Gli omosessuali sono come tutti gli altri
Ma io qualche anno fa mica lo sapevo! Pensavo che i gay fossero quelle cose strane che vanno in giro coi jeans così a vita bassa e talmente stretti che si vede tutto il culo, ricoperti di piume a sculettare e infilare la lingua in bocca a chi capita... Un po' alla platinette, inacidite a livello inimmaginabile per carenza di colpi di cazz***o. Eh, cosa fa la televisione... E cosa fa soprattutto la limitatezza delle esperienze di vita. Nella vita bisognerebbe conoscere tutto, sennò come si fa a capire quando si sbaglia? Beh, io che sbagliavo non lo sapevo. Ero convinto che i gay fossero così. Tutti. Non se ne poteva salvare uno, perchè quelli che conoscevo indirettamente erano così. E io, allora? Se ero gay anch'io, come già mi sembrava di aver capito con ragionevole sicurezza... Perchè io non ero così? Troppo gay per stare bene tra gli etero, e troppo maledettamente etero per sentirmi a mio agio tra i gay. Ossiur! Perchè niente è mai stato facile per me??? Tutto è cominciato all'inaugurazione del Mamamia di Torre del Lago di 3 anni fa. Avevo sentito parlare del Mamamia, per vie traverse, voci, racconti indiretti. A quanto sembrava, si trattava di uno dei locali gay più frequentati della Toscana. E a giudicare dal suo motto, l'enfasi era sul fatto che in quel posto gli omosessuali non vanno per scopare ma per parlare, fare amicizia. Questo mi ha molto rassicurato. Finalmente un locale lontano dagli eccessi, mi sono detto! Magari è proprio un locale su misura per me... Ma non ci credevo più di tanto: di sicuro era poco più di una trovata di marketing. Sarebbe stata la solita solfa, con gente puzzosa e pervertita che prova a infilarti una mano in culo o la lingua chissà dove, un posto dove stringi stringi alla fine ci si ritrova a scopare sui corpi di sconosciuti etc. etc... Queste scene penso le conoscete un po' tutti, fanno parte dell'immaginario collettivo legato alla realtà omosessuale. E come sempre, per il 90% neppure esistono. Ma io ancora non lo sapevo. Mi sono fatto coraggio: non conoscevo nessuno, mai frequentato un locale gay, mai conosciuto neppure un omosessuale in carne e ossa (a parte me, ovviamente... e che carne!). Però da qualche parte bisognava pur cominciare, no? Allora buttiamoci nella mischia, mi son detto! Al massimo scappo via, stile urlo di Munch... Allora mi documento, stampo cartine dal web, calcolo il percorso, mi preparo... Ecco, mi tremano le gambe! Cazz***o, sto per fare il mio ingresso pubblico nella società gay!!! Chissà chi trovo, chissà se riconoscerò qualche viso di quelli si vedono in giro per la città in circostanze insospettabili... Chissà se qualcuno mi riconoscerà! Accidenti... Mi presento a Viale Europa, le indicazioni dicevano in fondo al viale, l'ultimo locale della marina... Peccato che Viale Europa a Viareggio sia 10 Km di strada lungomare!!! Me la faccio tutta, ma non vedo gente. No gente, no movimento: no martini, no party! Nessuno, desolation everywhere. Neppure un'insegna. Cazz***o il locale più noto della Versilia, della Toscana, del Mondo, un altro po'. E neppure un'insegna??? Ma porca maremma putt***. Dov'è sto Mamamia? Possibile che sono l'unico frocio che non sa andare al Mama??? Me misero, me tapino... |

































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