casereccio, torniamo sui nostri passi e, ormai stanchi morti, ci dirigiamo nella zona dei locali di Chueca, per annacquare la nostra stanchezza con un bel Mojito Madrileno e flirtare con i bicipiti autoctoni... A dormire, penseremo un altro giorno! :P

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Thursday, January 8, 2009

El Primero Dìa del Año Nuevo - Malasaña y Ohm



Il Primo Gennaio 2009 siamo completamente sciroccati di cervello, gonfi come cocomeri, con un cerchio alla testa che sembra che un fabbro ci stia battendo sopra un'incudine... La NocheVieja si è conclusa per noi alle 8 del mattino!

Cominciamo questa giornata molto molto lentamente, con una colazione leggera (visto che pochi minuti prima eravamo lì lì per abbracciarci al water... non mi sembra il caso di appensantirsi ulteriormente...) e poi, sempre con molta molta calma decidiamo di fare un giretto, non troppo impegnativo, ovviamente, per il sobborgo così fashion-glamour di Malasaña.

Plaza Dos de Mayo, le serrande dei negozietti di quartiere tutte addobbate e decorate di figure e colori sgargianti, anche in questa mattinata un pochino nuvolosa, ma comunque calda ed accogliente.

Una caratteristica molto singolare dei negozietti e delle taverne, anche in pieno centro, sono le decorazioni ed i mosaici in maiolica e ceramica! Delle piccole chicche che non possono sfuggire al turista più attento...

Il resto del pomeriggio, preferiamo riprenderci un pochino dalla botta cosmica e ci pieghiamo anche noi alla consuetudine Madrilena della siesta. E' davvero un toccasana, con questi ritmi e questo stile di vita, così meravigliosamente dissoluti!!!

La sera, scoviamo un ristorantino troppo chic, proprio sotto l'albergo (e chi l'aveva visto prima???): Le Mario, nome terribilmente esotico per essere italiano e terribilmente italiano per essere davvero esotico...

Appena entrati, ci accoglie il métre, cui consegnamo i nostri soprabiti e ci fa accomodare in un tavolino al centro sala, servendoci immediatamente uno stuzzichino di bruchette e formaggio fresco e grissini, come entradas.

Le portate proseguono con una fantasia di gnocchi alla parisienne, dall'abbondanza increbidile, su un letto di gorgonzola fuso... Vino rosso della casa, Azado e pollo ai funghi, in un tripudio di salsine aromatiche alle verdure...

Chiudono la cerimonia, aperitivo e ammazzacaffè de invitacion, offerti dalla casa. Volete sapere il conto per due persone, per tutto questo ben di dio, bottiglia di vino inclusa? 58 euro.

Roba da non credere. Siamo al centro esatto di Madrid, a meno di 5 metri dal fantomatico Kilometro Cero, che è il centro di tutto la España, mangiamo con una valanga di portate, vino rosso eccellente, servizio straordinario, in un locale chiccosissimo e raffinatissimo, assaggiamo una carne di bistecca superba che neppure nelle meglio trattorie della Toscana... e questo è il conto? Una barzelletta???

Fantastici! Lasciamo un'abbondante mancia del 15%, per aver gradito il servizio al di là di ogni più fortunata aspettativa, ed usciamo dal ristorante in uno stato d'animo contraddittorio: al settimo cielo, per aver trovare un posto così, penso unico nel suo genere; disperati, non appena ci rivolgiamo col pensiero alla realtà italiana, ché se prendi un caffè al centro di Venezia, magari ti serve un mutuo per pagarlo e fa pure schifo...

Ricordate: se capitate a Madrid, il ristorante Le Mario in Calle del Correo, proprio su Puerta del Sol, deve essere la vostra meta! Non potete perdervi questo orgasmo di piacere...

Ripresi per la goduria (una delle poche volte che davvero abbiamo goduto a tavola!!!), ci spingiamo verso la Metro per Chueca,a zonzo per bar e pub del ghetto; la nottata finirà all'Ohm, di cui vi ho già descritto le sensazionali caratteristiche...

Se l'inizio dell'anno comincia così bene... non oso immaginare il resto! Aaaaaaaa!!!

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NocheVieja en Madrid



Prima di cena, non possiamo mancare all'appuntamento con El Corte Engles, per rifornirci dell'accessorio immancabile, in questa NocheVieja Madrilena: l'uva! E' infatti usanza nota in tutto il mondo (e se non lo sapevate, ve lo dico io!) che allo scadere della mezzanotte, in Plaza del Sol, si mangi un chicco d'uva ad ogni rintocco del campanile. Un piccolo gesto scaramantico per propiziare tanta tanta fortuna nell'anno nuovo!

Ed ecco che parte l'assalto ai supermercati ed agli alimentari in tutta Madrid (la città brulica di piccoli negozietti alimentari, dappertutto... e pensare che qui in Italia, invece, stanno sempre di più scomparendo!), tutti a caccia dei fatidici 12 chicchi d'uva!

Seconda tappa, anche questa abbastanza obbligata per i festaggiamenti in piazza, negozietto di vini per una buona bottiglia di Cava, lo spumante la deve fare da padrone, stanotte!!!

Stanotte, tutto deve essere perfetto. Doccia, barba... Sono pulito, lindo, liscio e morbidoso :P Quasi quasi mi scoperei, se potessi!!! Indosso la mia camicetta nera sotto il completo gessato, cravattino rosso fiammante...

Pronto! Cena velocissima in un localino sotto l'albergo e poi, Puerta del Sol! Sfortunatamente, in piazza non è possibile portare bottiglie di vetro: la polizia ti ferma all'ingresso e ti serve dei bicchieroni di plastica da un litro, per svuotare le bottiglie di spumante! E è così che il primo tappo è saltato intorno alle 10.30, mentre alle 11, a furia di guardare il bicchierozzo di spumante in mano, ce lo siamo piano piano, sorsetto dopo sorsetto, scolato quasi tutto! Alla mezzanotte, eravamo di fatto praticamente già 'mbrichi persi!

Allo scadere delle 11, prima grande baldoria, tutta la piazza esaltata, tesa ed ansiosa di arrivare alle 12; si comincia a ballare, cantare e soprattutto bere, bere, bere... Ma quanto cazzo bevono i Madrileni??? :P

Meravigliosi giochi di luce illuminano i palazzi che circondano Puerta del Sol e le 10 strade laterali della piazza. Gente in ogni angolo, la piazza stracolma e soprattutto coloratissima: chi indossa cappellini da Babbo Natale, chi fantastiche parrucche fosforescenti...

Unica nota dolente è la presenza (eccessiva quanto fastidiosa) dei soliti italianuncoli: per fortuna, appena sentiamo qualche parolina dei soli maschiacci casinisti italiani, scappiamo per fonderci ancora meglio con la popolazione autoctona, che ci interessa molto molto di più!

Tra l'altro, cominciamo a capire la differenza fondamentale che passa tra un maschio italiano ed uno español: il pacco. Tutti gli spagnoli, e dico tutti tutti, hanno questi pacchi exta-voluminosi, versione XXL, da fare paura! Altro che gli stuzzicadenti italiani!!! La polla españolita es muy muy rica!!! Quanto adoro questo paese, da sempre! Ehehehhe :P

La mezzanotte è un tripudio di fuochi d'artificio, luci e colori che si spandono sopra la piazza, la gente (noi compresi) che si strafoga con i chicconi enormi di uva, cercando di ingoiarne uno in tempo per ogni rintocco (ehm... in questo sono stato abbastanza bravo, devo ammettere... :P) e poi musica, balli per le strade...

Madrid è stata messa a ferro e fuoco, questa notte! Quando la seconda bottiglia di spumante è ormai andata, scivoliamo verso Chueca, per cominciare la nostra NocheVieja al Liquid, un locale proprio alle porte del quartiere gay.

Usciti dal Metro, incontriamo questo ragazzotto simpaticissimo, con tanto di anello al naso, stile caprone (!), che attacca bottone, ci presentiamo e andremo avanti per tutta la serata in sua compagnia, come se fossimo amici da una vita! Troppo di fuori! Il locale, neppure a dirlo, pieno zeppo di gente; all'entrata, ci danno tanto di kit per la NocheVieja: ossia cappellino, collana di fiori, anello sbrilluccicoso, coriandoli e consumazione omaggio! Fantastico!!!

E via giù di Cuba Libre (ché se dici solo Cuba, il barista non ti capisce!!!) e Negroni (che il barista non lo conosceva, ma un italiano anima pia si ricordava la composizione di questo intruglio della felicità e ci ha aiutato ad averlo... ne è uscito un Negroni fatto ad arte, di gran lunga il più fortissimo che abbia mai ingurgitato nella mia vita!!!)...

I ragazzi veramente carini si sprecano, a Madrid! A cominciare da un biondino, capelli d'oro, ricci, che gli cadevano morbidamente sulle spalle... ribattezzato dal mio amico il biondino-prima-donna per ovvie ragioni (invidioso... :P)... poi la sezione dei palestratoni, i bears, gli italiani (ché quelli si ghettizzano e li riconosci ovunque, per forza!)...

Mamma che seratone! Di questo capodanno ricorderemo senza alcun dubbio un particolare, sopra tutti gli altri: la circonferenza dei bicipiti dei Madrileni... Roba da record!!! Un saluto speciale a quel ragazzotto di Chueca (ehm... di cui, ovviamente, ora non mi sopraggiunge più il nome... ehm...), al biondino-prima-donna, al barista che non sa fare i Negroni (ma ora ha imparato, grazie a noi! :P) ed a tutti i Madrileni, per la serata troppo al top del top!!! ... y ya quiero volver!!!

Per chi volesse curiosare tra la montagna di foto di questa nuova straordinaria vacanza, sono già online!!! Buona visione!

Wednesday, January 7, 2009

El último Día del Año - Ciudad Antigua y Palacio Real



L'ultimo giorno dell'anno, ci svegliamo tutti pimpanti, nonostante la nottata trascorsa tra un locale e l'altro e nonostante l'alcool che ancora ci circola abbondante nelle vene :-)

Scegliamo di dedicarci per qualche ora ad una buona e calda colazione; la nostra guida consiglia un baretto in Puerta del Sol, la Mallorquina, che, dice, è una vera e propria droga per i locali: nessun Madrileno può passarci davanti, senza abbandonarsi alla tentazione di assaggiare una delle sue enormi e golose paste ripiene, od uno dei suoi cornetti caldi alla crema di cioccolato!

E in effetti, entriamo, saliamo nella sala al primo piano, con vista panoramica sulla piazza ed ordiniamo qualche golosità, giusto per testare se il consiglio della guida fosse davvero attendibile... Mai l'avessimo fatto! Ci siamo alzati dal tavolo ad ora di pranzo, dopo aver praticamente avuto un orgasmo multiplo, tra creme, panna, millesfoglie... MIO DIO!!! Il paradiso in terra!

Se passate da Madrid, non dimenticate di fare una tappa in questo posto incredibile, magari verso l'ora in cui i veri Madrileni fanno colazione (ovvero, intorno alle 12.00!), tanto per approfittarne e conoscere anche un po' di gente autoctona, meglio se giovane e gagliarda!

Proseguiamo con uno dei percorsi segnalati dalla guida verso la città vecchia, tra chiesette in muratura, artisti e giocolieri di strada un po' dovunque ed... Eccola! La famosissima Chocolateria San Gines, dove torneremo più avanti, perché verso le 6 del mattino, dopo una nottata trascorsa tra pub, disco ed alcool, sembra che proprio tutti i Madrileni la scelgano per un rito antico quanto diffuso.

Tutti, ma proprio tutti, si ritrovano qui per assaporare un'altra delizia del palato spagnolo, i churros col cioccolato. Queste paste fritte, inzuppate nella crema fondente ed amarissima tipica di Madrid, sono un altro must da non perdere, almeno quanto il Museo del Prado!!!

Poi l'Ayuntamento de Madrid, il vecchio edificio del comune e la Basilica di San Francesco... Che meraviglia camminare piano piano per le stradine madrilene, respirare l'aria per nulla fredda di questa capitale, persino in pieno Dicembre... E soprattutto osservare negli angoli più nascosti e dimenticati dai turisti di massa i murales che sono niente meno che opere d'arte visiva, con i loro giochi e trucchi di prospettiva...

La naturale conclusione del giretto è verso il Palacio Real e la Cattedrale Almudena: qui i lavori in corso nella piazza hanno leggermento ridotto la vista della collina del parco reale, ma niente di grave... Vista di notte, la Cattedrale dev'essere un vero gioiellino, con la sua imponenza e le sue decorazioni baroccamente trionfanti sulla facciata.

I piedi cominciano a fare sempre più male e decidiamo di concederci una piccola pausa; in Plaza de España, proprio davanti all'enorme monumento a Cervantes, facciamo uno spuntino veloce nel caldo ed accogliente Starbucks di fronte. Così ricaricati (si fa per dire), con gli occhi spalancati e la testa che va da una parte e dall'altra perché non si sa quale gnocco passante guardare per prima, riprendiamo il cammino verso l'ultima meta della mattinata: l'eterno Templo de Debod, ossia le rovine del tempio egizio (saccheggiate dagli Spagnoli e portate qui, proprio al centro della capitale!).

Al tempio, ci dedichiamo per qualche minuto al cruising di un omone, probabilmente rumeno, che attira la nostra attenzione per le... evidenti doti... in esposizione... Ma non possiamo distrarci già da prima mattina! un po' di decenza!!!

Troviamo il coraggio per staccare gli occhi da quelle... doti... e ritorniamo in centro, verso il nostro Sol. A due passi dall'albergo, la cosmopolita Plaza Callao, con l'Asociacion de la Prensa ed El Corte Ingles, un altro tempio-orgoglio dei Madrileni, questa volta devoto al dio shopping...

Proprio in Plaza Callao, cominciamo a cercare il numero civico 4, dove sorge il terzo tempio-orgoglio di certi Madrileni, ovvero l'Ohm, la disco più frequentata, più amata, più gaya, più naked e più hot della città!

In verità, impieghiamo qualche decina di minuti, a capire dove sia davvero, questo fantomatico numero 4 di Plaza Callao; ma alla fine realizziamo che è proprio dentro l'ingresso dell'Asociacion de la Prensa, al primo piano... E pensare che saremmo passati da lì almeno un centinaio di volte, senza capire che era dentro il porticato che si doveva guardare!!!

E neppure il numero 4 scritto a caratteri cubitali sulla cima dell'arco centrale del portico ci è stato molto d'aiuto... Siamo proprio gonfi di alcool già alle 4 del pomeriggio!!!

Stanotte è la notte di fine anno, quindi sarà il caso di correre in albergo e prepararsi per la NocheVieja. Per oggi, direi proprio che abbiamo goduto abbastanza delle meraviglie della città! Nel rientro, non disdegnamo di passare davanti ad un ristorantino che cattura la nostra attenzione, non foss'altro per il nome: La Vaca Argentina! Ehehhehe... Sarà una premonizione dell'esito di questa notte??? Chissà...

Preparatevi, perché tra poco diremo addio a questo 2008 vecchio e consunto!!!

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La Primera Noche - Senderismo en Gran Via



Ragazzi, che stanchezza! Sono appena tornato dalle vacanza, ma sono più stanco di prima! Come si può continuare con questo andazzo? Ho una montagna di panni da mandare in lavanderia, altrettanti mi stanno aspettando sullo stendino... e non voglio neppure pensare al momento in cui, ormai asciutti, dovranno essere stirati...

Ho un quantità indicibile di ore di sonno ormai perduto, che tra l'altro neppure si fanno più sentire, per quante sono: passato il limite dell'umana decenza, poi succede che cominci a non dormire affatto e non ne avverti neppure più il bisogno...

Sono rientrato ieri, dopo un viaggio di cui tra breve cercherò di rimettere insieme i vari pezzi... ho pranzato alle 5 e cenato alle 23... Non è che devo pure riprendermi un po' dal fuso orario!?

Il fatto è che a Madrid non c'è alcun fuso orario di differenza, rispetto all'Italia... Eppure, tant'è... Per la vita che si fa da quelle parti, è come se ci fosse; e in quest'ultima settimana, ne abbiamo avuto una intensa dimostrazione.

Intanto, Feliz Año Nuevo a todos. Come saprete, sono appena tornato da Madrid, per la festa della NocheVieja 2009, ovvero, meno esoticamente, il Capodanno.

Abbiamo avuto la magnifica intuizione di partire con la Ryanair dall'aeroporto di Milano, che in realtà è l'aeroporto di Orio al Serio, a Bergamo. L'unica controindicazione è che arrivare a Bergamo da Pisa è peggio che fare una processione in ginocchio sui ceci.

Tre cambi di mezzo di trasporto per fare una manciata di kilometri... 5 ore per raggiungere l'aeroporto e poi ovviamente, x uscire dall'Italia, neppure un'ora e mezzo di volo!!! Roba da terzo mondo! Giuriamo che la prossima volta, si vola da Pisa fino a Barcellona, e poi treni ad alta velocità (quella vera, altro che Trenitalia), fino al centro della Spagna. Barcellona-Madrid è coperta dai treni della Renfe AVE in soli 140 minuti. Pazzesco!!! :P

Fortuna che ce la siamo presa bella larga e se non altro, nonostante i cronici ritardi di Trenitalia (20 minuti su un cazzo di intercity di merda da Genova a Milano!!!), nonostante tutto, bomba o non bomba... siamo arrivati a Bergamo senza corse nè patemi d'animo.

Tranquilli tranquilli, facciamo colazione ad Orio, passiamo avanti a tutti al check-in, chè c'era il mondo e la gente è davvero senza ritegno nè vergogna, s'è portata sul volo ogni tipologia di oggetto pericoloso, vietato, esplosivo... Non c'era una persona che passasse senza essere bloccato per accertamenti e maggiori controlli dalla Polizia di Dogana... Poveri Italiani!!!

Finalmente, nel primo pomeriggio, l'imbarco, con la nostra fila a fianco di quella del volo per Riga, piena zeppa di figoni eterosessuali, tutto testosterone e passione per il calcio... Hmm... non è che forse dovevamo cambiare destinazione, per questo Capodanno??? No, non scoraggiamoci! E' solo un segno del destino, per lasciarci intuire che, da questo momento in poi, ci avvieremo ad una fine di anno straordinaria e ricca di... sorprese...

Il volo passa in un battibaleno! Poco ci manca che impieghiamo di più ad uscire dall'aeroporto di Madrid Barajas!!! Ehehehhehe... Un aeroporto modernissimo quanto enorme, con 4 terminal, uno più grande dell'altro. Enormi nastri trasportatori portano la gente da una parte all'altra degli enormi corridoi di collegamento, al pari delle valigie e dei pacchi...

Primo viaggio in Metro verso il centro città: abbiamo un alberghetto che dà proprio su Puerta del Sol, tanto per non farci mancare niente. Neppure a dirlo, la Metro è uno spettacolo da mozzare il fiato, per puntualità, frequenza, pulizia, ordine... Siamo in un paese civilizzato anni luce lontano dal nostro; e questa è solo l'ennesima dimostrazione/conferma.

Roma ha sì e no 2 linee del Metro, la terza forse vedrà finalmente la luce tra 20 anni; tutte sporche, logore e sgarrupate. A Madrid ce ne sono 15, di linee del Metro, più la Circolare. E ti portano praticamente in ogni dove. Senza parole.

Il nostro albergo non lascia davvero nulla a desiderare, con un mega bagno in marmo bianco, due letti ad una piazza e mezza ed un finestrone stile medievale in legno e ferro battutto che dà direttamente sulla piazza ed è una piccola opera d'arte dell'artigianato locale... Fantastico!!!

Sebbene siamo ormai stanchi morti, più per il viaggio entro i confini italiani, che per il volo vero e proprio, non possiamo certo evitare di uscire e di fare il primo giro da perfetti turisti per caso: Plaza Mayor, che con le luci della notte assume un aspetto straordinariamente affascinante; Plaza Sant'Ana, con il meraviglioso Tearto e la Cerveceria più antica di Madrid; poi un giro nelle stradine trafficate e pullulanti di ragazzi in movida, fino alla maestosa Gran Via.

Raggiungiamo, ancora non riesco a capire con quali forze, i suntuosi ed imponenti palazzi ad angolo del Banco de España e dello storico Metropolis... Ormai estasiati da tanta bellezza, prendiamo la Metro verso quella che presto diventerà la nostra meta preferita e più frequentata, il posto dove sentirsi a casa, il paradiso in terra per chi non vive nel tessuto socio-culturale spagnolo: Chueca.

All'uscita del Metro di Chueca, la piazza principale del quartiere gay della città, ci attende uno spettacolo mozzafiato: un mercatino rumosoroso quanto famigliare riempie la piazzetta, circondata da chioschetti di gente a bere e chiacchierare fuori dai baretti che si dispongono in ogni metro quadro di spazio libero da abitazioni e... ed ecco sopra di noi delle linee di luci luminose, una per ogni colore dell'arcobaleno, che si disperdono, ciascuna in una diversa direzione, dal centro di Plaza Chueca fin nelle stradine affluenti.

Siamo sbarcati in un posto da fiaba... A quella visione, non diciamo nulla, ma il nostro cuore si riscalda di una gioia speciale.

Per chi volesse curiosare tra la montagna di foto di questa nuova straordinaria vacanza, sono già online!!! Buona visione!