Amare vuol dire soffrire
Che tu sia etero o gay, in realtà cambia poco. Ma davvero poco. La gente è tro***ia nell'animo, indipendentemente dall'orientamento sessuale. Dopo questa verità universale che ho voluto confessarvi, vediamo di mettere insieme i cocci dell'ultimo anno passato, sbirciando tra i ricordi sbiaditi e tra le ferite indelebiliti del mio cuoricino... Torre del Lago è sinonimo di due cose: estate e Mardì Gras. La prima penso la conosciate tutti, spero. Mare, sole, corpi abbronzati, cremine e pastrocchi per sembrare più fiki, più tonici, più fashion-glamour. Sul secondo, probabilmente, vale la pena di spendere due parole di più. Ci sono andato per la prima volta quasi per caso (è proprio vero che la curiosità è femmina...). Era fine luglio 2004. Lo ricordo come se fosse stato questa mattina. Tutto era perfetto: sai quelle cose che leggi nei libri o vedi in un film. Assolutamente perfetto. Ma le cose perfette o sono sogni o sono illusioni. In ogni caso sono destinate a finire. Il Mardì Gras è quella specie di Gay Pride che si fa in tutti i Paesi del mondo, generalmente nel periodo estivo (nonostante il nome lasci intendere ben altro: ah, questi frocetti...). E' un'occasione imperdibile per far festa e dedicarsi a manifestazioni culturali, teatro, cinema, concerti, spettacoli, varietà, feste danzanti etc. etc. etc. Io, da bravo studente universitario provincialotto, non ne avevo mai visto uno. E mi ero rassegnato a non prendervi parte ancora per molto, visto che il Mardì Gras della toscana si fa quasi sempre intorno alla settimana di Ferragosto. E dove sono tutti gli studenti universitari a Ferragosto? Beh, gli altri non so, ma io torno a casa dai miei, per rivederli ogni tanto. E chi glielo diceva ai miei che rimanevo in Toscana anche ad Agosto per partecipare a questo enorme festino di omosessuali? No, no... Al Mardì Gras organizzato a Torre del Lago dal consorzio Friendly Versilia, un'associazione di operatori turistici e commerciali omosessuali della Versilia, sono attesi ogni anno migliaia di persone, da tutt'Italia e non solo. Perché ora che il fenomeno si è cominciato a conoscere anche all'estero, il turismo omosessuale ha inserito anche Torre del Lago nei circuiti internazionali e tra le mete ambite, soprattutto durante questo spettacolare evento. "C'è un posto in Toscana dove non vieni giudicato per i tuoi gusti, ma per la tua abbronzatura". Questo è stato per un periodo l'inno del Friendly Versilia Mardì Gras. Che figata... Quanto mi mangiavo le mani per non poter assistere a questo spettacoloso evento... Ma... Nel 2005 per la prima volta, per proteste e polemiche varie tra le organizzazioni omosex e le circoscrizioni locali, il Mardì Gras era spostato a fine Luglio. Fine Luglio? Oddio... Ma io a fine Luglio sono ancora a Pisa, bloccato dagli esami!!! Beh, diciamo, veramente gli esami sarebbero finiti molto prima, ma bastava non dirlo a miei e prolungare di qualche settimana la mia partenza e il gioco era fatto! Eccezionale. Mi procuro i biglietti, un sabato al Mama Beach, la spiaggia del Mamamia. Ci vado un po' diffidenti, penso di aver dato al ragazzone della cassa l'impressione di essere il solito stronzo con la puzza sotto il naso, che non parla con nessuno e se la tira da morì... Ma no, ero solo tesissimo e a culo stretto: questo è sempre inevitabilmente il primo impatto con una realtà che non conosci, quando ti senti spaesato e non vedi volti familiari intorno a te. Poi ti rilassi, e anche di molto (???), ti apri... Tutto cambia, basta rompere il ghiaccio. Ho i biglietti in mano: ho fatto l'abbonamento a tutte le serate. Spendo uno sproposito ma non me ne frega un cazz***o. Quest'estate voglio vedere, vedere, vedere. Voglio conoscere e sapere come è fatto il mondo... il mio mondo. Sono all'inaugurazione. Viale Europa, Torre del Lago, sera. Ormai lo conosco fino all'ultima mattonella rossa del marciapiede. La sfilza dei ristoranti sul mare, l'odore di pesce fresco. Oggi c'è un'aria strana, si sente che sta per succedere qualcosa di importante, qualcosa che non dimenticherò mai. Oggi è un grande giorno, di quelli che ti senti nuovo, diverso. Di quelli che respiri l'aria fresca della sera con un senso di soddisfazione per la strada che hai scelto di percorrere, e insieme di attesa per qualcosa che sta per succedere ma ancora non riesci a comprendere a pieno di cosa si tratti. In fondo al Viale, dopo il Mama e il Bocha Chica, si intravvede il palco del Friendly Versilia, i riflettori, il maxischermo. La gente comincia ad arrivare e si accalca sotto il palco e lungo tutto il Viale. Ho mangiato una pizza al volo a Torre del Lago (mink***ia che figo il pizzaiolo!) per essere qui in prima fila, e vedere tutti quei Km di strada lungomare zeppa e grondante di gente, tutti omosessuali o simpatizzanti, o amici degli amici, il chiacchiericcio... Oddio! E pensare che solo qualche mese prima credevo d'essere solo e abbandonato da un mondo che non fosse fatto a mia immagine! Che stupido... L'esperienza del Mardì Gras è stata un'altra pietra miliare, un altro mattoncino per ricostruire la mia vita, ora che so un po' meglio di prima chi sono davvero. Se volete qualche emozione in più sullo spettacolo e le serate e gli avvenimenti del Mardì Gras, da quel primo timido inizio fino ai giorni nostri, potete guardarvi un po' di foto nella mia galleria online. Lì c'è un diaro fedele di tutto ciò che ero e sono diventato. Mi piace ricordare qui un piccolo flash, di quello spettacolo, il flash che ha saputo regalarmi emozioni fortissime. A due passi da me, sul palco, fa la sua comparsa Gloria Gaynor, introdotta dal magico Fabio Canino, da sempre direttore artistico dell'evento. Si crea l'atmosfera, luci soffuse, tutto il pubblico in religioso silenzio e adorazione. Gloria comincia a cantare le prime note di "I Will Survive". A l'alta fantasia qui mancò possa. Oppure, se preferisci sì che di pietade io venni men così com’io morisse. E caddi come corpo morto cade. |

































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