Scusa, ma te sei gay?
Doveva essere una tranquilla serata tra etero. E' stato un Gay Pride... Siamo usciti di casa poche ore prima dell'alba, perchè il signorino Xxxxx doveva farsi la doccetta coi compagni di nuoto (e poi sono io la checca, vabbè...) Si fa il solito giretto per il centro, raccattiamo il resto della combriccola sparsa qua e là per strada; poi decidiamo di infilarci al San Blas, il pubbettino di là d'arno, molto fashion glamour, frequentato in genere dai ragazzetti pisani sotto i 15 anni. Si entra, l'ambiente è molto accogliente, caloroso... Prima occhiata fulminante del tipo-maglioncino-bianco all'ingresso: un buon inizio. Passiamo davanti al bancone, per trovare un tavolo libero per dieci persone: il barista è un fotomodello noto nei peggiori bar omosex. Prendiamo posto ad un tavolino tutto colorato, a metà strada tra un asilo nido ed un centro sociale per gay sfranti. C'è pure il divanetto per intrattenersi in atteggiamenti, diciamo così, poco sociali... Dietro di noi, tavolino da 2, con una coppietta di ragazzi: "Ma no, saranno soltanto amici". Sì sì, credici! Mi lamento con la cameriera in maniera rumorosa, perchè non ci ha mandato il barista-fotomodello a servirci, anzicché venire lei con quel suo culo piatto: dico, ma come si può??? Si scopre che il nostro caro barista, in realtà è aiuto cuoco e, infatti, ci prepara con le sue manine da fata una meravigliosa piadina, con tanto tanto amore... :-) Mi becco un'altra occhiata-a-fucile da un tipo rasta, nel tavolo vicino, forse perchè stavo osservando con (inconscia) insistenza gli occhi meravigliosi della sua amica/ragazza, boh... (probabilmente mi ero solo soffermato a pensare ai cazzi miei, ed avevo lo sguardo rivolto a lei). Poverino, lui non sa che non corre alcun rischio... Almeno, che lei, di sicuro, non corre alcun rischio; lui forse... Usciamo dal locale, dopo aver trangugiato la peggior Caipiroska mai ingoiata in vita mia; e si torna all'aria aperta. Ormai sono le due passate, attraversiamo Ponte di Mezzo che sembra quasi la versione in miniatura del Viale Europa di Torre del Lago: c'è persino un travestito carinissimo che appunta gli occhi sul pacco di un nostro amico: effetto testa-a-ventilatore... Lo sapete, no? Scivoliamo verso Settimelli, proverbiale luogo di incontro, crocevia di anime del venerdì sera pisano; incontro con grande stupore e gioia persone che da anni, quasi, avevo perso un po' di vista. Due chiacchiere, una birra... Il mio amico è ormai ubriaco perso, sarà arrivato alla decima birra (più la mezza Caipiroska che mi ha inculato al San Blas!). Si accende improvvisamente la lampadina della fame, un buco atroce allo stomaco ci spinge come zoombie verso il profumo del pane caldo appena sfornato; ed in un batter d'occhio ci ritroviamo in Piazza Vettovaglie. Conoscete il fornaio di Piazza Vettovaglie? I fornai sono un'altra delle (tante, innumerevoli) categorie ad altissima densità frocia. Bicipiti robusti, ben allenati; mani grandi, grembiulino infarinato... La farina lo ricopre fino ai capelli... Porta gli occhiali, ha un po' l'aspetto da nerd, ma tutta la scena fa molto pubblicità di Me2: "Luca, programmatore & Xxxxx, panettiere - Si sono trovati su Me2! Tu cosa aspetti?". Sai come maneggia bene il mattarello, un panettiere? Con quelle mani, poi... chissà cosa è capace di fare... Fare il pane è l'arte più antica del mondo. Un po' come fare sesso! Prendiamo questo trancio di pizza, buonissimissima, calda appena uscita dal forno... Buona come può esserlo solo alle 3 del mattino. Nel pub delle Vettovaglie, poco più avanti, il barista sta facendo le ultime pulizie prima di chiudere il locale. Mutandino di fibra elasticizzato, bianco, forse Intimissimi; jeans trendy appena sotto il culo (quanto basta per vedere, attraverso le vetrate chiuse del pub, la righina del culo depilato), scopa in mano a risistemare tavolini e sedie... Mi guarda un paio di volte, poi forse capisce che le sue nudità sono un po' troppo esposte, e si tira finalmente sù quel jeans inguardabile da sotto il culo! Incontriamo altri amici flashati in Piazza Vettovaglie, si parla della Laurea tanto sudata di un conoscente comune, di come, per festeggiare il lieto (ed inaspettato) evento, gli abbiano depilato quella foresta che si ritrovava sul torace e sul pube (fronte-retro, ovviamente)... Ma la nottata non è più tanto giovane; i nostri occhi hanno avuto la loro (specialmente dopo che il barista delle vettovaglie ha terminato le pulizie ed è uscito dal locale con... la ragazza! sigh sigh). Stanchi morti, ci trasciniamo via e salutiamo tutti. Il fermento che ancora regna sovrano sui Lungarni ci ispira a fare un ultimo saltino al Millibar, proprio in extremis. Sono le 4 del mattino, ormai il cielo è chiaro. Incontriamo un mucchio di erasmus spagnoli, a fare tandem con delle studentesse padane... Oddio, la memoria comincia ad essere annebbiata; si accavallano cazzate su cazzate, complice l'alcool ormai a livelli stratosferici. Ci sono degli spagnoli, un croato (oddio!!!), un ragazzo giapponese che la metà già basta... Ma una cosa me la ricordo ancora molto bene, in questo pomeriggio sonnacchioso; una delle ragazze, chiacchierando col mio amico, ad un certo punto gli fa: "Scusa, ma te sei gay?" Inutile descrivere qui le risate (mie e del mio amico) seguite a cotanta manifestazione di perspicacia... Gli etero proprio non ci imbroccano mai! |

































2 comments:
Il vestito da monsignore ti calza a pennello.
Good for people to know.
Post a Comment