Ich Bin Ein Berliner - West Side II
La giornata non può che cominciare con un cult di Berlino, altro luogo di pellegrinaggi di gente da tutt'Europa: l'Holocaust-Mahnmal, 2700 pilastri di cemento, di varie dimensioni, disposti su un'area immensa di terreno irregolare, che si alzano fino a togliere il respiro al visitatore, trasmettendo (seppure in minimissima parte) un senso di oppressione sconfortante, che in qualche modo dovrebbe ricordare quella dei tanti Ebrei vissuti e caduti sotto la follia Nazista. Da qui, si prosegue naturalmente verso la centralissima quanto affollata Friedrichstraße (che ospita, tra l'altro, un apprezzato locale gay... :)) e le installazioni futuriste dei centri commerciali Quartier 205 e Quartier 206. Tra un megastore e l'altro, ci concediamo una breve deviazione verso Bebelplatz e il suo famoso monumento in memoria dell'insana idea Nazista del Rogo dei Libri, compiuto proprio in questo punto, situato al centro della piazza e consistente in un'originale superficie di vetro, dentro la quale si può guardare di sotto, scorgendo una grande sala quadrata,le cui pareti sono interamente coperte di scaffali di libreria... desolatamente vuoti... Di sicuro impatto! Continuiamo verso sud e arriviamo prima alla graziosissima Gendarmenplatz, che ospita, oltre alla prestigiosissima Berliner Konzerthaus, anche un affollatissimo quanto chiassoso mercatino di Natale; e, successivamente, ad un'altra destinazione immancabile nel bagaglio del turista a Berlino: il mitico Checkpoint Charlie, uno dei pochi passaggi dal settore Est verso l'Ovest. Qui i riferimenti storici sono enormi, un marea di eventi più o meno famosi sono avvenuti proprio su questa lingua di terra, come le crisi di nervi tra USA e URSS a suon di scontri "freddi" tra Panzer, immobili ma schierati sui rispettivi limiti di confine; oppure l'episodio di quel pazzo che si è sdraiato proprio sulla riga di confine, metà corpo a Est, metà ad Ovest, per protestare contro la follia del Berliner Mauer... e le guardie di checkpoint che sono rimaste per ore a discutere di chi fosse la giurisdizione per portarlo via! Assurdità di un passato che sembra lontano, ma stava accadendo proprio mentre noi crescevamo! Confesso di non aver resistito alla tentazione di farmi timbrare il passaporto con tutti i timbri dei vari checkpoint berlinesi dell'epoca, dal settore inglese, americano, francese, fino al mitico timbro della DDR!!! Ora ho il passaporto pieno di timbri di stati che non esistono più! Eheheheh... Le ultime due attrattive di questa zona della città hanno a che fare, come quasi tutto a Berlino, del resto, con il Nazismo, la II Guerra Mondiale ed il periodo successivo della Guerra Fredda. In primo luogo, si tratta dell'illuminante quanto angosciante Jüdisches Museum, che vale davvero la pena visitare, non foss'altro che per alcuni documenti di straordinaria importanza conservati al suo interno, nonché per il cosiddetto Voided Void, ossia l'Holocaust Tower di Daniel Liebeskind: un'angosciosa esperienza neutralizzante. Provare per credere. Al Jüdisches Museum fa quasi da eco un altro fulcro di interesse, magari per un gruppo un po' più sparuto di persone: è lo Schwules Museum, il museo dedicato alle vittime GLBTQ del Nazismo. Il secondo elemento da non perdere, invece, proprio al limite sud della città, e legato questa volta non tanto alla onnipresente memoria sui campi di concentramento, quanto al periodo della Guerra Fredda: è il monumento dedicato al famoso Ponte Aereo Umanitario ed agli eroi che l'hanno reso possibile, tra il 1948 ed il 1949. Si tratta di un grandioso pilastro di cemento armato ricurvo, come a tracciare la rotta di un aereo da un punto all'altro di Berlino. Sempre per continuare sul filone della nostalgia storica, ci spostiamo ora alla Berliner Dom, al DDR Museum, al Rotes Rathaus ed alla meravigliosa composizione delle statue di Lenin e Stalin in mezzo al parco! Come resistere alla tentazione della classica foto in scala di altezze... Eheheheh... Con Alexanderplatz ed il suo orologio internazionale, il Weltzeituhr, che segna tutte le ore delle principali città del mondo, finisce il nostro giro nella zona di Berlino Ovest. Per un ultimo approfondimento sulla storia del Berliner Mauer, nel caso tutto questo non vi fosse ancora bastato, non disperate: tutta la piazza nei pressi della stazione della U-Bahn di Alexanderplatz ospita una sapiente quanto immensa mostra sulle tappe più importanti della sua vita, dalla creazione alla caduta! Se poi, dopo tutto questo ripasso di storia, siete esausti e non sapete più cosa fare, potrete sempre dedicarvi ad un po' di sano svago, in uno dei più affascinanti locali gay della città, in cima ad uno dei grattacieli che cingono la vasta Alexanderplatz: il Week End!!! Con i suoi 2 piani di morbidezza, si può godere, tra un cocktail e l'altro, di un panorama che non ha proprio nulla da invidiare neppure a quello della Fernsehturm, la onnipresente torre della TV di Stato! Se volete assaporare le emozioni di questo viaggetto a Berlino, visitate la mia galleria online! |

































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