Vuelo a Sitges
Domingo - El primer día. Eccoci belli lindi e pimpanti all'Aeroporto Internazionale di Pisa. Giorno inoltrato, ci sono 27 gradi, oggi. Facciamo una piacevole siesta sul praticello, insieme ai piccioni in marmo colorato del Galileo Galilei. Il check-in è molto rapido, anche se oggi sembra che tutti debbano andare a Barcelona... copioni! I ragazzi non hanno mai volato, quindi più passa il tempo e ci si avvicina all'ora dell'imbarco, più aumenta l'emozione... che presto si trasforma in panico puro! AAAAAAHHH!!! Grazie soprattutto ai miei rassicuranti racconti sul voli precedenti... Eheheh, sarò bastardo??? L'aereo è piccolino, tutto blue, come il mare che attraverseremo per gran parte del viaggio. Gironzoliamo per un po' nell'aeroporto, sulla terrazza a guardare gli altri aerei decollare... Ma ragazzi! E' tardi! E' il nostro turno... ci avviamo all'imbarco. Ai controlli di sicurezza hanno messo un figone sui 28 anni, in divisa, bbbono da farti passare la voglia di partire... Ovviamente, lascio la cintura su, in modo da far suonare il metal-detector... Come sono diabolico!!! Ahahahah... Il manzo in divisa mi lascia passare, non prima di avermi perquisito attentamente con le sue manine d'oro... Ahhh, ma che ci andiamo a fare in Spagna, ragà?... Rimaniamo qui per un po', no??? Prendiamo posto. Cinture allacciate e... Si parte!!! Il decollo è traumatico, manca poco che i miei amici rimangono stecchiti sui seggiolini ;-) Non dovrò mica proseguire da solo??? Su, su: forza e coraggio! Sotto di noi è solo mare e mare e mare a perdita d'occhio. Tirrenia, le Cinque Terre... poi i Pirenei e si entra in territorio nemico: da questo momento, bien venidos en el país de la libertad!. Quasi ad indicarci el nuestro destino, l'aereo plana sulle playas de Sitges e poi ritorna a nord verso l'aeroporto di Barcelona. Sulla città c'è una piccola nuvoletta di Fantozzi, ma poco importa. Voliamo coi bagagli attraverso lo sterminato aeroporto e sul ponte, per raggiungere la estación de la Renfe Rodalies. Anche se fino a qualche anno fa la Spagna era un paese più povero addirittura dell'Italia, di certo non c'è da lamentarsi dei trasporti ferroviari :-) L'unica pecca, è l'aria condizionata a palla (e quando dico a palla, intendo proprio a palla), che per poco non ci gela il sangue nelle vene. Capiremo di lì a poco che tutti i locali pubblici (dove è ancora permesso fumare) hanno risolto il problema con un poderoso investimento in condizionatori e depuratori d'aria. Bah... Poche fermate, e si arriva alla stazioncina sotterranea de El Prat del Llobregat (doppia 'l' si legge 'gl'...), dove ci aspetta la coincidenza con il trenino Miramare, verso Sitges. In stazione incontriamo un bel chico latino, pelle liscia e chiara, vestito di bianco col cravattino giallo... Hmmm, cominciamo proprio bene! Per quanto è strapazzato, si direbbe che sia appena tornato da una festa (forse, ha fatto notte in bianco, poi colazione e ora è qui che minimo sta andando a lavorare, visti i ritmi cui sono abituati questi spagnoli!) L'unica pecca è che non sa fare il nodo alla cravatta: quella cravatta sembra supplicare in ginocchio un destino migliore... Vabbè, nessuno è perfetto! El Prat - Gavà - Garraf - Castedefels y... Proxima Parada (o, come dicono 'sti cazz***oni de los catalanos, Propera Parada): Estación de Sitges. Tutti i treni, anche i più sfatti, hanno l'annunciatore vocale in lengua española y catalana: viva il patriottismo!!! E c'è pure 'indicatore elettronico della linea e delle varie paradas. Fortuna che erano + poveri di noi, 'sti spagnoli!!! L'albergo è a due passi dalla stazione e scopriremo presto essere uno degli alberghi più grondanti di ormoni omosessuali della tranquilla cittadina. Vista piscina, balconcino, un timido ventilatore sul soffitto ci lascia intuire che soffriremo il caldo, nelle poche ore di sonno che ci aspettano. Bando alle ciance, il tempo è poco e la vita breve: ci mettiamo a passeggio per Calle San Josè, tra negozietti di mare e Caixas che prolificano ovunque, simbolo evidente dello stato sociale dei visitatori-tipo della cittadina spagnola. Facciamo un giretto veloce per il Cap de la Villa e ci spostiamo poi sulla straordinaria Passeig Maritim, salendo infine sulla cima della Iglesia de Sitges, dalla quale si può godere la vista di buona parte del golfo. Nell'ultima luz de la tarde, siamo circondati da artisti di strada, statue in memoria di poeti e chiesette di paese. Visita mordi-e-fuggi al Palau Mauricel e ci perdiamo nei viottoli del mercatino sul mare. La prima sera siamo spaesati: dopo cena, facciamo un giro per trovare un po' di gente, un po' di movimento, ma... Alle 11 di sera non c'è anima viva in giro per strada. I pub vuoti, musica spenta. Convinti di essere usciti troppo tardi o di esserci persi la festa della settimana (magari, la domenica si spostano tutti a Barcellona???), facciamo una tranquilla vaschetta sulla Passeig Maritim e, ormai a pezzettini, stanchi ci ritiriamo nelle nostre gaie suites, in attesa delle meraviglie che ci riserverà il primo giorno di vacanza. Para tomar las fotos de este día, puedes chascas aquí, por favor. |
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