Playa de la Muerte y Cena a Los Vikingos
Viernes - El Sexto Día. Siamo al penultimo giorno della nostra avventura. Oggi decidiamo di andare in una spiaggetta che non avremmo mai neppure immaginato esistesse. La dritta, come al solito, ci è arrivata da un gruppo di italiani (guarda caso!), che abbiamo beccato lungo la strada per il Kivic, vi ricordate??? Mentre noi ci si sforzava di blaterare qualche parolina a metà strada tra spagnolo, italiano ed inglese, questi due tipi ci dicono, senza tante storie, che a Barcelona è inutile sforzarsi: tanto, il 50% delle volte, stai parlando con un italiano!!! Loro sono napoletani, stanno per tornare a casa (sigh...); e per l'appunto, ci parlano di questa fantomatica spiaggetta molto carina, quanto sperduta e frequentatissima, a neppure un kilometro di distanza dal centro di Sitges. Già il nome è tutto un programma: La Playa de la Muerte. Come fai a resistere alla tentazione, almeno, di andarla a vedere? Così ci armiamo di spiccioletti e prendiamo un taxi. I taxi spagnoli sono troppo fighi: gli autisti sono gentilissimi, prima di partire ti spiegano tutta la tarantella del tassametro, il costo orientativo, i pedaggi... Una volta, tornando la mattina da Barcellona, dopo una notte di follie in disco, abbiamo fatto un incontro molto, molto particolare, con un taxista che era davvero una macchietta. Questo signore (per non dire maledetto cornu***to testa di mink***ia, e non lo dico perchè sono troppo raffinato) era alla guida di un innocente taxi, di quelli ufficiali tra l'altro, non i "taroccati", con le sue striscine gialle e nere come da manuale. Noi usciamo dalla disco, facciamo due passi; poi stanchi morti decidiamo di tornare a Sitges in taxi. Dunque, fermiamo il primo che capita (non dobbiamo aspettare molto, in verità; i taxi sfrecciano nelle vie delle discoteche di Barcelona e Sitges con una frequenza impressionante, la notte... sembra mezzogiorno, per il traffico). Lui è italiano, o meglio, di origine italiane. Molto cordiale, simpatico. Gli indichiamo la destinazione e, per metterci a nostro agio, attacca persino un CD di Ennio Morricone, che è - dice - il più grande genio della musica. Poi ci fa una domanda, apparentemente innoqua e innocente: dice "Preferite fare la strada dei tunnel o i tornanti, per andare a Sitges?. Ora dovete sapere che esistono 2 strade, per andare da Barcelona a Sitges: la prima, è la strada originaria, che deve salire sulla collina, con qualche tornante; la seconda, che costegga la linea della Renfe, passa sotto una sequenza di tunnel modernissimi, ma bisogna pagare un piccolo pedaggio aggiuntivo. Noi, completamente ignari della follia omicida del taxista, optiamo per la strada dei tornanti, tanto di fretta, alle 5 del mattino, davvero non ne abbiamo! Che saranno mai 2 curve in più? Mai lo avessimo fatto... Il nostro caro taxista, hijo de puta perra, probabilmente vedendoci tutti giovanissimi, attacca questa guida ultra sportiva, diciamo pure tranquillamente da formula uno; sui tornanti a centinaia di metri sul livello del mare, tocca i 120Km/h; il taxi sembra una scheggia! Roba che in certe curve, ti sembra di andare a sbattere diritto contro il pendio o di uscire sparato oltre il guard-rail, tanto correva! Noi seduti dietro, specie vicino al finestrino, per 20 minuti di tornanti abbiamo pregato la Madonna, gli Angeli e tutti i Santi del Paradiso, vedendo costantemente la morte in faccia. Ci abbiamo pure preso un caffè, con la Morte! Quel maledetto poi guidava con Morricone a tutto volume e diceva "Tranquilli! Guido da più di vent'anni: sono mani esperte, queste!" - Sì e strozzatici, con quella manine esperte! Ragazzi, se dovete tornare a Sitges, pagate tutti i pedaggi che volete, ma prendete la strada dei tunnel! Mai più... mai più... Bene: dopo questo piccolo aneddoto, torniamo alla Playa de la Muerte. Neanche due minuti di macchina e ci ritroviamo sotto la discoteca Atlantida... Ma è quella dell'altra sera!!! Oh, dov'è la spiaggia? Il taxi si ferma nei pressi di una piccolissima insenatura, che però è semideserta. Dov'è tutta la gente? Quando dico che Sitges va scoperta, intendo proprio dire che Sitges va scoperta: capiamo il da farsi quando altri loschi figuri ci raggiungono e proseguono oltre, per una stradina sterrata, che si inerpica sulla collina intorno all'Atlantida. Seguiamo fiduciosi; e dopo qualche centinaio di metri di sterpaglie, sabbia e sassolini; di salite e discese col rischio di rovinare a terra; costeggiando gli strapiombi sul mare da un lato, ed i binari della Renfe Rodalies dall'altro... ecco che si apre davanti a noi l'orizzonte meraviglio di Sitges vista dall'altura. Uno spettacolo che è la pace dei sensi... Che posti, che luoghi! Mai mi era capitato di passeggiare in un'ambientazione così originare e selvaggia, tra strapiombo e binari della ferrovia... Ora capiamo dov'è, la mitologica Playa de la Muerte: per un sentierino scosceso, si scende a mare, in un'arena dalla sabbia molto grossa, quasi ghiaino... Un paradiso terrestre, col mare limpido come non mai e quasi manca lo spazio per tutti... Dopo un veloce bagnetto nell'aqua tiepida, mangiamo uno spuntino al baretto che domina il pendio: un posto molto alla mano, dove una anziana quanto arzilla signora serve i clienti (tutti rigorosamente gay e spendaccioni) che si rivolgono a lei affamati ed assetati. Noi ordiniamo un bell'hamburger che è praticamente 100 volte il Big-Mac; una roba da Guiness dei Primati: 10 piani di pane, carne, verdure, insalata, salsine e pancetta... MIO DIO!!! Anche questa foto entrerà in camera sotto forma di mega-poster!!! La sera, torniamo nel primo ristorante che abbiamo provato al nostro arrivo: un ricco antipasto di terra ed un grandioso primo di pasta fresca artigianale è proprio quello che ci serve per rimetterci in riga! Ma... all'uscita, il padrone del locale, che evidentemente ci ha preso in simpatia (aveva offerto il suo corpo come dessert per tutti e quattro), ci offre una squisita selezione di limoncello (diceva lui...): più che limoncello, però, quello sembrava alcool raffinato al 90%... Quasi evaporava se non ti muovevi a berlo! E giù, via il primo bicchierino, tanto per inaugurare la serata!!! Para tomar las fotos de este día, puedes chascas aquí, por favor. |
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