Una Inmersión en la Mágica España
Ciao belli!!! Da qualche giorno vado in giro per Pisa con uno strano sorriso sulla faccia... Mi sento stanco morto, tipo appena strizzato come uno straccetto, centrifugato a 90 gradi e poi passato nel tritacarne. Ma cammino ad un metro da terra. Mi sto gustando un temporaneo equilibrio con l'Universo Mondo. Prendi quattro amici di sempre. Prendi qualche soldino messo da parte. Prendi un volo Iberia. Tempo un'oretta, e sei immerso in un altro universo: passati i Pirenei, ti si spalanca davanti agli occhi, finalmente, il Paese della Cuccagna, la Terra Promessa. Quella che ormai da tempo viene additata dagli omosessuali come il non plus ultra, per stile di vita, mentalità e diritti civili; quella che ormai da tempo, e per le stesse ragioni, è additata da altri come la Sodoma del XXI secolo, lì da dove il Diluvio Universale, semmai verrà, certamente avrà inizio. La Spagna di Zapatero. Quando la nomini, all'omosessuale-italiano-medio cool-fashion-glamour brillano gli occhietti (al Papa invece viene un leggero malore...). A partire da questo post, vi parlerò per un po' della nostra straordinaria avventura a Sitges, capitale del divertimento gay della Catalunya. Sarà forse il solito racconto apologetico e sdolcinato, ispirato un po' dalla malinconia, un po' dallo stupore-della-prima-volta. Ma fa niente. Come in tutti i paesi, in tutte le realtà complesse, certo, non possono non esserci contraddizioni e lati oscuri. Ma ciò che abbiamo visto e l'atmosfera che abbiamo respirato meritano forse di chiudere un occhio, e concentrarsi su quel agujero y abismo che ci separa, nonostante tutto, da paesi come la Spagna. La settimana magica è finita. Abbiamo mangiato paella y tapas fino a non poterne più. Abbiamo bevuto litri di El Sangre de Toro. Abbiamo camminato per kilometri e kilometri, fino a non sentire più i piedini doloranti. Abbiamo ballato fino all'alba, fino a giorno. Ci siamo tuffati en el Mar de Sitges tenendoci stretti per mano. Abbiamo osservato il mondo attorno a noi e ci siamo guardati dentro. E forse qualcosa lo abbiamo imparato. In verità, la parte importante del viaje comincia solo ora. Ora che sappiamo; ora che ci siamo stupiti come bambini inesperti che guardano la loro prima alba sulla spiaggia. Ci siamo stupiti. E questo stupore dobbiamo conservarlo con gelosia, portarlo ogni giorno insieme a noi, nella nostra vita, aquí y ahora. Sapere che realtà migliori della nostra esistono, non può spingerci all'esilio. E' questa realtà che siamo chiamati a cambiare. Vayamos a comienzar el viaje. Para tomar las fotos de este viaje, puedes chascas aquí, por favor. |
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