Svizzeri Come Orologi!
Nel caso vi venisse la sciagurata idea di andare in Svizzera usando i treni Cisalpini di Trenitalia, desistete! desistete! desistete! Il viaggio più allucinante che la storia del viaggiatore possa immaginare! Nonstante il prezzo esorbitante per acquistare il biglietto che poteva lasciar presagire una qualità del viaggio altrettanto elevata; nonostante la millantata alta velocità che rappresenta solo l'ennesima presa per i fondelli di Trenitalia... Niente potrete contro le croniche disfunzioni e gli immancabili disservizi, che vi faranno completare il vostro viaggetto oltr'alpe in non meno di 12 ore! E pensare che in 12 ore si fa mezzo giro del mondo. Grazie, Trenitalia! Che tu possa morire di una morte lenta e dolorosissima! Ecco le vicende inimmaginabili che mi hanno portato a Zürich alle 19.30, dopo essere partito da Pisa alle 6.45 del mattino. Sveglia prestissimo, della serie che ti muovi per casa e fai colazione ancora in coma, vagabondando come un nottambulo, occhi chiusi e a tentoni, col solo ausilio della mappa mentale degli oggetti intorno a te, così come li avevi lasciati la sera prima... Una lavata veloce veloce e poi subito fuori di casa. Ché ovviamente a quest'ora mica possono esserci i servizi di trasporto notturni, a Pisa! Figurarsi! Te la devi fare a piedi fino in stazione! Ma almeno una soddisfazione me la sono tolta: trascinando il mio trolley in giro per il centro di Pisa, ho goduto come un matto a sentire il fracasso assordante delle rotelline sull'asfalto e sui sanpietrini, che penso avranno svegliato mezza città! Cazzi vostri!!! Arrivi in stazione che non puoi neppure fare colazione, perché a quell'ora è già grasso che cola se trovi un cane che piscia davanti alla biglietteria automatica. Ma tant'è, mi dico: parto prestissimo così prestissimo arriverò! Credici!!! Aspetto il mio trenino diretto a Genova, per poi prendere la coincidenza per Milano, per poi prendere il mitico treno Cisalpino per Zürich! Wowowowowow! C'è solo un piccolo dettaglio: il treno per Genova fa 20 minuti di ritardo, facendomi perdere il cambio a Piazza Principe. Salgo sul treno successivo per Milano, quasi sputando in faccia al controllore che comincia a sparare storie strane sulle penali per il cambio treno e roba simile. Lo mando serenamente e pacatamente a fanculo, visto che il ritardo che mi ha fatto perdere il mio treno non è certo colpa mia, e comincio la seconda parte del viaggio... In compagnia di antipaticissimi quanto orripilanti lumbàrd, che credono tutti di essere la reincarnazione di Gesù Cristo in terra, dopo neppure mezz'ora dalla partenza, il treno si ferma in mezzo al nulla, senza spiegazioni, e non riparte più. Finalmente, dopo 15 minuti di silenzio, il Capotreno si degna di avvisare noi sudditi di Sua Maestà Trenitalia che, per non meglio precisati problemi sulla linea, il treno subirà un ritardo di 30 minuti. Che culo! In realtà, metteremo piede nella grigia stazione di Milano con solo 45 minuti di ritardo: un successone!!! Io avevo prenotato i vari treni con ampi margini di scambio: ma 20+45 minuti di ritardo complessivo sono davvero imprevedibili! Dunque, perdo anche il mio magnifico Cisalpino da Milano. Oggi dev'essere il mio giorno fortunato, non c'è dubbio! :-) Salgo su un nuovo Cisalpino in partenza da Milano con 20 minuti di ritardo pure lui. Mando nuovamente in culo i controllori sia di parte italiana che di parte svizzera per il mancato cambio treno sul biglietto e mi godo la restante parte del mio viaggetto, tranquillo tranquillo. Osservare il paesaggio fuori dal finestrino del treno è davvero rilassante, su questa tratta: passiamo il valico del San Gottardo, godendo internamente dei kilometri e kilometri e kilometri di auto e camion in fila per passare il valico, mentre noi corriamo veloci sui binari! Intorno a noi sono tutte cime montuose, qualcuna innevata, con sorgenti d'acqua e fiumiciattoli ovunque. E poi laghi, laghi e laghi: si va dalle cime innevate con impianti sciistici fino agli stabilimenti in riva al lago... Nel bel mezzo di questo rude quanto affascinante scenario alpino, il nostro bellissimo trenino Cisalpino si ferma ad Arth Goldau, un paesino sperduto al centro della Svizzera, e veniamo informati dal Capotreno che, causa ritardo eccessivo accumulato in territorio italiano (e sottolineamo: accumulato in territorio italiano...), il treno viene soppresso qui. Cioè, tradotto: mentre in Italia i treni che vanno da Milano a Reggio Calabria viaggiano mediamente anche con 3-4 ore di ritardo e tutti siamo abituati a questi ordini di grandezza; in Svizzera, per non compromettere la media di puntualità delle ferrovie, i treni troppo in ritardo vengono soppressi! Che culo! Dev'essere che oggi qualcuno mi sta proprio nominando o mi sta pensando intensamente... Gli assistenti delle ferrovie svizzere ci informano sulle possibili coincidenze per chi deve procedere per Zürich e le altre principali destinazioni. Il fatto strano è che non sai mai come parlare alla gente: se quello parla italiano, inglese, tedesco o chissà che altro! L'unico lato positivo, anzi direi positivissimo... :P, è che quel treno regionale svizzero, per fare l'ultimo tratto di viaggio Arth Goldau - Zürich, era pieno zeppo di ufficiali dell'esercito, di cui per altro uno proprio di fronte a me, che mi ha lanciato un paio di occhiate assolutamente inequivocabili... 2 metri di maschio da monta in divisa mimetica con un fucile di 90 cm in braccio... Aaaahhhh!!! Welcome to Schweiz!!! Insomma, in tutto questo, arriviamo alla Zürich Haufbahnhof alle 19.30, stremati da un viaggio terribile (eccetto l'ultima tratta...). 2 cambi di tram ed eccoci finalmente all'Olimpya Hotel in Badenerstrasse! Entro nella hall dell'albergo e mi vengono incontro 4 bears, con pantaloncini e cannottiere che lasciano intravvedere senza troppo sforzo la foresta di peli sui loro petti e che parlano italiano, cercando di farsi capire a gesti dal ragazzetto biondo della reception: sembra stiano chiedendo indicazioni sulla mappa, per arrivare al mercatino delle pulci... Ma il receptionist non capisce una parola di italiano! Ahahahah, che spasso... Appena entro, tutti si girano e cominciano a mormorare tra di loro; sento distintamente: "L'importante è che usciamo da qui e andiamo a trovare qualcuno che ci scopi"... e un altro ribatte, con gli occhi puntati sul mio culo: "Beh, magari lui"... Italiani, non c'è speranza... Uno dei 4 da una gomitata all'altro, per quella battuta, come a dire: "Non fare la troia, e se poi non è gay, che figura ci fai fare!" Tipiche seghe mentali italiane... Del resto, dopo qualche istante, mi rendo conto che adocchiano la mia spila del Genova Pride sulla borsa, che dissolve ogni residuo dubbio... Quella spilla dice chiaramente, in stampatello, che non solo sono gay, ma sono anche italiano e quindi capisco benissimo cosa stanno dicendo! Ahahahah! Faccio finta di niente ed impassibile sfoggio il mio inglese di Oxford al receptionist, che per altro, da come mi guarda e muove le mani per porgermi i documenti da firmare, si capisce bene che pure lui è della Grande Famiglia... Ed è anche un gran bel pezzo di gnocco, se vogliamo dirla tutta... Direi che questa vacanza mordi e fuggi in Svizzera comincia poprio bene... Peccato solo che non avrò molto tempo da dedicare al favoloso TV LCD da 27'' fissato alla parete della mia cameretta d'albergo... :-))) Dopo una velocissima rinfrescata ed un cambio di vestiti, torno dal receptionist che sentiva evidentemente la mia mancanza, a chiedere informazioni inutili solo per lasciarlo parlare... "Prima o poi me lo porto in camera...", penso tra me e me... Non riesce a spiegare quale sia il meccanismo di convalida dei biglietti del tram di corsa semplice (molto probabilmente perché non ne esiste alcuno, visto che nessuno svizzero si sognerebbe mai di salire su un mezzo pubblico senza essere in regola con il biglietto... Ah... beati svizzeri!). Dopo aver chiacchierato per un po', esco alla scoperta della città! Ormai è quasi ora di cena, non c'è molto tempo: faccio un giro veloce per il centro storico, i monumenti principali che non ti devi lasciar scappare per nessuna ragione al mondo e comincio a preoccuparmi di trovare sulla guida qualche bel posticino per la cena quando... Capito, guidato dalla musica sempre più forte che sento in lontananza, nella piazza del Münsterhof, dove sono già cominciati i festeggiamenti dell'Europride! Su un enorme palco al limite della piazza si esibiscono a rotarazione vari artisti e cantanti che salutano l'enorme popolo di svizzeri e turisti accorsi a Zürich per l'evento dell'anno. La piazza è gremita di gente e dal lato opposto ci sono stand di hot dog e cucina mediorientale... La festa è solo all'inizio... :-))) |

































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