The USA Odessey - The script
Io e Guido cominciamo a stringere una nuova quanto imprevista (oltre che interessata :P) amicizia: lui è molto socievole e lo faccio morire dal ridere! Ci divertiremo, in questo viaggio: se non altro abbiamo un modo per passare l'eternità delle 9 ore di volo! (Anche se non è il modo che io preferirei, dai ditelo, su! Quanto vi conosco!) Il Boeing è nuovissimo: monitor al plasma dovunque, i sensori dell'altitudine, velocità etc. etc. etc... Guido allaccia la cintura: non faccio commenti sul pacco, sennò poi dite che sono il solito ninfomane... però l'effetto compressione della fibbia lascia intravvedere grandi potenzialità. :-) Il pilota guida l'aereo verso la pista di decollo. Si accendono i motori e... E rimaniamo fermi con i motori a tutto spiano per tipo 10 minuti. Poi accensioni e spegnimenti vari. Dopo un'ora, il capitano annuncia che c'è un guasto al velivolo e che dobbiamo rientrare per consentire la riparazione agli ingegneri. Almeno 2 ore di intervento tecnico, dice. La cosa comincia subito a puzzare: non si fa il test dei motori sulla pista di decollo. Persino le linee aeree del Burundi hanno criteri di sicurezza un pelino superiori! E' vero: in fondo si tratta di Alitalia, ma la cosa puzza uguale. Rientriamo nel parcheggio vicino al gate di imbarco; ci fanno scendere tutti, offrendoci il buono per il pasto al bistro dell'aeroporto. Hmmm, bene tutto sommato: niente può essere peggio delle schifezze che ti danno da mangiare sull'aereo! Si mangia piadine e panini con la caprese, acqua e dolcetto. Di lusso! Quota spesa da Alitalia, finora: fai conto una decina d'euro per passeggero. All'una del pomeriggio, si torna tutti allegramente al gate di imbarco: hanno sostituito la macchina e ora possiamo imbarcarci! (Deh, vorrei vedere: dopo uno scherzo di quel genere, altro che ingegneri e riparazioni e pezze! sto coso deve volare oltre oceano, meglio cambiarlo del tutto, piuttosto che ritrovarsi con un solo motore in mezzo al mare!). Dobbiamo sostituire le carte di imbarco: accidenti! forse perderò il mio affezionatissimo compagno! Dovrò volare per 8 ore accanto a chi??? In tutto questo, voi ancora non sapete che sul volo c'era il Santone-Predicatore-Porta-Jella, meglio noto come Figlio-Dei-Fiori: un tizio sulla trentina, barba bianca capelli lunghi stile Gesù Cristo. Dice di fare meditazione, e durante l'attesa distributisce tra i passeggeri dei volantini con le 10 regole d'oro della sua dottrina. Impassibile, disdegna persino gli insegnamenti meditatori che gli vengono suggeriti da un bielorusso altro nostro conpasseggero. Altro che Predicatore: secondo me questo qui è l'origine di tutti i mali del nostro volo. Non bastava il venerdì 13??? Rifacciamo le carte di imbarco: supplico la hostess di mettermi dappertutto, fuorchè vicino al Predicatore: se un fulmine dovesse beccare l'abitacolo in volo, certamente colpirebbe Lui, prima di chiunque altri! A questo punto, si presenta l'ultimissima news: ci fanno aspettare tempi biblici, si fanno le 2 e mezzo del pomeriggio alla Malpensa e ancora non ci hanno imbarcato. Con fare minaccioso e violento, i nemici del Predicatore si avvicinano al gate e chiedono perentoriamente informazioni: non si trova l'equipaggio per volare! Ahahaha, cioè, cazz***o! Vi rendete conto? Adesso abbiamo l'aereo, ma manca l'equipaggio!!! Roba che se lo racconti, la gente non ci crede! In pratica, è passato l'orario di straordinario dei piloti, e visto che Alitalia non ha il becco d'un quattrino per pagare neppure la carta igienica nel cessi della sua flotta, non si può volare!!! Urrà! Dopo altre ore di cazzeggio, la hostess si fa in quattro per trovare soluzioni: dai, li facciamo atterrare ad Amsterdam e poi prendono la coincidenza per Newark; oppure Parigi è un'altra opzione... Beh, basta che ci smuoviamo da Malpensa, che ormai ha cominciato a fare l'effetto del film The Terminal, presente? Quello dove il protagonista rimane intrappolato in aeroporto: non può partire e non può uscire dalla zona franca per entrare in America! Ora capisco come si sentono quelli che lamentano di viverci, in pratica, in aeroporto!!! La soluzione finale di Alitalia si rivela essere quella vincente: ci porteranno a soggiornare in un albergo nelle immediate vicinanze di Malpensa, in attesa di rischedulare il volo nel giro di 10-11 ore. Evvai! Così partiamo in piena notte, si arriva a NewArk che è ancora notte fonda per il fuso orario e si va dritti a dormire!!! In culo al jet-leg! E' perfetto! Ma ora ridatemi il beauty-case, perchè in albergo senza dentifricio non posso mica andare! E qui comincia il trauma bagagli: vi immaginate voi? Malpensa, l'aeroporto notoriamente famoso per le peggio magagne con i bagagli (bagagli persi, bagagli frugati dagli addetti, roba che sparisce misteriosamente nei buchi neri intorno all'aeroporto...), un aeroplano danneggiato, un volo cancellato... Quante volte sono stati spostati, scaricati e ricaricati questi bagagli? Secondo me è già tanto che riusciamo a ritrovarli a Malpensa, figuramoci poi aspettarsi che possano arrivare a Newark!!! Andiamo a ritirare i bagagli sul nastro trasportatore: con noi, alcuni altri passeggeri, ma non tutti. Che fine faranno i bagagli di quelli che non hanno voluto ritirarli, per andare direttamente in albergo a riposare, è cosa ignota, che noi comuni mortali non conosceremo mai... In teoria, dice Alitalia, "saranno rimontati sull'aero al momento opportuno". Ci credete voi? Io non sono tranquillo se non quando ho fisicamente tra le mani il mio beauty-case. Andiamo in albergo: un extralusso alle porte di Malpensa, fontana in bella vista, due blocchi di edifici comunicanti con un corridoio, dove trionfa un meraviglioso pianoforte, divanetti in pelle... Una sala aperitivi, due ristoranti, la veranda sulla sinistra del corridoio. A destra si può ammirare la piscina all'aperto con giardinetto annesso alla sala da pranzo. Le camere sono imperiali: letti matrimoniali, moquettes, bagno da urlo con l'idromassaggio... Bigliettini di benvenuto dappertutto, che si congratulano per la scelta (di Alitalia?) e offrono bibite e canali televisivi pay-per-view. Minkia. Questo scherzetto è costato forse un centinaio di euro a persona... Crollo sul letto, chè ormai le ore di veglia si fanno sentire e pesano sull'idratazione della mia pelle. Verso le 19, dopo un breve riposino, mi metto a lustro nel bagno monumentale e mi preparo per la cena. Da urlo, ragà! Un intero viaggio transatlantico ha invaso questo albeghetto di provincia, col Metre che un altro po' impazzisce davanti a noi! Ahaahah. Ci sediamo ad uno dei pochi tavoli liberi: spero invano che scenda prima o poi Guido, ma scoprirò solo dopo che lui è stato dirottato ad un altro albergo extralusso nelle vicinanze. La cena è all'altezza di tutto il resto: una fantasia di penne al tonno, salmone affumicato patate arrosto e guarnizione di verdure bollite, un superbo tortino di cioccolato con lacrime di caramello e zucchero a velo... O MIO DIO: e ho detto tutto!!! Di lì a poco chiama mia madre: "Oh, lo sai che i piloti dell'Alitalia hanno fatto sciopero oggi? Emilio Fede stava parlando dei voli soppressi alla Malpensa!. O MIO DIO!!! (e due). Quindi, altro che balle sul motore che non funziona, gli straordinari... Tutte balle! Fede è sempre un passo avanti, non c'è niente da fare! Ricostruiamo il copione di questa straordinaria messa in scena: per non dichiarare apertamente lo sciopero (ma creare comunque il massimo del disagio), il personale di volo inscena un guasto tecnico al veicolo. Questo permette di attuare tutte le misure che portano alla sostituzione della macchina. Ma ormai, l'orario di lavoro è sforato ed il personale rivendica giustamente il diritto al riposo. Alitalia, ignara della commedia che si è consumata a sue spese, sentendosi in colpa per il disservizio imperdonabile, offre vitto e alloggio ai passeggeri danneggiati in uno degli alberghi convenzionati. Risultato netto: uno sciopero coi fiocchi che è costato ad Alitalia un fottìo di soldi (visto che in condizioni normali, ci avrebbe lasciato crepare all'aeroporto!!!). Secondo me, meriterebbero un lauto aumento di stipendio, solo per la finezza di questa messa in scena!!! Comunque, alle 21 termina lo sciopero. Una navetta ci viene a riprendere per portarci alla Malpensa prima della chiusura notturna. Il nostro volo è stato rischedulato per le 23.59 (quanto sono stati fini persino in quest'ultima, ennesima presa per il culo!) Ho fatto anche una foto al gate col nuovo orario di imbarco, perchè è davvero una ciliegina sulla torta! Potete gustarvela nella galleria di foto, tra le altre... A mezzanotte, ci imbarchiamo. Ora le cinture farete bene ad allacciarle davvero: questa è la volta buona che si parte!!! |

































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