Citatio diei
Ecco un pensiero profondissimo di un grande bastardo, uno scrittore controverso, dalla vita sregolata e sconquassata... l'Esteta per definizione: Oscar Wilde.

Quanto sono fortunati gli attori!
Sta ad essi scegliere se vogliono aver parte nella tragedia, o nella commedia,
se vogliono soffrire o godere, ridere o spargere lacrime;
non così nella vita vissuta.

La maggior parte degli uomini e delle donne sono costretti a recitare parti,
per le quali non hanno alcuna inclinazione.
Il mondo è un palcoscenico, ma le parti vi sono male distribuite.

L'uomo è tanto meno se stesso quanto più parla in persona propria;
dategli un maschera e vi dirà la verità.

Oscar Wilde - Aforismi

Friend Test
Ricordo, a chi ancora non lo avesse fatto (bastardi!!!), che e' di vitale importanza per la vostra sopravvivenza fisica, psichica e morale, compilare il mio magnificissimo
FrocioNotizie
Tuesday, December 8, 2009

Ich Bin Ein Berliner - West Side I



Ho deciso di fare una follia! Mi è capitata tra capo e collo un'occasione che non potevo lasciarmi sfuggire: per questioni legate al lavoro, mi è stata offerta la possibilità di andare in visita a Berlino per qualche giorno, tutto spesato e senza impegni particolari. Come non prendere al volo una proposta del genere???

In quattro e quattr'otto, valigetta pronta, bustina dei liquidi appena comprata all'aeroporto per 50 centesimi, nel disperato tentativo di restare entro gli assurdi limiti imposti dai controlli di sicurezza al check-in... qualche cambio, rasoio, un po' di bagnoschiuma, shampoo, cremina... spazzolino e dentifricio... tutto in meno di 100 ml... e il gioco è fatto! Il volo è stato prenotato per l'ultima settimana di Novembre e io l'ho saputo praticamente il giorno prima!

Unico disagio, il volo è da Milano Malpensa alle 9.00 AM! Praticamente un suicidio! Anche perchè significa partire da casa con un giorno di anticipo: fortuna che ad aspettarmi in quel di Milàn c'è un mio amichetto-amicuccio, un'occasione in più per rivedersi e passare una piacevole notte milanese, tra aperitivi, Navigli, l'immancabile nebbia-in-val-padana ed il Duomo infestato dai simpatici barboni mezzi pazzi, che urlano e imprecano da soli incomprensibili offese contro il governo!

La mattina dopo, alzataccia per completare la mission impossible di raggiungere la Malpensa entro le 8.00 AM, in tempo per il check-in. Il vantaggio è che a bordo del mitico volo Air Berlin, anche se praticamente è ora di colazione, ci servono un pranzo coi fiocchi!!!

L'arrivo a Berlino è dopo poco più di un'ora e mezzo, ma già si capisce che siamo in un altro paese, tutta un'altra storia, tutta un'altra aria! Con poco più di un euro e circa 30 minuti, arrivo dall'aeroporto di Berlin Tegel alla mia destinazione in centro città, usando praticamente tutti i mezzi pubblici conosciuti: esco a piedi dal Terminal, prendo il Bus per la stazione della S-Bahn, salgo sul treno per arrivare all'interscambio con la U-Bahn, infine un viaggetto di pochi minuti in metropolitana mi sbarca a due passi dal mio destino.

La mattinata trascorre alle prese con gli impegni lavorativi, ma dalle 5 del pomeriggio sono libero come una farfalla, solo nella capitale che tutti giurano essere la più dinamica e viva d'Europa! E come se questo non fosse già abbastanza, sto calpestando il suolo che è stato teatro di tutti i più grandi avvenimenti della storia contemporanea: la II Guerra Mondiale, il Nazismo, la Vittoria Alleata, la spartizione della Germania con il Trattato di Yalta, il Berliner Mauer, la Guerra Fredda, i Checkpoints entrati nell'immaginario collettivo di tutti quelli della mia generazione, la Caduta del Muro...

Praticamente uno spaccato della storia degli ultimi quarant'anni, metà dei quali li ho vissuti da testimone diretto, sebbene fossi troppo piccolo per rendermi conto delle implicazioni di tutto quello che stava avvenendo. Quelle cose tanto a lungo studiate sui libri di scuola, diventate per questo lontane e quasi mitologiche, ora assumevano forma, diventavano reali, camminando per una città martoriata dalla guerra, oppressa dalle dittature e che ancora oggi ne paga lo scotto.

Acquisivano spessore nella realtà, osservando attonito ed estasiato i resti che di quel Muro sono ancora rimasti in piedi, il Berliner Mauer; ascoltando, attraverso quel muro e le opere d'arte che ne arricchiscono il tratto noto come East Side Gallery, tutto il dolore, la sofferenza, la morte che quel Muro ha causato e di cui questa città è stata testimone.

Un'esperienza mistica, quasi, che tutti i ragazzi della mia generazione dovrebbero provare, almeno una volta nella vita. Quasi in pellegrinaggio sui luoghi che hanno fatto, nostro malgrado, da sfondo agli anni della nostra adolescenza.

Visto il tempo limitato che mi è stato concesso per questa visita (tre giorni di cui il primo, di fatto, già trascorso tra viaggio e lavoro e quindi ridotto ad una breve serata), il mio programma di visita è stato studiato quanto mai scientificamente, grazie anche al fatto che la struttura della città lo permette facilmente. Prima serata e giorno successivo: visita del West Side; il secondo giorno e mattino seguente: sarà invece la volta dell'East Side.

Al crepuscolo, e poi sempre di più, man mano che si avvicina la notte, Berlino diventa, se possibile, ancora più affascinante che di giorno: il Parlamento, il Reichstag col suo cupolone di vetro, a simboleggiare la trasparenza dell'amministrazione politica della cosa pubblica; le luci sulla visionaria copertura della Haus der Kulturen der Welt...

E poi, quale emozione calpestando la piazza di fronte alla grandiosa Brandeburg Tor, dove un composto insieme di croci ricordano le vite spezzate dei tanti che hanno cercato di oltrepassare quel maledetto Muro, in cerca di una vita migliore. Pensare che solo qualche settimana prima, la Brandeburg Tor era stata il fulcro dei festeggiamenti per il ventennale del Mauerfall!

Una interessante curiosità della zona intorno alla Brandeburg Tor è l'adiacente filiale della DZ Bank: da fuori, ha tutta l'aria di un anonimo edificio postindustriale, ma l'interno è a dir poco mozzafiato: l'architettura visionaria del suo creatore, Frank O. Gehry ha dell'incredibile!

La visita continua verso il Sony Center, Postdamer Platz, i favolosi mercatini di Natale del centro e poi, per coprire la zone più a ovest, verso il Tiergarten, con il fantastico quartiere delle Ambasciate: dopo le centralissime USA e UK, arrivano qui Egitto, Austria, Sud Africa, Italia, Emirati Arabi, Giappone, Norvegia, Svezia, Finlandia, Messico... Una più bella ed imponente dell'altra!

Mentre da lontano sembra quasi guardarci impertinente la statua della Vittoria, che tutto vede e che tutto controlla, dall'alto della sua colonna nel mezzo del Tiergarten (e che, per altro, pare sia un indiscusso simbolo della comunità GLBTQ berlinese): la dorata ed affascinante Siegessaeule.

Siamo ormai scivolati al Bauhaus-Archiv Museum für Gestaltung, l'Acquario mastodontico e, finalmente, come una rivelazione del buio della notte, la straordinaria Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche, immortale simbolo della irragionevolezza della guerra, con le sue strutture semi distrutte dai bombardamenti e volutamente lasciate nel loro aspetto attuale, come monito per le future generazioni. Le luci della Gedächtniskirche rendono ancora più vivida l'emozione.

A pochi passi da qui, riposa il famoso Orsetto Knut, nell'altrettanto preclaro Berliner Zoo, che subito mi richiama alla memoria il terribile film-denuncia I Ragazzi dello Zoo di Berlino.., Ma ormai l'ora è tarda: il resto del settore Ovest dovrà attendere qualche ora di sonno, come minimo!

Se volete assaporare le emozioni di questo viaggetto a Berlino, visitate la mia galleria online!

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