Ed Io Verrò un Giorno Là...
La canzone di Patty Pravo mi frulla nel cervello da questa mattina! Non so perché, ma proprio non mi riesce di liberarmi da questa melodia così malinconica e profonda... E' esageratamente bella, probabilmente perché, per certi versi, riesco ad immedesimarmi in quelle parole... "Io verrò un giorno là", recita un frammento del ritornello: ed in effetti ci sta a puntino, come titolo di questo post, perché da sempre, da quando ero piccolino e seguivo in TV il Festival di Sanremo, alimento il desiderio di andare, un giorno o l'altro, a vedere il mitico Teatro Ariston di SanRemo. Beh, certo, un tempo il Festival era un vero e proprio evento nazional-popolare, come si dice, a cui non si poteva rinunciare per nulla al mondo; ben diverso dall'infimo livello artistico in cui è sprofondato, da un po' di anni a questa parte... L'occasione per trasformare in realtà questo piccolo desiderio si presenta lo scorso weekend, quando Arcigay, insieme alle associazioni di genitori di omosessuali ed Arcilesbica, convoca una manifestazione dal titolo fantastico: "Se Mi Innamoro", per riportare l'attenzione sulla comunità, i suoi valori, i suoi problemi e per ristabilire un minimo di equilibrio di informazione, dopo tutte le scempiaggini che si sono sentite a proposito di noi gay e lesbiche in TV, grazie al nostro caro frocetto represso di Povia. La sua canzonettina, Luca Era Gay (dico, ma che cazzo! Tutti i protagonisti delle canzoni italiane devono usurparmi il nome?! Cos'è, una specie di common law che tutti sanno e non è scritta da nessuna parte?!), ha sollevato una montagna di polemiche e di malumori già mesi e mesi prima dell'inizio del Festival... e del resto, gli eventi degli ultimi giorni avvalorano e sanciscono la legittimità dei nostri timori così anticipati... Dunque, quale migliore occasione per visitare un pochino la ridente cittadina della riviera ligure, che per una settimana l'anno diventa la più famosa d'Italia e del mondo? Ci armiamo di bandiere arcobaleno con il gruppo Arcigay di Pisa e partiamo! Ora però... bisogna sapere che i trasporti ferroviari della Liguria non è che esattamente splendano per efficienza... La manifestazione ed il concentramento sul lungomare di SanRemo è previsto per il primo pomeriggio, alle 15.30. Ma per essere con sufficiente anticipo sul posto, bisogna partire da Pisa alle 6.00 del mattino... Dico! 6 del mattino per fare neppure 200 Km?! Visto che partire alle 6.00 sarebbe stato un evidente ed inevitabile suicidio, decidiamo di rischiare di arrivare un pochino in ritardo, pur di sopravvivere al viaggio: si parte alle 9.00 (orario già decisamente più decente, anche se ancora abbastanza scomodo per i nostri makeup mattutini...), tutti puntuali in stazione a fare il biglietto... Beh, tutti o quasi tutti, visto che il nostro amico portabandiere è sostanzialmente salito sul treno al volo: arrivato in stazione un minuto prima della partenza, ha fatto il biglietto grazie alle sue doti di telepatia, si è catapultato sul binario 7 (un binario un po' più a fanculo no, eh? Più sei in ritardo, più il binario è a casino, non so se ci avete fatto caso...). Il capotreno già sta fischiando, le porte si chiudono, quando lui esce dal sottopassaggio e, senza neppure capire in quale carrozza fossimo noi altri, si fionda sul treno passando dal finestrino... Con il risultato che lo vediamo comparire nella nostra carrozza quando ormai siamo in prossimità di Genova, visto che si è dovuto poi fare a piedi mezzo treno, perché (ovviamente, vorrei aggiungere) i nostri posti erano in una carozza in culo... nel vero senso della parola... Beh, a parte questi piccoli imprevisti e palpitazioni, si arriva a Genova, deliziati dalla compagnia di un plotone dell'esercito, che ha deciso di occupare insieme a noi il vagone... Eheheheh, che fortuna: quando si dice il destino!!! Tra l'altro, stiamo viaggiando come dei grandi managers, in prima classe extralusso, perché tutti gli altri posti erano già belli ed esauriti! Della serie... organizziamoci con anticipo... Dopo aver speso 1000 euro solo andata, arriviamo sani, salvi ed aitanti a Genova Piazza Principe, per scoprire che la coincidenza x SanRemo viaggia con 45 minuti di ritardo! Le tariffe Trenitalia sono aumentate recentemente per migliorare il servizio, giusto??? Sì sì, credici!!! In compenso, abbiamo tutto il tempo per fare i turisti a Genova: non che ci sia poi così tanto da vedere, a parte l'Acquario ed il Galeone di Nettuno... però possiamo fare un giretto nella città vecchia ed al porto, prendendo in tutta comodità un gigantesco panino al Kebab in un microscopico locale del porto... gnam gnam... :-) Rientrati in stazione, andiamo al nostro binario e cerchiamo di salire sul treno che ci porterà a destinazione, ma... Ovviamente niente può andare per il verso giusto; e scopriamo ben presto, dalle facce inkazzate degli altri passeggeri, che per magia la nostra carrozza, la numero 4, è stata soppressa! Eh sì, proprio soppressa: passiamo dalla 3 alla 5 attraversando un corridoio che dev'essere una frattura nello spazio-tempo... Il controllore ci dice di occupare i posti corrispondenti ai nostri nella carrozza 3: ma, come potete immaginarmi, avendo detto la stessa cosa anche ai passeggeri della carrozza 3, la cosa praticamente finisce a chi arriva prima e scazzotta di più!!! Ahahahah, esilarante! Entriamo a SanRemo con 55 minuti di ritardo, dopo esserci fermati in tutte le stazione più puzzinose, isolate, dimenticate da Dio e disabitate che uno possa immaginare, nonostante il nostro treno sia uno scintillante EuroCity. Dico, ma la fermata di Pietra Ligure è proprio così fondamentale, per un collegamento su cui paghi il supplemento alta velocità? (E su cui paghi anche la prenotazione per posti in carrozze che non esistono, aggiungerei...). Ora ho capito perché non ho mai organizzato un viaggio a SanRemo, prima d'ora. |

































No comments:
Post a Comment