Warszawa
Primo viaggio nell'Europa dell'Est, il remoto est che ho colpevolmente tralasciato. Basta con l'Europa centrale e occidentale: ora mi ci vuole proprio un'immersione in culture un po' più lontane e... diverse... L'arrivo a Warszawa è stato un po' desolante. Non aspettatevi che qualcuno sia in grado di darvi indicazioni in Inglese: neppure alla stazione centrale avrete sorte migliore. Per fortuna, il mio ostello era proprio vicino alla Metro di Politechnika. Un palazzone di vetro e cemento, azzurro e blu, che poche settimane prima, fino alla fine delle lezioni all'Università, era stata la residenza degli studenti! Che figata, senza neppure saperlo, sono finito nelle camere dove fino a poco prima dormivano i giovani aitanti universitari polacchi!!! Al centro del quartiere moderno della città, circondato da uffici di alta finanza, alberghi lussuosissimi, come il grattacielo del Marriott, e dal meraviglioso edificio della Università Politecnica: un fiore all'occhiello dell'architettura polacca, in meraviglioso stile neoclassico, con ampie scalinate e marmi bianchi e neri... Tra scale, portici e pavimenti a scacchi, sembra quasi di stare dentro uno dei film di Harry Potter! La cosa che più colpisce della città è il repentino e continuo passaggio da scene di estrema povertà post-bellica, con edifici ancora da ricostruire, ruderi ed automobili mai viste, di anni lontanissimi, tram superaffollati e che sembrano costruiti di cartapesta e alluminio... a grattacieli di cristallo e centri commerciali per quella piccola parte di società che vive nel benessere... Come il centro commerciale proprio affianco al Pałac Kultury i Nauki (detto anche PKiN), che proprio non può passare inosservato per la sua copertura trasparente che sembra la superifice di un mare agitato... Roba da architetti post-moderni che proprio nulla ha a che fare con il vicino Pałac, una costruzione-obbrobrio, donato dalla Russia alla Polonia e che tutti i Polacchi chiamano ironicamente l'Elefante con la gonnella di pizzo o l'Occhio di Mosca sulla Polonia: un grattacielo di mattoni che si staglia grigio nel cielo della capitale e che ospita anche la Sala Kongresowa, un teatro d'alta classe dove si è esibito persino il Gay Men Chorus di Londra, in occasione dell'EuroPride 2010. L'unica cosa bella del PKiN è la vista della città dall'alto: indimenticabile proprio perché l'unica che non include il PKiN stesso!!! Per Warszawa ci si sposta tranquillamente in Metro, sempre che abbiate il coraggio di stiparvi in una carrozza di alluminio grigio e rosso che corre a velocità impossibile nel sottosuolo! Le stazioni del Metro non sono particolarmente interessanti o monumentali: si distingue dalle altre solo la Metro di Plac Wilsona, che sembra l'interno di una stazione spaziale alla Star Trek! Il leit motiv di Warszawa è, a buon ragione, Frederic Chopin: oltre a monumenti e commemorazioni ovunque, non vi risulterà difficile incrociare per le strade della capitale qualche artista di strada che vi delizierà con piccoli brani o veri e propri concerti di pianoforte. Una delle più belle serate a Warszawa l'ho trascorsa proprio nella piazza centrale della città vecchia, con il castello ed il sole calante dell'imbrunire sullo sfondo, ascoltando estasiato le note di un musicista che suonava meravigliosamente Chopin su un vero pianoforte da camera, portato per l'occasione al centro della piazza! Roba fantastica! E poi gli stradoni contornati da edifici mastodontici del Socialismo Reale (non potrete fare a meno di notare il trafficatissimo incrocio tra Aleja Jana Pawla II e Aleja Solidarności: mezzo secolo di storia in un incrocio...). E poi i grandiosi parchi, il palazzo di Wilanowska, la Versailles polacca... Ma senza ombra di dubbio la parte più fascinosa della città è la Stare Miasto, la città vecchia: nonostante il nome, nessun edificio di questa zona ha più di 100 anni, visto che fu completamente rasa al suolo durante la Seconda Guerra Mondiale, e ricostruita fedelmente all'originale in tempi più recenti. La piazza del Castello di Warszawa è davvero bellissima: a star fermi lì nel centro, a guardare i tetti caratteristici delle abitazioni polacche e l'inconfondibile facciata a mattoni rossi del Castello e le mura di protezione della città antica... si ha davvero l'impressione di stare al centro della storia... Aggiungete magari qualche nota lontana di qualche musicista alle prese con Chopin ed avrete un meraviglioso quadro da cartolina! Przedmiescie Krakowskie è la principale arteria della Stare Miasto, anche se ormai convertita in vero e proprio museo a cielo aperto e frequentatissima dai turisti, quasi affollata. Soffermatevi ad ascoltare il tipico suono della torre dell'orologio in piazza del Castello e poi perdetevi nei vicoletti della città vecchia, che si diramano dal Rinek Stare Miasta, dominata dall'inconfondibile fontana della sirena, simbolo onnipresente della capitale. Il centro antico è un pullulare di casette color pastello, di piazzette sterrate (non perdetevi l'originale piazzetta triangolare della campana), popolate di figure inquietanti, come il dragone che domina il Rinek. Ognuna ha la sua leggenda e in questi luoghi il mito si confonde con la realtà. Il fotoracconto di questa pazza esperienza polacca lo trovate nella mia galleria online! |

































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