Una Scelta di Parte
Quello è lo slogan della Sinistra Arcobaleno, per il nuovo turno di elezioni politiche di questi giorni. Meno di due ore fa si sono chiusi i seggi elettorali, io sono appena rientrato a casa, dal mio lungo viaggio per il voto; e ora comincia il completo dominio dei dati, degli Exit Poll e delle Proiezioni... Fino forse a notte inoltrata... In francia, il Premier vincitore è stato nominato 6 ore dalla chiusura dei seggi. Noi forse riconteremo le schede per i prossimi 6-12 mesi. Spero che vinca Berlusconi, altrimenti tra denunce di brogli, commissioni di inchiesta e cazzate varie, si andrà avanti anche molto di più di 12 mesi. No, scherzo... Nulla sarebbe peggio di una nuova legislatura di un mafioso. Ora vuole pure riscrivere i libri di storia, per riabilitare Mangano... senza parole :-( All'estero cominciano a chiedersi come possano gli Italiani eleggere per l'ennesima volta un personaggio così scandalosamente impresentabile ed ineleggibile come il nostro amatissimo Berlusca. Menomale che Silvio c'è... In qualunque altro paese, l'avrebbero spedito fuori dalle Istituizioni a calci nel culo. E noi, invece, ancora siamo lì a leccarglielo, il culo... Il primo Exit Poll dice che l'unico vero uomo politico rimasto in Italia si è a stento assestato tra il 4% ed il 6%: se è oro che cola, l'Arcobaleno avrà un paio di rappresentanti in Parlamento... Che tristezza! Il Partito Socialista non ha neppure passato lo sbarramento, e questo è un dato davvero preoccupante: l'unica campagna forte, decisa, incisiva e, direi, con i controcoglioni, sui diritti degli omosessuali veniva proprio dal Partito Socialista... Che tristezza! Adesso dobbiamo davvero scegliere un Paese ed espatriare. Con un nuovo Governo Berlusconi, in cui per altro la Lega farebbe la parte del leone, l'Italia non può che essere destinata alla sfacelo, a cominciare dai Conti Pubblici e dal Debito. Ecco cosa dice il Times: Mr. Berlusconi, mocked by the Left for his efforts to disguise his height, age and receding hairline, has been implicated in a string of corruption investigations. He ran up a budget deficit equal to 4.4 per cent of gross domestic product (GDP) during his last period in office. That made his victory all the more remarkable. At 71 he was written off by his critics as too old, too prone to vulgar gaffes, too wedded to vested interests and too dogged by corruption allegations to be the leader chosen by Italians to reverse the country’s economic and social decline. [...] They forgave his gaffes in the closing stages of the campaign: his assertion that right wing women were more attractive than those on the Left, his description of Francesco Totti, the revered captain of AS Roma, as "out of his mind" for backing the Centre Left candidate for mayor of Rome, and his praise of a convicted mafioso who was once on his staff as a "hero". Vado a preparare la valigia... |

































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