Citatio diei
Ecco un pensiero profondissimo di un grande bastardo, uno scrittore controverso, dalla vita sregolata e sconquassata... l'Esteta per definizione: Oscar Wilde.

Quanto sono fortunati gli attori!
Sta ad essi scegliere se vogliono aver parte nella tragedia, o nella commedia,
se vogliono soffrire o godere, ridere o spargere lacrime;
non così nella vita vissuta.

La maggior parte degli uomini e delle donne sono costretti a recitare parti,
per le quali non hanno alcuna inclinazione.
Il mondo è un palcoscenico, ma le parti vi sono male distribuite.

L'uomo è tanto meno se stesso quanto più parla in persona propria;
dategli un maschera e vi dirà la verità.

Oscar Wilde - Aforismi

Friend Test
Ricordo, a chi ancora non lo avesse fatto (bastardi!!!), che e' di vitale importanza per la vostra sopravvivenza fisica, psichica e morale, compilare il mio magnificissimo
FrocioNotizie
Tuesday, April 17, 2007

The USA Odessey - Goodbye, New York



Non le auguro a nessuno, 8 oro di volo consecutive. Dopo le prime due, nell'abitacolo si respira un'aria gelida, stantìa, anche se depurata dal circuito del condizionamento. La brina mi aderisce alla faccia: fa freddo... Guido è sparito diversi posti avanti a me. Ed il mio nuovo vicino non è altrettando attraente. In compenso ci sono ancora tutti i componenti della scolaresca, con tanto di arzillo professore in camicina fucsia che ci prova con l'Italiana...

Dormo un po', durante il volo: quei vecchi film in bianco e nero di James Bond e l'archeologia della cinematografia mi fanno venire la giusta dose di sonnolenza... Mi sveglio che dobbiamo compilare il famoso questionario per l'immigrazione: sono un terrorista? vengo negli USA per organizzare attentati? Poveri americani... come gli prude il cu***lo dell'11 Settembre...

Alle 2 del mattino, passiamo l'ingresso dell'Ufficio Immagrazione: Welcome to the United States of America, recita il targone argentato in cima all'ingresso. Si prendono le impronte digitali, sorridi alla web-cam, un paio di timbri sul passaporto e via! A ritirare i bagagli! Saluto il caro Guido, invitandolo a visitare Pisa, quando ha voglia. Chissà se lo rivedrò mai! Andava in America a cercar lavoro: buona fortuna!

Ci dirigiamo all'Avis, per il ritiro della nostra auto. Neanche a dirlo, venerdì 13 è passato, ma la sfiga regna sovrana ormai su tutto il weekend! Impiegano 2 ore a sbrigare tutte le procedure per accettare il voucher della carta di credito per il ritiro: alla fine ci consegnano questa macchinina Chrisler, 6 airbags ma senza chiusura centralizzata. Ormai credevo non le facessero neppure più, le auto senza chiusura centralizzata... Bah...

Il navigatore satellitare è un notebook di forma cubica, non proprio tascabile, che soprattutto lavora contro di noi, segnalando le svolte a 10 metri di distanza, quando in realtà bisogna svoltare subito. Sbagliamo strada un centinaio di volte, prima di adattarci a questo trucchetto. Arriviamo in albergo che ormai è giorno: le 6 del mattino di sabato 14 Aprile 2007.

Il giorno più lungo è finalmente finito! Siamo in piedi dalle 4 di mattina del giorno precedente. Ormai le gambe non mi reggono più. Corriamo alla hall, per prendere le camere e... Ed ecco che quando torno a Pisa, strangolo con le mie stesse mani quella rinco***jonita cronica dell'Agenzia di Viaggio!!!

Avvisare che si arriva tardi la notte ***NON*** significa, in alcun modo, ***ANNULLARE*** la prenotazione del giorno prima, perchè sennò gli sfigati come noi che arrivano alle 6 del mattino, dopo 28 ore di viaggio, devono pure aspettare che la stanza si liberi, vogliamo dire tipo verso le 10???, dai precedenti inquilini e dare tempo alle donne delle pulizie di risistemare tutto.

Così, ci toccano delle gradevolissime ore di sonno agitato (che più che sonno sembra stretching) sulle poltrone di cemento armato della hall dell'albergo. Mentre la gente allegra fa colazione, noi morti di sonno, in coma... sognamo un letto morbido per far riposare le stanche membra.

Per l'ora di pranzo, ci danno la camera (grazie Katinka, te sì che hai capito tutto di viaggi!!!). Piano piano, torniamo alla normalità: un riposino, un buon pasto caldo. Il jet-leg si riassorbe lentamente. Mentre torna la ragione, si fanno avanti i dettagli dell'albergo extralusso di cui siamo ospiti: lo Sheraton Edison Hotel è una figata mostruosa. Lì dove una colazione costa 27 dollari, la connessione ad internet si paga con numeri a due cifre per ora, la piscina riscaldata e coperta è adiacente ad una meravigliosa sauna :P!!!

Al piano terreno c'è un'enorme sala da ballo: la Thomas Edison Ballroom, che questo sabato ospita le New Jersey Daughters of the American Revolution (NJDAR), un gruppo di vecchiacce ultracentenarie e piene di soldi fino ai denti (rifatti e d'oro, ovviamente), che si dedica a ricevimenti e pesche beneficenza... Per poco non mandano a fuoco l'intero hotel, vecchie rimbambite, cazz***o!

La notte, invece, è la volta del ballo annuale delle Pi Kappa Alpha, che detto in italiano significa tanti pisellini teenagers americani gonfi di testosterone, stupidi e ubriachi... Pane (pene???) per i miei dentini... :P Cominciamo MOOOLTO bene! Welcome to the United States of America! Ahahahha.

La Thomas Edison Ballroom ne riserva ogni giorno una nuova: domenica mattina è la volta del gruppo cristiano di non so che cazz***o, che si cimenta in incredibili cori gospel di Alleluja e Ave Maria, proprio come nei films!!! 'Sti americani stanno proprio male!!!

Il tempo è rapidamente cambiato: sabato notte comincia una bufera di acqua e vento, che si trasformerà presto in nevischio, dall'inizio della settimana. Siamo a 6 gradi centigradi (praticamente, -2 gradi per ogni fuso orario con l'Europa!). Fortuna ho portato guanti da neve e sciarpettina, tiè! Questo però avrà effetti disastrosi sulla prevista gita a New York City... Accidenti, come mi dispiace, ci volevo proprio andare!!! Sarà per la prossima volta che si passa di qui :-)

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