Citatio diei
Ecco un pensiero profondissimo di un grande bastardo, uno scrittore controverso, dalla vita sregolata e sconquassata... l'Esteta per definizione: Oscar Wilde.

Quanto sono fortunati gli attori!
Sta ad essi scegliere se vogliono aver parte nella tragedia, o nella commedia,
se vogliono soffrire o godere, ridere o spargere lacrime;
non così nella vita vissuta.

La maggior parte degli uomini e delle donne sono costretti a recitare parti,
per le quali non hanno alcuna inclinazione.
Il mondo è un palcoscenico, ma le parti vi sono male distribuite.

L'uomo è tanto meno se stesso quanto più parla in persona propria;
dategli un maschera e vi dirà la verità.

Oscar Wilde - Aforismi

Friend Test
Ricordo, a chi ancora non lo avesse fatto (bastardi!!!), che e' di vitale importanza per la vostra sopravvivenza fisica, psichica e morale, compilare il mio magnificissimo
FrocioNotizie
Wednesday, June 24, 2009

Trinity College



Il primo pomeriggio è dedicato quasi completamente alle visite ai musei. La cosa fantastica di Dublino, che mi ha spinto peraltro ad entrare fisicamente a numerose mostre, è che gli ingressi sono tutti liberi e gratuiti! Almeno per le gallerie più rinomate; ed è davvero una cosa fantastica! Puoi anche lasciare una libera offerta, per sostenere le economie di questo o quel museo che visiti! Troppo avanti, questi Irlandesi! Ho visitato più musei a Dublino che in qualunque altra città... (ma nooo, non sono mica taccagno!)

E allora via con il National Museum on Ireland ed il suo famoso Treasure di epoca celtica, con una vasta collezione di calici, spille, oggetti di gioielleria e persino le vesti degli antici popoli che vivevano in questa terra meravigliosa! Poi la National Gallery, dove fa bella mostra di sé il Caravaggio nostrano, con la sua incantevole Cattura del Cristo...

Ed infine, il pezzo forte: la Hugh Lane Gallery, il museo di arte moderna, con la sua fantastica Guerra delle Uova, la collezione di quadri di Yeats e lo studio originale, perfettamente conservato e ricostruito con minuzia all'interno di una sezione speciale della galleria, di un altro mito Irlandese: Francis Bacon. Lo studio è letteralmente mozzafiato: si tratta di poco più di uno stanzino, fitto di pennelli, strumenti, tele, libri, stracci, vestiti... tutto accatastato alla rinfusa, in un disordine pazzesco, che lo stesso artista dirà essere perfettamente rappresentativo della sua mente, inimitabile ed inesauribile fonte di ispirazione artistica.

Di fronte alla Hugh Lane Gallery si erge il silenzioso Garden of Remembrance, altro angolo di pace nel caos cittadino, che tra poco meno di una settimana sarà il punto di ritrovo del GayPride dublinese!

La giornata volge ormai quasi verso la fine, sebbene alle latitudini di Dublino il sole tramonti molto molto tardi, la sera. Questo ci offre ancora molto, molto tempo per vincere la stanchezza e cominciare la visita di un altro must Irlandese: il Trinity College di Dublino. Ed in effetti, riprendiamo molto rapidamente le forze, non foss'altro che per i bei pezzi di gnocchi che vediamo gironzolare tra gli edifici di questa enorme università!

La guida segnala un pub molto frequentato dagli studenti, proprio all'interno del campus: il Pavillon, da cui peraltro si gode una meravigliosa vista sul campo di cricket del college. Al Pavillon, cerco il mio posto tra i tavolini spartani stile mensa, prendo un tramezzino ed ordino una mitica Guinness.

A vedere i baristi che spillano la Guinness si rimane quasi estasiati da quest'arte: la spuma, l'odore forte del luppolo che satura l'aria di tutta quanta la città, dal piccolo vicoletto del centro fino all'interno del più squallido dei pub di periferia... Quell'odore inconfondibile e quella cura nel servire il prodotto simbolo di una Nazione, come se fosse quasi un oggetto delicato e prezioso...

In tutto questo, però, mi sono dimenticato che gli Irlandesi bevono come spugne e non ho ordinato preventivamente una half measure: così ora mi ritrovo in mano un boccale di 1000 litri di luppolo spremuto, scuro e denso come solo una birra stout può apparire e per poco non mi serve una gru per portarlo al mio tavolo... mi ci vorrà un giorno intero solo per finirlo!!!

Mentre mi gusto questo angolo d'Irlanda, intorno a me è tutto un fremito di ragazzetti dell'università che discutono delle lezioni, delle partite o si svagano semplicemente per un aperitivo a base, ovviamente, di birra! Mi sembra quasi di essere tornato ai tempi degli esami e delle mense universitarie!!!

Ma il Trinity College offre ben più di qualche ragazzino rossiccio da spogliare con gli occhi: nell'edificio della Old Library è ospitato infatti il leggendario Book of Kells, un preziosissimo volume del Vangelo, finemente e riccamente miniato dai monaci Irlandesi del IX secolo d.C. Sopravvissuto quasi per miracolo a distruzioni, saccheggi e incendi, lo si può ora osservare mentre riposa al piano terra della Old Library... Peccato solo che della versione originaria se ne possano osservare solo 4 fogli: il resto della mostra espone pannelli didascalici con riproduzioni ed ingrandimenti.

Al piano superiore c'è però la seconda sorpresa mozzafiato della Old Library: la cosiddetta Long Room, una stanza rettangolare, come suggerisce il nome, molto molto lunga che ospita migliaia e migliaia di volumi di epoche lontanissime e, colpo di scena, vi è esposta addirittura niente di meno che la Stele di Rosetta! Sono quelle cose che leggi sui libri di storia e di archeologia e poi, quando le vedi dal vivo, a pochi centimetri da te, non puoi che rimanerne affascinato e ammutolito!

Prima di cena, facciamo ancora in tempo a prendere un autobus e a farci rapidamente catapultare dall'altra parte della città, per ammirare la stazione ferroviaria più vecchia d'Europa (sarà poi vero? boh...): la Pearse Station, a due passi dal Gran Canal. Se sia davvero la più antica, non lo so: di certo si tratta di un tratto della ferrovia della Dart: Dublin Area Rapid Transit molto caratteritico, che si incunea tra gli edifici di Dublino ed il suo traffico insopportabile!

A due passi da qui, sul Gran Canal, scovo anche, nei miei vagabondaggi senza meta, niente meno che la sede Irlandese di Google! Si riconoscerebbe anche senza insegna, per quanto è assurda e fantastica all'interno, oltre la facciata ultra moderna di vetro trasparente!

Per prepararci alla notte (ed alla cena... gnam gnam!), ritorno nel cuore della città, a Grafton Street: il sole sta completando il suo tramonto ma nonostante questo innumerevoli artisti di strada ancora affollano Grafton, per raccogliere gli ultimi spiccioli dalla folla di turisti.

Uno di questi artisti, in particolare, coglie l'attenzione di molti passanti, che lentamente si affollano intorno a lui. Con poco più di una chitarra ed un amplificatore, è capace farci letteralmente piegare in due dalle risate. Punta di tanto in tanto qualche passante e comincia a suscitare l'ilarità del pubblico, prendendolo in giro con la tipica sagacia e lo humor tagliente degli Irlandesi!

Ormai è ora di cena e, umidicci per la pioggerella sottile sottile che comincia a cadere, bisognerà prepararsi per una lunga notte in giro per pub...

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