Caminada y Playa de los Nudistas
Miércoles - El Cuarto Día. La stanchezza del sonno ormai perduto comincia a farsi sentire, a metà settimana. Ma visto che si vive una volta sola, facciamo anche 31... Il mercoledì mattina mi sveglio di buon'ora (perchè, sono mai andato veramente a dormire???) e comincio un giretto turistico a piedi, per il centro di Sitges. Qualche casetta stile liberty, un ristorantino italiano dal nome molto particolare: La Mafia; mi dirigo verso il Santuario, a pochi passi dalla Passeig Maritim, nei pressi di una deliziosa botteguccia di ceramiche decorate... Decidiamo di utilizzare il pomeriggio per esplorare le innumerevoli spiaggette intorno alla promenade principale. Al di là della Iglesia di Sitges, si estende una piccolissima insenatura con una spiaggetta nudista :P Eheheh, perchè no? Chi va in una spiaggia nudista, mediamente, è una garanzia vivente, in termini di diametro e lunghezza... chissà perchè! :P Anche qui, ovviamente, gay - etero - famiglie, un gran miscuglio nel rispetto di tutti. La spiaggetta è dominata da un residence, tutto bianco con finestre e porte azzurre e blue, che evoca molto i panorami della Grecia! Per sottrarci qualche minuto alla forza del sole (ché ormai siamo completamente abbrustoliti, neri come il carbone), proviamo il ristorantino di pesce che domina la piccola baia. Qui è un tripudio di visi e corpi di tutto rispetto! I due camerieri, tanto per cominciare, hanno quel fascino tutto spagnolo da toreros...: quello che ci serve, in particolare, è poco più di un bimbo, dal visino pulito e fisichino davvero niente male. Nel tavolo dietro di noi, una coppia di fratelli dai riccioli d'oro e occhietti azzurri, nei quali potresti perderti per sempre... Ahhh... Ma la fragolina sulla torta è decisamente la tavolata in festa che ci sta di fronte: papà, mamma, figlie, nipotini e nonna... e fin qui tutto ok. All'improvviso, l'ultima sedia libera, proprio davanti a me, a due passi dal nostro tavolo, viene occupata da un ragazzotto sui 20 anni, torso nudo, capelli castano scuri, un po' ribelli; barbetta curata che contorna il viso, ancora un po' brufoloso; pizzetto. Quando si accorge che lo sto guardando (per non dire che lo sto spogliando con gli occhi), sembra ricambiare lo sguardo. Durante tutto il pranzo, lancia occhiate curiose... e pensare che a fianco a lui ci sono i genitori: quasi mi sento in imbarazzo per lui, per l'insistenza di quegli sguardi. Piccola stellina... Non ricordo cosa abbiamo mangiato, ma di sicuro è stato un gran pranzo!!! Dopo mangiato, per smaltire un po' la pesantezza, mi spingo fino al porticciolo oltre il molo (e, tra l'altro, becco una coppietta di ragazzi, gay senza ombra di dubbio... uno più bbbono dell'altro... Ragaaazziiiiii, visiamo il porto insieme???). Che bello il mare, gente! E poi tutte le barchette parcheggiate lungo i moli... Nel tardo pomeriggio, ormai completamente carbonizzati, torniamo in albergo, scovando finalmente la statuetta de Santiago Rusiñol, poeta vanto di Sitges, che domina lo strapiombo sul mare. Piccolo giretto per il mercatino intorno al Palau Mauricel e poi diritti in albergo, per prepararci per la sera. Man mano che si cammina per il centro, tornando a casa, si scoprono altre meraviglie: il Cannone della Iglesia, per difendere il vecchio bastione medievale; la proliferazione di locali, gay bars, disco pubs, discoteche, saune... Il nostro albergo è praticamente il centro graitazionale della vita gay: i locali spuntano fuori quasi per caso. Anche perchè, visti da fuori, sembrano poco più che delle bottegucce e di notte non si sente volare una mosca. Ma se poi entri dentro, trovi un universo di corpi, di schiuma, di cubi... L'insonorizzazione è talmente curata, che le disco più frequentate sono anche quelle che si trovano in pieno centro storico: coibentazione e doppi, spesso persino tripli, ingressi smorzano qualunque suono e non lasciano neppure immaginare il caos che, in realtà, si nasconde al loro interno! Di Sitges abbiamo visitato fino all'ultimo centrimetro quadrato, compreso il fashionissimo lesbo bar, di fronte all'XXL (ironia della sorte... lesbiche e big-sized, le une di fronte agli altri, sui due lati opposti della strada... ehehe). La sera (o sarebbe meglio dire la notte, visto che ormai, tra preparativi, docce e trucchi, siamo usciti dall'hotel alle 11!) vaghiamo in cerca di un posto dove smangiucchiare qualcosa. Però, forse, questa sera abbiamo esagerato con l'orario tardo e tutti i ristorantini o sono stracolmi o stanno per chiudere la cucina... Accidenti! Ci infiliamo a Los Vikingos, un locale immenso, con un cameriere palestrato, capelli lunghi e codino, con la voce roca da mafioso siciliano. Davvero affascinante... Los Vikingos è un ristorante tra i più gettonati di Sitges. E' la volta buona di assaggiare una sangria, fatta come dio comanda, e di buttarci sulla mitica paella: questa, come la cena al Kivic, entreranno di diritto negli annali delle cene più straordinarie di tutti i tempi! Fosse solo per il dessert finale, che era simile ad un grattacielo di gelato :P! Domani si prepara la seconda gita a Barcelona: questa volta ci tocca la derecha de l'Eixample y la Sagrada Familia: quindi, belli in forma, mi raccomando! Para tomar las fotos de este día, puedes chascas aquí, por favor. |
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